. RIVISTA POPOLARE 121 fuori delle file. Questo disgraziato crede che non si possa essere repubblicani e fare quello che si deve e si può pel partito repubblicano se non quando si pagano i c.inquanta celltesimi all'anno per Ja tassa d'iscrizione. Sappja questo povero analfabeta, che senza iscrivermi, e quando di quattrini ne avevo, pel partito repubblicano ho speso direttamente non centesimi, ma n\igliaia di lire. Giuseppe Gaudenzi parla di attesa, di sacrifizii, di anime fiacche, di piccoli grandi uomini, di decadenti superuomini riferendosi sempre a me. Ebbene tra positivisti che non credono nell'assoluto bisogna sempre· ricorrere alle comparazione; perdò, per quanto la cosa possa riuscir umiliante e disgùstosa, pongo rapidamente il paraoone tra me e questo Catone da strapazzo. ::, . L'attesa. D:1 Aspromonte al giorno d'oggi corrono quarantaquattro ;rnni; e da quarantaquattro anni nq_n mi sono stancato di attendere la repubblica. Da quanti mesi l'attende Giuseppe Gaudenzi senza stancarsi? La fiacchezza del/'animo. Il mio ideale ho affern?ato sui campi ·di battaglie, in duello contro il p1~1_temuto campione di Francesco Crispi, nella png10ne, affrontando la derisione e la calunnia. Puo dimostrare Giuseppe Gaudenzi di avere affrontato altri pericoli materiali o morali, che vadano al di là della guerra guerreggiata tra raoazzi delle scuole I . . i b e ementan armau ti canne? Lo spirito di sacrifiz.io.La resistenza e gli ostacoli nelle seduzioni. Dare ciò che si ha per una causa, che non frutta e che tutti dicono disperata è qualche cosa; rifiutare l'agiatezza quando si versa nelle p_iù desol_anti condizioni economiche vale di più ; nfìut~r~ 11 ~enes?ere, il ~o~ere e gli onori in questi tempi in cm sono tenuti rn arande conto è ancora qualche cosa di meglio. Ho dato e laroamente del mio, quindo ne avevo; per serbare f~de ai miei pr~ncipi ho perduto la collaborazione di giornali che 111a1vrebbero procurata l'agiatezza quando mi mancava per~no lo stretto nècessario; ho risposto con un so~r~so canzonatorio a chi mi ofiriva il posto di ~1mstro. Ignoro quali titoli vanti in questo terreno Giuseppe Gaudenzi; ignoro pur anche se ha rifiutato il posto di capo delle guardie municipali del suo paese natio. <JJecadensteuperuomo...... Si! Se si deve considerare come der,adente superuon'10 chi ha affermato la sua fede repubblicana nei più umili paeselli come Capestrano o nelle più grandi e colte città come Palermo o Milano, come Roma o Firenze, comè G~no_va o _Napoli, non esclusa quélla Forli d'onde r~n s1 lancia una sfida; chi la propria fede sempre naffermò nella Camera; chi la suffraoò sempre da parecchi decenni in una ventina di vol~mi in molte riviste italiane e straniere, in migliaia di' articoli in quc~la. Rivista popolare, di cui i migliori répubblicam s1 onorano - la sola che viva da dodici anni e che Antonio Fratti predilesse e amò - in questo caso accettb di essere denominato superuomo e sopratutto decadente.... Accetto e riconosco che Gi u. seppe Gaudenzi, che avra il titolo per essere iscritto nell~ l~ste elettorali in forza dell'art. 100, può va1:- t~rs1 d1 essere un uomo che non può decadere. Egli s1 manterrà sempre uomo e non decadrà mai e si assicurera fama imperitura affrettando l'avvento della rivoluzione e della repubblica col dare forma di berretto frigio a qualsiasi cencio attorcigliato attorno al suo capo. Dimenticavo di aggiungere che Giuseppe Gaudènzi ha una incontestabile superiorita sopra di me: ha la coscienza della propria infallibilità. Farà buona compagnia a Pio X. Ed ora so bene che si levera il solito coro a gridare che ho fatto l'apologia di me stesso, che mi sono mostrato assai aggressivo. L'una e l'altra accusa sarà verissima; ma io prego gli allegri critici di suggerirmi un consiglio per rispondere vittoriosamente alJe accuse d:gli imbecilli o dei bricconi senza difendermi e senza ricordare ciò che mi spetta e ciò che costituisce il solo patrimonio che potrò lasciare ai miei figli. Devo, forse, disarmare gli accus,1tori proclamandomi indegno di appartenere al partito repubblicano; dichiarando che la mia vita, tutta quanta la mia vita, è stata consacrata alla causa della monarchia? Ed ora un ultima parola a Giuseppe Gaudenzi. Egli afferma ch'è venuta l'ora di sciogliere ogni legame tra me e il partito repubblicano. Ebbene sia logico e sia tanto coraggioso per quanto è stato petulantemente calunnioso: proponga la mia scot~rnnica in t:n prossimo concilio ecumenico del par• tlto repubblicano e proponga la espulsione mia dal gruppo parlamentare repubblicano, cui mi onoro di appartenere. Ottenga pure la mia condanna: sin da ora mi ci r.assegno e la rassegnazione sarà tanto più facile e sincera in quanto non mi costerà alcun sacrifìzio in quanto che al partito repubblicano cui ho dato tutto me stesso, nulla ho mai chiesto : nè voti, nè quattrini, nè popolarità. Ma sappia clie nè lui nè cento, nè mille altri che valgano assai più di lui mi potranno impedire di restare quel che sono; di pensare, di scrivere, di parlare e di agire come pel passato; poichè mi sento repubblicano non per comodo o capriccio altrui, ma perchè cosi mi consigliano e :r~' impongono il mio cervello e il mio cuore. DR. N. COLAJANNI 1i nostri lettori ed abbonati che non fanno la colle:pone della Rivista e che vogliono mandarci il N. 0 7 dell'anno IX, il N. 0 15 dell'anno X ed il N. 0 2 dell'anno corrente, daremo in cambio un libro del valore di cent. 50 da scegliersi nell'elenco dei premi della Rivista. Per la solita esuberanz.a di materia rimandiamo ancora gli annunz.iati articoli di Pio Viazzi, B. Chiara, A. Biassoli Ottaviani ed altri. Sperrrrnenfalismo soeiale L'aumento delle spese pubbliche e militari La follia delle spese militari va assumendo proporzioni spaventevoli; tali da fare sperare che l'umanità, come credeva il De Bloc.k , possa trovare il rimedio nello eccesso del male. Dalla relazione sul bilancio della marina francese dal deputato Bos e da una pubblicazione del governo inglese togliamo questa tabella. istruttiva sull' aumento delle spese totali e di quelle
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