Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 4 - 28 febbraio 1906

88 RIVISTA POPOLARE o la nasconderebbe pietosamente o non la presenterebbe in una forma- crudamente offensiva per t11tta una regione o meglio per oltre un terzo dell' Italia , dove i ricchi industriali del settentrione trovano un mercato, che hanno tutto l'interesse a conservare. Noi poi non avremmo rilevato il maligno accenno del corrispondente letterato se esso non avesse visto la luce in uno dei diari più diffusi e più autorevoli della capitale: nel Gim·nale d'Italia (n.0 del 12 febbr., p. 3.a). Se abbiamo sentito il dovere e il diritto di protestare contro quel burbanzoso e insolente corrispon - dente, sentiamo anche quello di biasimare f0rtemente, aspramente, il mezzogiorno nei suoi artisti e nei suoi produttori , che non hanno pensato per lo interf'sse proprio e pel decoro del loco natio di fignrare alla Esposizione di Milano. La loro assenza è deplorevole; è prova d'inerzia, d' ignoranza, di bestiale insipienza; ed opportunamente venne deplorata dal Giornale d'Italia in un cappello ad una intervista che il signor Oronzo Valentini ebbe col senatore Vigoni sulla partecipazione del Mezzogiorno alla esposizione di Milano. Il dia.rio di Roma avvertiva opportunamente ch'era obbligo del governo scuotere, eccitare i produt.teri meridionali , sostituirsi a loro, compensarne l' inazione. Gli uomini del Giornale d'Italia ora sono al potere; e e' è l' on. Pantano e siamo sicuri , che faranno tutto ciò eh' è in loro potere di fare, benchè sia tardi, per destare i dormienti. La nostra esortazione e i nostri voti, poi vogliamo chiuderli colla raccomandazione che il senatore ·vigoni fece al Valentini, che ora come all' epoca dell'Esposizione di. Saint Louis , spese la propria energia per farvi figurare la sua regione natia. '' Il Mezzogiorno deve muoversi e galo1·pare se vuole mettersi alla pari del resto d'Italia. Non è ammesso più il passo ordinario, oggi che tutta Europa sembra in preda ad un movimento economico eccessivo ma mirabile. Compr .ndo che l'Italia del Sud non può fare tutto da sè: ma è pur nece::1sario che quel poco che potete fare !aggi ù lo facciate con intendimenti moderni, ultra-moderni. Pet· esempio , voi difettate di scuole professionali e di arti e mestieri, mentre abbondate di scuole classiche per averne avvocati, medici, professori, uua tendenza pericolosa che yi fa perdere del tempo e dell'energia, e vi trattiene nel campo delle parole, non in quello dei fatti. Aprite scuole di agricoltura e di arte applicata, chiudete una parte dei vostri nnmernsi licei e vedrete che anche il Mezzogiorno si avanzerà rapidamente nella via delle soddisfazioni del pt·ogresso. Laggiù la questione vera è d'istruzione moderna, non d'altro. ,, Così disse il presidante della Esposiiione di Milano; e noi ci associamo alle sue parole , senza nemmeno rilevare ciò che ci sarebbe d'inesatto sulla ripartizione delle scuole classiche nel Sud e nel Nord d'Italia. ♦ La menzogna aggravata dal sofisma ..... Al Diritti della Scuola. - Per un caso strano non pervenne a noi , ma ci fu mandato da un amico il N. 0 dei Diritti della Scuola, in cui c'era una lunga filastrocca a base di citazioni di Cartesio, di Lindner, di Buisson ecc. sul ca1·atte1·e e in. risposta a poche linee di UlJ nostro stelloncino in cni si sfidava un lustrascarpe della Minerva a provare la nostra inqualificabile co11fraddizione tra gl' inni laudativi sciolti nel passato dall'on. Colajanni all' on. De Marinis e la fe1·ocia con cui gli si è scagliato confro adesso. Questo tale lustrascarpe non comprende che si· possa distinguere tra la moralità politica e la moralità ordinaria , tra chi ruba un portafoglio pieno di biglietti di banca e chi per avere un portafoglio di ministro in un discorso falsifica il pensiero altrui ed altera le date affinchè non si Scopra la falsificazione e difende il carattere del!' on. De Marinis, che per acchiappare il portafoglio ricorse alla falsificazione e in pochi anni cambiò cinque o sei volte di partito politico, in nome delle coe1·enzedelle volizioni di Lindner, della libertà di mutare, del consiglio di Cartesio di non accettar mai pe1· vera una cosa che non si _1·iconoscaevidentemente esser tale ecc. ecc. Discutere di certe cose con questo tale ·non è possibile: non le sente e non le comprende. Noi vogliamo dargli ragione su tutto affinchè lo scioccherello non dica che cerchiamo divet·sioni ... e pieni di ammirazione per quest'uomo rigido che ammette una sola moralità, eh' è q nella impersonata nell' on. De Marinis, gli domandiamo : caro signore dimostrateci la nostra con· traddizione inqualificabile tra gl' inni laudati-vi di una volta e il biasimo di oggi. Tutto il resto è incidentale: rilegga il nostro stelloncino e se ne persuaderà. Dal direttore dei Diritti della Scuola, che si dichiara solidale col dotto lustrascarpe della Minerva , di cui loda la lettera bella , misurata , serena , che insegna come si debbapolemizzare fra persone non invasate dallo spirito di parte, desideriamo sapere se, a suo avviso, sia una cosa bella, misurata e serena il mentire e il tentare di far dimenticare la menzogna col sofisma. E tanti saluti a Lindner, a Buisson e sopratutto a Cartesio .... ♦ La Usta del morti e del feriti glappones~ durante la guerra russo-giapponese. - E stata pubblicata di recente da.l mim:'ltro della guerra del Giappone questa lugubre lista : Uccisi sul campo di battaglia Feriti • . . . . . . . . Scomparsi . . . . . . . Feriti in seguito ad accidenti Morti e invalidi in seguit•J a 111alattie 43.219 153.673 5.081 16.456 218.429 221.136 Totale 439.565 Sembra esio-uo il numero degli ucc;s1 in battaglia se t-, • • si pone a confrontù colle stragi che vemvano annun• ziate, specialmente durante gli assalti a Port Arthur. Tra gli scomparsi sono compresi i prigionieri di_ guerra che si trova vano in Russia. Sui 221.136 ammalati 17 .366 furono attaccati da malattie contagiose. Tra i soldati curati negli ospedali giapponesi 137.610 in Ag?s~o erano guariti dalle ferite; 3.601 morirono. I morti 111 tutto anivarono a circa 60,000. NOl s,· è pubblz'cata la 2/ Ji/dùrzone del!' opera del nostro Direttore : Latini e 1\nglo=sassoni (Razzeinferiori e Razzesuperiori) Pi'ù che una seconda edizione, l'opera può di'rsz· z·nteramente ri'fatta ed aumentata dz' parecchi· capitol z'. L'elegante e grosso volume di' 500 pa,qzne sz' vende presso la nostra Ammz'nzstrazz·one a Lire 6. Gtz· abbbonaù' z·n regola coi pagamenti', possono avere l'opera per L. 2, 75 z'n brochure e per L. 4, 75 rz'legata elegantemenz'e z'n tela ed oro. . Per gli' abbona# dell'Estero az' detti' prezz~· vanno aggiunti cent. 75 per le spese postali. A semplz'ce richiesta l' Ammz'ni'strazionc spedisce l'Indice analitico dell'opera.

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