Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 4 - 28 febbraio 1906

RIVISTA POPOLARE 99 posti vuoti; che anzi nel settembre 1905 questa cifra scende ancora a 96,1. Più di tntte lavorarono con estrema attività le industrie minerarie, l' industria metallurgica e meccanica, l'industria elettrica, la tessile e la industria edilizia; esse tutte furono nel tempo .stesso teatro, campo di ]otte economiche, alcune anche di gigantesche proporzioni , le quali però - ciò non pertanto - solo passeggiero detrimento arrecarono alla produzione. Il grosso sciopero nelle miniere carbonifere di Ruhr fece, a vero dire, decrescere la domanda del carbone , in modo assai notevole , nella prima metà <loll' anno, ma l'attività scavatrice del secondo seme stre - come nota pure la • TVirtsschaftliche Rund · schau > - ha- g-ià appianato e compensato la discesa e il deficit del primo semestre. Anche l' industria elettrica berlinese ebbe a subire nnove perdite a causa della gigantesca 11: serrata" che tenne lontani dal lavoro circa 40,000 operai in alcuni mesi di intensivissima attività. La crisi nell'industria tessile della· Germania del centro fu in parte compensata· dalla prosperità di altri distretti, e l'industria edilizia godè sufficieuti commissioni , di maniera che le numerose lotte cagionarono per essa solo un momentaneo sconcerto. I disordini in~erni della Russia hanuo pure esercitato, per altro tempo, un sensibile contraccolpo sulla produzione tedesca ; al presente però tali disordini limitano la loro malefica influenza al solo mercato degli effetti , nel senso di produrre gravi oscillazioni nei valori russi. Fino alla entrata in vigore dei più alti dazi portati dalle nuove convenzioni commerciali , al l' industria tedesca non mancano commissioni, cosicchè essa appena si accorge delle vacillanti condizioni del commercio con la Russia. Più in là potrebbe certamente l'industria tedesca risentirne un q nalche contraccolpo. Nel progresso economico le imprese tedesche hanno la parte principale. Ohe i loro profitti e dividendi dovessero considerevolmente salire era da prevedersi, come era similmente da prevedersi che a questi sovraguadagni i lavoratori dovessero partecipare solo in seguito alle lotte più accanite contro la resistenza dei padroni. Questi infatti erano preparati mercè un'eccellente organizzazione , e fronteggiarono energicamente gli operai che chiedevano aumenti di mercedi Le serrate nella industria metallurgica bavarese, nella indnstria delle confezioni (sartorie), in quella della birra. e nell'industria edilizia del Rheinland-,Vestfalen, nel1' industria tessile della Germania centrale, nell'industria delle sigarette a Dresden , della calzoleria a vVeissenfels e nell'industria elettrica a Berlino, provocarono la simpatia e la solidarietà di oHre 100,000 operai Nessuno degli anni precedenti fu così ricco di serrate e di sacrifizi per gli operai. E se le associazioni operaie usçirono da questa campagna non solo vittoriose , ma animate da maggior vigore e spirito di combattività, il merito spetta anzitutto al sano sviluppo della loro organizzazione, alla loro educazione a.l sentimento di classe , allo spirito di sacrifizio ed alla lealtà e fedeltà con la quale gli operai partecipano alle loro associazioni. Senza questa forza di resistenza le associazioni operaie si sarebbero certamente sfasciate sotto i ripetuti e vigorosi assalti del capitale organizzat0. Invece esse non solo resistettero con ugual vigore, ma ad ogni nuova lotta nuove reclute ingrossaron0 i loro battaglioni. Per lo sviluppo deJle associazioni operaie fu già l'anno 1901 il più efficace e quindi quello coronato da maggiori successi. L'aumento di 175000 membri che esso apportò, setnbrava di non poter essere facilmente sorpassato; ma l' anno testè decorso ci dimostrò addirittura come ora le associazioni operaie stieno appena in principio del loro spiegamento di forze , e che il loro innalzamento sia capace di ancora più notevoli slanci. Secondo le notizie che abbiamo finora, soltanto 38 associazioni sono state capaci di godere, nel breve spazio di un anno, un aumento di altre 90,000 membri ; mentre che, fratta.uto, di un numeroso elenco delle maggiori e più attive associazioni, ci mancano i dati, poichè qneste pubblicano solamente lo stato annuale, e con un certo ritardo. La tiratiwa o numero di esemplari dell'Organo della Lega dei metallurgici è salito, nel 1905, da 207,500 a 265,000 ,· con nn aumento, così, di 57,800 copie; la tfratuni dell'Organo della Lega centrale dei muratori da 140,000 a 175,000, adunque con un aumento di 35,000 copie, e quella della e Bergarbeiter-Zeitung » (Gazzetta dei lavoratori delle miniere), dopo la grossa lotta nel distretto _di Ruhr da 90000 a 155000 copie. ossia con un aume11to di ben 65000 esemplari. Oosicchè di più di 150000 lettori si sono arricchiti , nel solo scorso anno, gli Organi di qneste tre sole associazioni. Anche le altre associazioni, i cui dati non sono ancora comparsi, hanno compiuti dei rilevanti progressi. In queste circostanze poterono le organizzazioni operaie tedesche contare, nel decorso anno 1905. un aumento da 200,000 a 250,000 niembri e più; e se q nesto progresso continuerà nella stessa proporzione durante il 1906 - e su questo non v'è ·anzi alcnn dubbio - nel secondo o terzo trimestre, si potrà presto contare un milione e mezzo di membri. Il presente slancio del movimento associativo operaio non ha mancato di produrre i suoi effetti sui datori di lavoro in Germania. Questi infatti hanno ben potuto constatare, in occasione dei vari scioperi, il grande spirito di solidarietà che anima tutte le associazioni dei lavoratori. E per quanto limitati vantaggi sieno da queste lotte gigantesche derivate agli operai, pure i padroni mal volentieri si acconciarono e rassegnarono ad accordarli ; ma, ad ogni modo si è ricavato il non lieve beneficio di sfatare per sempre il sogno degl'intra prenditori, di poter-fomen tand0 scissioni-rendere le organizzazioni operaie incapaci a lottare. E fu un effetto diretto d'altra parte questo che: il « Giornale degl'intraprenditori, " l'Organo principale delle Leghe dei padroni , si acconciò al 1·iconoscimento delle associazioni operaie, riconosceudone la loro capacità combattiva , anche in un libro. Ma questo in realtà vuol dir poco, in quanto che l'importante si è che tanto gl'impresari, che le loro organizzazioni, trattarono con i rappresentanti delle organizzazioni operaie e conchiusero con essi accordi e convenzioni, quando non videro altra via di scampo; e quanto più si allarga la orga-

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