Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 6 - 31 marzo 1906

152 RIVISTA POPOLARE mentare l'organo direttivo delle sue manifestazioni, e allora il partito diverrà nno strumento sussidiario, un organo elettorale fra le mani d' una vera democrazia sociale - che pone base negli eterogenei interessi del corpo elettorale - ; oppure costringerlo ad essere un suo organo esecutivo, ed allora la tendenza di tenerlo più ubbidiente ai soli bisogni della lotta proletaria potrebbe essere cagione di regresso nel le forze elettorali del partito. Ma questo sarebbe sol tanto un apparente regresso politico. Per la funzione di lotta che un gruppo socialista deve esplicare nel Parlamento, il gran numero dei rappresentanti è forse d'intralcio anzichè di ajuto al movimento socialista. Ora una vittoria ottenuta su nomi di candidati che sono posti sotto la mallevadoria d' un partito forte e disciplinato, organizzato in vista di esclusivi intenti. proletarii, segna _un i:iuccesso effettivo pel socialismo: mentre gli odierni successi elettorali , per tacere del fattore personale del candidato, sono pinttosto dovuti a cause non soltu.nto estranee al socialismo, ma poggiate su interessi spesso in contrasto con gli specifici bisogni della classe operaia , e del suo officio rivolu- . . z10nar10. A seconda che il partito sceglierà la prima o la seconda di queste due soluzioni darà la prova o di essere una frazione della generale democrazia di governo, oppure un organo di consolidazione della Jotta di classe operaia; o un'appendice politicamente avanzata della democrazia borghese oppure uno strumento rivoluzionario co.atro gli ordinamenti politici odierni, e le classi che li dominano ; o una forza riformatrice del-. l'ambiente sociale borghese, oppure una forza creatrice d'un nuovo ambiente operaio in contrappost.o dell'attuale ordinamento sociale. Non c'è /via di mezzo. ENRICO LEONE Ancora dell' ingombro delle stazioni ferro viarie L'onorevole M. Ferraris, nella sna Nuova Antologia del 16 febbraio, scrive: e La Rivista non consente alle « proposte dello 'sfacelo e le ragioni sono largamente e addotte in un articolo tecnico, in più punti di indi- « scutibile valore del Signor Paolo Morbelli da Casale. " Tutto il ragionamento dello scrittore si fonda su « questa base: all' estero si hanno 115 lire di mate- « riale mobile per ogni 100 lire di prodotto: in Italia « si può già calcolare di avere 182 lire di rotabili per e ogni 100 lire di prodotto: ·dunque in Italia il mae teriale mobile non manca ; ma ..sovrabbonda. « Ora l' egregio signor Morbelli ci consentirà di dire e che è proprio la base fondamentale del suo discorso « che non possiamo accettare, perchè egli istituisce un « confronto fra due traffici assolutamente diversi -se « non opposti - per quantità e per qualità. Ora, se le cose stassero precisamente come l'onorevole M. Ferraris le presenta ai lettori della sua Antologia, la sua critica avrebbe ragione di essere ; ma siccome le cose non stanno precisamente così; e la base fondamentale del mio disco1·so è molto più profonda e convincente, qosì non mi resta che confermare il mio ... primo giudizio e cioè: che la sua buona fede è stata sorpresa. Imperocchè HOn è affatto vero che io abbia istituito il confronto fra due fraffeci assolutamente dive1·si - se non opposti -pe1· quantità e pe1'' qualità; ma insieme ad esso e nello stesso articolo (Rivista del 30 gennaio) ne ho istituito ben altro di traffici assolutamente uguali come è quello che si legge nello _stesso articolo, e riportato dalJa pagina 98 del IV volume parte III della Relazione Saporito: « Che il valore di rotabili per ogni lira di prodotto <i lordo al 30 giugno 1886, per le tre reti riunite, era « di L. 122 ; e che sottraendo le 122, che spendeva « l'esercizio governativo - d' infaitsta memoria - pric ma delle famigerate convenzioni, imposte dalla stampa « borsaiuola per salvare il cont,ribuente italiano dal « disastro dell' ese1rcizio di Stato dalle 182, per ogni « 100 lire di prodotto, che si è speso per l' esercizio « del 1904, restano 60 ; le quali moltiplicate per il e 11rorfotto del 1899, di lire 345 miliqni, si hanno 207 " milioni precisi, che l' esercizio privato, stilvatore del "contribuente italiano, ha fatto spendere allo Sta~o, e in più, in rotabili, in proporzione del traffico. Ribadendo più avanti. « Che l' attuale debacle ferroviaria italiana sia doe vuta unicamente a codesta organizzazione di servizio « da veri ladri in guanti con la complicità, necessaria « del governo , st9, a provarlo appunto il fatto che: « presente l'agenzia del movimento, il servizio del 1886 « si è fatto meno male col solo capitale del 122 per « cento in rotabili; e quello del 1904 si è fatto molto e peggio col capitale del 182 per cento in rotabili e « dopo aver speso circa mezzo miliardo in ampliamenti « delle stazioni e degl' impianti fissi. Messe cosi le cose a posto, spero che l'egregio sign~1· M. Fer1·a1·is mi consentfrà di dfre che è p1·oprio la base fonda mentale del suo disc01·soche non posso accettare, perchè egli istituisce il solo confronto che conviene alla sua tesi - dispensandomi, a priori, di prendere in esame le sue critiche, lasciando integro il mio secondo giudizio e cioè_: che si debba persuadere di esse'l'estato tratto in g1·ossolano inganno dalle fonti alle quali si è ispirato. Il mio quotidiano della mattina (quello della sera è l'Avanti) che è il 001'1·ieredella Sera di Milano, alcuni giorni addietro faceva appello a chi avesse un rimedio pronto e d' efficacia immediata per guarire il nostro sfacelo ferroviario. Dalle iniziali , del melanconico articolo mi parve di scorgere una mia vecchia conoscenza: cono3cenza che è quella che può correre, tra Professore e scolaro. Ora io non ho proprio capito dove voglia far capo con la sua domanda ; tanto più che questa è venuta dopo la pubblicazione del mio articolo sopracitato e che lui, il mio professore, aveva certamente letto. Ma non gli pare che nell'articolo cennato sia stato chiaramente indicato il modo di far cessare immantinente l' attuale sfacelo °I Diavolo! quella stessa Direzione che ha dato al suo Go1"1·ie1·e l informazioni che sop1'a una capacità per semico clfretto dalle pa1·ti di 200 no1J,si sono sca1·icati,

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