Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 3 - 15 febbraio 1906

RIVISTA POPOLARE governatore del Missouri ed ha ottenuto grandi successi nel novembre ultimo. A Filadelfia e nella Pensilvania fu data aspra battaglia al sistema di corruzione, che avea disonorato e spogliato la città e lo Stato. Ivi la corruzione si esercitava sotto il nome di org.:inina,rione e questa venne sconfitta nelle elezioni dello Attorney (Procuratore della repubblica). Nella città di New York la battaglia contro il bossismo de - mocratico e repubblicano fu condotta da Jerome e i cittadini risposero con alacrità ed entusiasmo. Nell'Ohio una simile battaglia mostrò che gli elettori disprezzano la politica dei bosses e sconfissero il boss repubblicano di Cincinnati , trascinando nella caduta il governatore repub . blicano che col primo si suppose alleato. Nel Mariland del pari la coraggiosa attitudine del Segretario Bonaparte riuscì ad un uguale vittoria contro l'identico perverso sistema. Il saccheggio del pubblico denaro per tanti anni da parte dei bosses repubblicani è stato gigantesco in Filadelfia e nella Pensilvania. Un fondo di oltre dieci milioni di dollari (1 50 milioni di lire italiane) per parecchi anni dalla legislatura venne distribuito tra le istituzioni di beneficenza della Stato ; m.a la beneficenza e la istruzione non erano che un pretesto. Altro gigantesco fondo di corruzione fu quello dei vasti depositi dei contribuenti per per favorire istituzioni bancarit:. Tutto il male ~i praticò sempre colla complicità della polizia e della magistratura. Tutti i membri di una istituzione e tutte le istituzioni servirono ai fini disonesti del bossismo e delle organi{{a,rioni. Il governo nazionale fu complice ed alleato dei bosses perchè conscio della loro potenza elettorale. La storia di questa alleanza del potere esecutivo del governo nazionale pt:r saccheggiare Filadelfia , Pittsburg e la Pensilvania è soltanto una parte del sistema disonesto che prevale in tutti gli altri Stati e che fu adoperato anche da Roosevelt in occasione della grande tragedia nazionale che gli aveva aperte le porte del potere. La corruzione viene esercitata ed estesa maggiormente per mezzo della degenerazione dell' articolo della Costituzione che accorda al Presidente della Repubblica la facoltà di nominare certì ufficiali coli' avviso e col consentimento del senato. Gli agenti di polizia, i pompieri, i segretari, tutti i parassiti delle amministrazioni costituiscono un esercito formidabile agli ordini dei bosses. L'esistenza di questa compatta coorte, in modo generale era conosciuta; così pure i reati che commettevano, specialmente in tema di elezioni. Ma nell' ultima battaglia è stato il giudice Gordon che ha smascherato e dato prove schiaccianti contro 1'organi,r,ra,rione, contro il bossismo, contro la manìa del denaro (money madness) in Pensilvania e in Filadelfia. I membri di queste criminose associazioni godevano l'impunità per la complicità dei giudici; e di quelli di Filadelfia può dirsi ciò che Jerome disse di quelli di New York. La politica onesta più che mai è necessaria , specialmante tra i giovani , se si vuole salvare il buon nome a l' esistenza della democrazia americana. Le battaglie che si danno per la onestà politica sono tanto gloriose quanto tutte le altre (North American Review, Gennaio. ♦ Pedro Dorado: Degll Esami. Valore pedagogico.- Nùn è possibile alcun paragone tra quelli che studiano per gìi esami e quelli che studiano per coltivare il proprio spirito: i secondi sono animati da una febbre ardente, inestinguibile, di sapere; i primi covano nell'animo un sordo rancore per lo studio, e quando siano passati felicemente per le inevitabili forche caudine degli esami, gettano i libri e gli appunti, iu un canto, e respirano con tutta libertà. « Ognuno di noi - di• ceva il Guyau -· ha sperimentato quella sensazione di benessere intellettuale che succede al giorno degli esami e che consiste nel sentirsi più libro il cervello, da quanto s'è imparato in fretta, nel ristabilire l\:quilibrio, nel!' obliare. Il diploma, che si riceve dopo l'esame, dà diritto all 'ignoranza, verso la quale uno si avvia tanto. più rapidamente, quanto maggiore è stata la tensione di spirìto impiegata nel rinnire, il giorno stabilito, tutto il suo sapere n. Se non ci fossero altre ragioni per condannare i disgraziati esami, questa sola basterebbe ! Perciò lo studente cerca non .i trattati completi, per prepararsi agli esami; ma gli appunti e i manualetti, che gli facciano risparmiare maggior tempo possibile ; ne cerca i professori che obblighino a studiar di più , ma quelli che più facilmente l'approvino. Grazie all'insegnamento libero, un deplorevole commercio di libri cattivi e di appunti peggiori s'è stabilito. Ma è inutile sciupar parole ed inchiostro circa la questione dei libri di testo, se non si sopprimono gli esami e l'insegnamento libero, che solo di esami si alimenta: in caso diverso, si tagliano i rami laseiando in piedi l' albero. Senza studenti liberi, la difficoltà del libro di testo, dei programmi e degli appunti sparirebbe per sè stessa; se no come impedire la vendita di libri o appunti che facilitano l' esame che come ha scritto D. Aniceto Sela nel Liberal, pongono in condizioni di prepararsi in quindici giorni, e alcune volte in un giorno o una notte, quelle persone che, potendo disporre di danaro, vanno da un'Università ali' altra, per trovare professori più indulgenti in alcune materie e per divenir, di punto in bianco, baccellieri, licenziati o dottori? Si tratta d'un problema molto grave per l'avvenire della Spagna; e perchè si veda che chi scrive non si lamenta per vizio, conviene raccogliere alcune testimonianze, ufficiali o private, ma autorevoli. Una commissione, nominata, anni fa; dal governo italiano per apportare qualche riforma all'ora vigente regolamento della facoltà di Giurisprudenza, diceva nella sua relazione che gli esami, invece di favorire gli studii serii, producono spesso l'effetto contrario, rubando all'insegnamento un tempo prezi0so e facendo perdere agli studenti ogni iniziativa persona.le. Si finisce con lo studiare esclusivamente per gli esami, e mentre i meno studiosi, considerando gli esami come una malattia di alcune set.timane, si riducono ad immagazzinare idee superficiali, che scompariranno dopo la pruova; i più studiosi si preparano con ansia febbrile, distratti così da occupazioni più proficue. Più esplicito fu, in ciò, il professore Cogliolo di Genova, il quale, nel suo libro Malinconie universitarie, dice che gli esami nelle università si sono ridotti a una cosa ridicola. È uno spettacolo veramente straziante veder tanti giovani abbrutirsi per il timore dell'esame ; veder come i professori fossìlizzano la scienza in alcune tesi da est.rarsi a sorte e che obbligano a stare giorni interi seduti a tavolino ripetendo come organetti le stesse domande, senza discuterle; veder come gli studenti spendano tutte le loro energie allo scopo di riuscire agli esami, non leggendo se non quello su cui presumono di essere interrogni. In questo modo la libera ricerca si riduce ad uno sforzo di memoria. Infatti per riuscire all' esaII}e basta ripetere meccanicamente quanto ha dt:tto il professore; perciò niente discussioni,' niente libri di diverso sistema , niente opinioni personali. L' esame domina tutte le energie del giovane, il quale proporziona il proprio studio al grado di rigore del1' esame. L'esame è, pertanto, il t.ulo delle Univérsità; in nome della scienza è necessario odiarlo e maledirlo. È opportuno aggiungere che in Italia non esiste quello che noi chiamiamo insegnamento libero; se ci fosse, che cosa di. rebbero quei professori e quelle commissioni? Ci sarebbe che sentire ! Tra noi, poi, se molti difendono gli esami, per tradizione o interesse personale, parecchi hanno sostenuta una vigorosa e costante campagna contro l'esame. Nel Bollettino dell' Insti-

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