Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 5 - 15 marzo 1906

116 RIVISTA POPOLARE sono estesi a tutto il territorio del Comune, che con: tiene vaste estensioni di terreno nella parte occidentale della città e fuori la cinta daziaria , di modo che le industrie non perderanno il grande vantaggio di essere completamente libere da qualsiasi sorveglianza daziaria, molte volte pii1 noiosa del dazio stesso. Una sola delle concesssioni accordate dalla legge si limita alla zona aperta ed è quella relativa al regime di deposito franco (art 9) ; ma sono in corso trattative tra il Sindaco ed Ministero delle Finanze affinchè anch' essa venga estesa a tutto il territorio del Comune. •All'occidente della Città·, c'-è·l'importantissima plaga situata tra la collina di Posillipo e il mare. Essa sarà largamente sfruttata dalle industrie; e già le acciaierie di Terni banno acquistato ai Bagnoli circa 500,000 metri quadrati di suolo per l' impianto di alti forni. A Fuorigrotta s'impianterà prossimamente un'officina per la costruzione di ascensori. Ancora maggiore sarà lo sviluppo industriale in quella zona quando sarà avvenuto il collegamento ferroviario della medesima colla parte orientale e colla Stazione Centrale. Altre industrie hanno scelto per loro sede gli Ottocalli, dove sono già sorti uno stabilimento della Ditta Verner per la fabbrica del cuoio artificiale e due tessiture della Ditta Sabini e Cioffi. Al Reclusorio sorgeranno poi le officine per la costruzione degli automobili, tipo Darray, per le quali in questi giorni si è costituita un'apposita Sqcietà. Queste industrie verranno a trovarsi nell'interno della cinta daziaria, ma non ne avranno grande discapito, perchè si è avuto cura di eliminare dalla tariffa da~iaria tutte le voci rifle_ttenti materie prime neces• sarie alle industrie. . E tutto ciò è avvenuto prima della derivazione dal Volturno , che porterà a Napoli la forza elettrica ii.l massimo buon mercato ; ciò che sarà un fatto tra due anni. L'ampliamento del porto verso levante, la sistemazione ferroviaria, la costruzione e l' esercizio dei bacini di carenaggio completeranno infine_ l'. opera della parte industriale della \egge. Se_in seguito alla applicazione integrale della medesima non si avrà un notevole miglioramento economico della città di Napoli, sarà .segno che essa è maledetta da, _Dio.Ma non crediamo all' intervento delle forze suprannaturali nelle cose di questo mondo, siamo convinti che ciò avverrebbe per colpa degli uomini o p~r ineliminabili contrarietà della natura. ♦ Il Re negriero e il modello dei Re costituzionali. - La nostra rivista è !:ltata forse la sola l mbblicazione periodica italiana, che ha seguito Gustavo Rouai:iet nella sua bella ed onesta· campagna sul Congo francese - campagna eh' ~bbe il suo epilogo in una importante discussione nella Camera dei deputati in Francia - e che è tutta una condanna della civiltà falsa e bugiarda che il capitalismo e la conq uista militare portano nelle colonie. Oggi, vedendo che la stampa nostrana non se ne occupa vogliamo continuare ad occnparci del Congo e delle infamie coloniali; ma non più in quello appartenente alla Repubblica francese, sibbene nell' altra maggiore che gli Stati ·Europei hanno abbandonato al paterno regime di Leoi-,oldo ~.0 Re nel Belgio. La pubblicazione recentissima di un monarchico belga , Feliciano Cattier, ce ne porge l' occasione. Il Cattier, che è membro dell'Istituto internazionale coloniale e professore dell'Università di Bruxelles nel Etude sm· la situation de l' Etat independent du Congo (Paris , Pedone , 1906) premette due cose : 1 ° che la monarchia è la migliore form9, di governo ; 2° che il possesso del Congo è utile e necessaria al Belgio. Rileviamo queste due premesse perchè non si so· spet~i che nell'autore vi sia qualche prevenzione sovversiva. Il Cattier espone i principii fondamentali del governo coloniale Belga nel Coogo, che sono quelli dello asservimento completo degli indigeni e del loro più spietato sfrl1ttamento . che si traduce in nn massacro sistematico. Ciò che devono soffrire i disgraziati indigeni e quale ginstizia ed umanità po::Ba esservi nel modo in cui sono trattati , comprendesi agevolmente dalla misura dei profitti delle Compagnie, che sfruttano la colonia. Ec · eone L•. prove. La Società an "\·ersese del Comm 'rcio del Congo ha distribuito in media _L. 420 all'anno per ogni azione di L. 500. Un'altra società, L'Abir, fu foridata nel 1892 èOl capitale di un milione. di cui fu. rono versate soltanto L. 232,000; nel 1900 le azioni di questa società fruttarono 2100 lire ed erctno quotate L. 25,250 per una; nel 1003 frattavano L. 1200, valevano L- 15,800. Ma il meglio della colonia fa parte del dominio della Corona , la cui sn perficie è più di dieci voi te quella del Belgio. Non si può calcolare e~atta.mente quanto rende ; ma Cattier calcola che dopo il 1896 non ha frnttato al Re deT Belgio meno di 70 milioni! Leopoldo 2° ha impiegato q nesti guadagni scellerati strappati agli indigeni col lavoro forzato, collo staffile, colle mutilazioni, colle devastaz.ioni dei villagi ribelli, coi massacri in acquisti di proprietà fondiarie : nei soli circondarii di Bruxelles e di Ostenda ne ha comprato per 18 milioni e la costruzione dPl palazzo di Lacken costerà non meno di 30 milioni! ·una piccola parte di qneste somme sono state im• piegate a benefizio pubblico; ma nn' altra considerévole serve per corrompere la stampa del Belgio e forse anche :iuella degli altri pae3i, Non bisogna dimenticare, infatti, che il Re negriero ha trovato difensori in Francia, in Inghilterra ed anche in Italia. Queste infamie e questo sfruttamento sono state denunzjate e completate da Emilio Vandervelde nella Camera dei Deputati del Belgio: il deputato socialista ha domandata una inchiesta parlamentare. Sarà difficile che la maggioranza clericale la voti : chi ne rimarrebbe più gravemente colpito sarebbe con certezza quel Leopoldo 2° decantato come il più perfetto Re costituzionale e eh' è in pari tempo un uomo senza viscere paterne, un libertino dei più sfacciati, un avido insaziabile di denaro, che largheggia colle sole cocottes, un Re ... negriero. Quale che sia l'ossequio, formalistico alle istituzioni vigenti nel Belgio - e e' è- il tornaconto-nel Re a rispettarle - nn uomo siffatto, dalla moralità depravata e eh' è uno scandalo pubblico, in un paese civile retto a repubblica potrebbe mai arrivare a per veni re all<1. suprema carica dello Stato? ♦ Il Nord e il Sud ... In Germania. Si sapeva che c'era un vivo antagonismo politico tra gli Stati del Sad e quelli del Nord della Germania, ma se ne rilevava specialmente il lato regionale. Ora spicca un contrasto d'indole politica diversa., di cui si è occupato, Leon Polier nei Oourrie1· Enropéen. In Germania, come dice la quasi rep~ bblicana Frankfu,·ter Ze'itung, e' è una nuova_ linea linea del. Meno, che divide in dne l' Impero. Al Nord di questa linea c'è la resistenza ad ogni progresso democratico ; e' è il regresso o almeno l' immobilità. In Prussia le influenze dei Junke1·s - gli aristocratici - sono potenti ancora e le classi dirigenti, come si potuto avvertire dalle discussioni del suffragio universale nel Reichstag dell'Impero e nel L(!,ndtag prussiano , rimangono immutabili. Pm;adowski , mini stro dell' In terno ha dichiarato che le classi lavoratrici prussiane non sono ancora mature pel suffragio universale. Le repubbliche di Amburgo e di Lubecca regrediscono e rivedono le rispetti ve costituzioni in senso restrittivo.

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