Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 5 - 15 marzo 1906

RIVISTA POPOLARE 137 1avoro, municipali industriali sono studi succinti, densi di fatti, scritte -chiaramente ed elegantemente. Si comprende da quanto è stato detto che Burns vorrà adoperare la macchina ufficiale nel senso in cui l'ha sinora adoperata e appena prese possesso dell' ufficio egli nominò una Commissione per distribuire il fondo dei disoccupati. Prima che finisse l'anno riformò il regolamento per i disoccupati, preparò una circolare sulle abitazioni r er le autorità locali, interrogò i suoi ispettori, dette ordini per la legge· sui poveri ec. Il suo commovente discorso ai ricovt!rati nelle Work house Ji 13attersea il giorno di Natale non sarà dimenticato. Per venti anni egli ha consigliato la chiamata delle milizit! nel periodo dell' anno, in cui è maggiore la disoccupazione ; e il sistema oggi è stato adottato ( Nineteenth Cont111·y. Feb braio). ♦ Vilfredo Pm·eto: Nota dtscor{lante sn1Ja vHtorln. liberale inglese. - La vittoria elettorale, in [nghilterra, cli coloro che chiamansi (< liberali 11, e che oggi sono invece socialisti cli Stato, è completa; onde tutti dicono e ripotono che il protezionismo inglese ·è morto, composto nella bara, e sepolto. Può essere; ma potrebbe anche non essere, e per la negativa ci sono molte e gravi ragioni; e forse , benchè al più possa parere un paradosso, l'Inghilterra si sta ora avvicinando ad, un reggimento che, ·se non avrà il nome del protezionismo, ne avrà in parte la sostanza; e cioè ad un reggimento in cui in un 111.odoo nell' altto , saranno imposte gabelle a molte merci che ora ne sono esenti, e .saranno imposte in modo da giovare a· certe produzioni nazionali. Il partito che ora ha conquistato il governo in Inghilterra, per indole propria, per lo stato d'animo dei suoi componenti, per le promesse fatte agli elettori , avrà da compiere molte « riforme sociali· 11. Ma perchè le desiderate (< riforme sociali >> si compia1l('I, sarà necess~rio provvederè molti quattrini, e trovare il modo di cavarli dai contribuenti; òra è. molto dubbio che ciò si possa efficacemente compiere con me;,;zo diverso dal! 'imposizione dei diritti doganali rnlle merci forèstiere. L' income- tax è già molto alta; e se si vuole seguire la prudente politica usata sin ora in [nghilterra, e· serbare quell' imposta per casi di urgente· ed estrema necessità, occorrerà scemarla, e non ç' è <la pensare a crescerla; i diritti pel trapasso della proprietà in caso di morte sono progressivi ed altissimi; sono pure gravissimi i tributi locali; onde, volta e rivolta, non c'è altra imposta possibile ~on larga base se non la gabella doganale. Non c'è da farsi caso se oggi gli elettori vi sono contrari, domani potrebbero esservi favorevoli. Poco tempo fa, avevano dato un enorme maggioranza ai (< conservatori »; oggi l'hanno regalata ai (< liberali u; domani l'avrà qualche altro partito; oppure lo stesso partito che ha gridato bianco farà nero. I liberali di altri tempi volevano restringere le attribuzioni del governo e, insieme, crescere la libertà dei governati; oggetti va mente il sistema loro reggeva; sbagliarono solo perchè credettero che gli uomini erano ani, disposti, ad accoglierlo, mentre non erano; onde, per le difficoltà aventi origine nel soggetto, quel tal sistema è vera ueopia. Ma chiedere la libertà, mentre si crescono le attribuzioni del governo, è un cadere formalmente in aperte contraddizione. Dico formalmente, poichè, in sostanza, coloro che così operano sono perfettamente logici, e sanno bene ciò che vogliono: cioè intendono appropriarsi i beni altrui, ma ricoprono le arti loro con parole atte ad indurre in errore quella parte almeno degli avversari che l' umanitarismo ha istupidito, e che ogni giorno perde sempre più tutte le qualità virili. Sono pure ameni coloro che, ora in Inghilterra, dicevano di volere la vita a buon mercato, mentre col permettere, anzi col proteggere le prepotenze dei sindacati, l' hanno fatta rincarare per moJo che su tutto il contingente europeo s' incontrano famiglie inglesi le quali per risparmiare, traggono la vita fuori del proprio paese. Essi, se volessero parlare schietto, dovrebbero discorrere non della vita buon mercato in generale, ma di una vita buon mercato per parte della popolalazione, e cara, anzi carissima, per l'altra. li quesito ora risoluto temporamente dalle elezioni inglesi non è menomamente un quesito di scienza, e neanche di arte, economica, tra libero cambio e protezione; è semplicemente il quesito di togliere a Tizio per dare a Caio; oppure di togliere a Caio per dare a Tizìo. Ai vincitori le spoglie dei vinti; ma in quanto ai modi di fare quattrini, Tizio può _adoperare quelli di Caio, e viceversa. L'esperienza dimostra che la democrazia più spinta si acconcia benissimo colla protezione. In Francia, i socialisti erano padroni del governo, sotto il ministro Combes ; hanno forse scemato i dazi protettori? Li hanno cresciuti cresciuti! In Svizzera , non ostante , anzi mercè il referendum popolare, cresce ogni giorno più rigoglioso il protezionismo. L'Australia ultra democratica è anche ultra- protezionista. Il concetto della democrazia liberale, per ora almeno, è dimostrato errato dai fatti. Sarà bello e poetico il sogno di coloro che, creando un nuovo Olimpo, popolato di nuovi dei, vanno gridando: (< Pace, Giustizia, e Libertà »; ma è pure sempre un sogno, e di quelli che proprio nulla di comune hanno colla realtà. (Il Regno, 12 Febbraio). (r) ♦ Le llensioni operaie in Prancta. - La Carnera francc::se ha terminato la discussione del progetto di legge concernente le pensioni operaie. Interessa in Italia, il conoscere quali sono i principali risultati di questo lungo dibattito apertosi fin dal luglio 1 905 comparare le disposizioni alle quali è riuscito con quelle de progetto primit'vo a cercare di farsi un' iJea dei carichi che può comportare I' applicazione di ciò che i socialisti francesi chiamano (< un principio di riparazione delle iniquitit della or - ganizzazione sociale in regime capitalista ,i. Ecco quali s0no i principii essenziali sui quali è fondato il progetto della Commissione·: I' obbligo Jeila quotizz,1zionc per gli operai ; I' obbligo per i padroni di un versamcntt: eguale ali' insieme delle quotizzazioni ; una sovvenzione complemen - tare dello Stato; l'impiego dei fondi col metoJo della capitalizzazione. con relative dispc-sizioni transitorie. li progetrn del r 90 1 stabili va dei versa in~ nti s-.:aglionat i che sono ora rimpiazzati da una ritenuta del 2 '°lo: proporzionava la sovvenzione dello Stato agli sborsi individuali di ciascuno. al quale sistema si sostituisce ora un accres-:imento, un com plcmento di pe::nsione che permetta di raggiungere un valore minimo garantito. L' obbligo del versamento tanto per l' operaio che per i I padrorie, è considerato dalla Commissione come una necessità, così morale come materiale, vale a dire finanziaria ; morale, perchè così i lavoratori vengono a prendere atto, in qualche modo, della loro (< qualità sociale >> e in tal guisa stabiliscono il loro diritto alla cooperazione della società; finanziaria, perchè, senza l' obbligo, la legge sarebbe inapplicabile. 1< Una legge generale di pensioni, dice il relatore della Com,rnissione, non è possibile che alla condizione di farvi partecipare tutti coloro che possono profittarne.... È un dovere per tutti di contribuire alla coesione del corpo sociale, avuto riguardo a i vantaggi particolari o ge;;erali che se ne ritraggono ». Questi argomenti , in favore dell' obbligo dd concorso sia (r) Raccomandiamo l'ultima parte dell' ~rti<:olo tutti gl'ideologi che hanno sostenuto la so\Jdanetà politica e del liberismo economico. di Pareto a delle libertà N. d. R.

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