94 RIVISTA POPOLAH.E 8. Da questo sconvolgimento e sbalestrainen to di age~ti e di a ttribuzirni, creato dalla incorn petenza e dal favoritismo dei capi, risultò ciò che era assol11tame11te prevedibile, cioè l'infiltramento della rilass,,tez:t.a. del passivismo, e della negligenza, in tutto il personale ferroviario. Questa, e non altra. è l' unica vera cansa del prf'sente sfacelo ferroviario in Italia. 9. Essa e1rerge immediatamente ed in•eccepibilrncnte provata, a qnalsiasi occhio esercitato e competente nella materia: a) dalla babelica confn~ione, e dal contin·10 couflitto di attribuzioni che regHauo sovrani negli uffici della Direzione Generale ; b) dalla indifferenza cinica ed inerte che scorgesi a primo sguardo nel personale di trazione e di rnovivimento, in qualsiasi stazione, alla partenza ed all'arrivo 2i un treno; esso personale. sndicio e trasandato nel vestire, spesso irriconoscibile per m11ncanza di distintivi, spes::io fumando in servizio, vede.::,Ìpiù passivo spettatore che agente, sempre volontariarnen te ignaro o muto alle domande ed alle sollecitudini del pubhlico; e) dalla apatia dei capi-stazione, che considera110 un treno non in partenza come un oggetto di loro proprietà o di loro comodo, trattenendolo quanto tempo a loro piaccia, senza alcuna preoccupazione degli orari e del pubblico ; d) dalla indecenza e dal disordine ~be regna nel 1e stazioni, dove i binari sono quasi sempre ostruiti, ed i piazzali interni sempre ingombri di materiali ed immondizie; e) da eguale indecenza nei rotabili, quasi mai n · puliti, se non trascuratamente, all'arrivo· o alla partenza, e quasi sempre affetti da guasti nell'arredamento interno, nello scordmento dei finestrini e delle tende, negli apparecchi illuminanti e riscaldanti , e talora - grave circostanza - anche nel funzionamento dei freni - ) f) dalla indebita promiscnità di carrozze di ti110 diversissimo, nella formazione dei treni viaggiatori, co11 la conseguem'.a inevitàbile di un cattivo accoppiamento e di una ineguale resistenza di tutto il treno alle cau:-:e perturbanti; g) dall' eccessivo periodo di avviamento dei tre11i in parte~za, prima di raggiungere Ja velocità norr1ale, e dal tra·scurato maneggio dei freni continui, per parte del personale di macchina, onde risul'ta o un troppo prolungato rallentamento agli arrivi, o un precoce ed ingiustificato funzionamento con disagio dei viaggi.-1.- tori e soverchia usura del materiale; h) dalle fronti di carico e Hcarico, semµre ostruite per lungo stazionamento di carri carichi, dovuto ad incuria ed inoperosità di vigilanza e di personale , e che limita necessariamente la potenzialità delle fronti stesse, ingombrando i binari , ritardando la resa , ed ostacolando il sollecito ritorno dei carri vuoti , quindi tutte le imperiose esigenze del traffico. 10. Ognuno di questi fatti ed altri che potrebbero aggiungersi, ora direttamente visibili ad occhio nndo da chiunque abbia praticato l'esercizio ferroriario, è esclusivamente imputabile ad incapacità sperimentale degli improvvidi organi diretti vi, sopraffatti dalla mole della 11Jateria ai e8si intiera·nente nuova ed e.:1tranea, dalla creatrt anarchia di fonzioni e di attrib:17:ioni, e dalla conseguento atonia di tutt') l'organismo esclusivo. N(ssnno di trdi fatti può attribnir:;i a deficienz<i di materiali e di impianti, come si andò proclamando, in d,scon,i ed in comunicati, da chi, tornato incredibil- ·mente a reggere i Lavori Pubblici, è il mag~iore responsabile dello st::ito pre,ente di co,:;e, in 11namateria della quale egli Hon ebbe mai alc1111acono8ce11za, nè mai intuì la sconfinata p;ravità. 11. Non solo. Ma se O_;!gile ferrovie italiane pos::;edessero quel supplemento di fabbisogno che 8i andò mirificando dal cessato governo, e dalla Direzione Generale, C(,me la sicura panacea di tutto il disastro della presente situazione, e per il -quale si annunciano a suon di tromba le impostate centinaia di milioni, il disastro· divf'rrebbe evidentèmente anche maggi(•re; perchè alla creHciuta copia dei mf'zzi non risponderebbe la capacità di utilizzarli, nell'attuale scompiglio di una A111·11ini:;tr<1ilionfe rroviaria. che tale non è, e :ml c11i gii'l impari organismo graviterebbe un più vasto camµo di azione. 12. l'llendace quindi la ca11sa che il eessato Governo, per im:nuuiuarsi dalla colpa e dal!,~ respon:;abilit.à che a llli solo competono mette avanti. Sono vane ed irrealizzabili, le promesse di cui, a solo scopo politico, fu noto banditore agli illusi il recente viaggio dell'ex-Ministro dei Lavori Pubblici. 13. E tanto meno sincc·ro ed attendibile, come co11causa, è l'allegato aumento di traffico, in questi ultimi sei mesi di esercizio. A prescindere dal fatto che non vi può essere flt1mento rimunerativo di traffico, con un servizio come I' att11ale, basti citare che, prendendo per solo termine di confronto l'ex-Rete Mediterranea - quella che rendeva mf'no - •es:-a realizzò nel 1° trimestre 1904, un mag.giore intr,,ito C'hi!ome trico di L. 4:18,:SO, mentre quello corrispondente reafo:zato dall'Amministrazione di Stato, nel 1905 fu di sole L. 285,55. Differenza -in meno, L. l 32,95 per chi• lonietro. 14. N è maggiore fede meritano i maggiori benefici dal 1 ° esercizio allegati dalla Direzione Generale, per questo primo semestre: perchè essi non potrebbero essere che fonzi,me di minori spese chilometriche 1 cioè di econ0mie. Ora i;ta in fatto, che con la gazarra degli elementi eterogenei introdotti nell' Amministrazione, con le onove e costose sedi, e funzioni, di otto D:rezioni co111partimentali, e col disservizio ovuuque, vi fu sperpero e non economia (la violenta ed illegale costituzione delle Commtssioni di riconsegna informi). Quindi nessun aumento possibile di prodot.to netto. 15. Ma se pure fosse ve;·o che q nesto aumento esistesge e nel fatto, denudato da ogni artificio di bi lancio, e ciò non è, si ritorcerebbe contro la stessa Amministrazione di Stato, perchè di fronte ai ealamitosi risultati dell'eserci;1,io att•1ale, in tntto ciò che ha tratto al trasporto dei viaggiatori e delle merci, cioè ai bisogni più vitali delle industrie e dei commerci nazionali un aumento di prodotto netto , cioè dei benefici dell'azienda, sarebbe la. pitl imperdonabile colpa: essendo· noto che primissimo argomento a sostegno delk~
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