Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 2 - 31 gennaio 1906

46 l{ l V I ST A P O P O L A R E <lenza per gli affari di interesse comune. Questo fficio, nonostante la offerta di 30.000 marchi di concorso fatta da Francoforte sul Meno per esserne sede, sarà fra breve· impiantato r. Berlino e preparerà i lavori dei futuri Congressi delle Città. La Unione sopra ricordata e di cui sj è avuto già una prima, grandiosa manifestazione nella Esposizione Municipale di Dresda nel 1903, è stata preceduta e iniziata dalla Lega degli Statistici municipali ( Verband Deutsclzer Stà"dteslatistiker) fondata a Berlino dal Prof. Boeck fino dal 1879 collo scopo di dare unità di indirizzo agli studi di Statistica locale. Frutto di questa iniziativa fu il magnifico Annuario o Jahrbuclz deutscher Stà'dte, redatto dal Prof. 1 eefe di Bre~la Yia, che rias urne in tabelle sintetiche la vita di una cinquantina di città e che è giunto al 13.0 anno di vita. Parve a chi scrive che il risveglio di studi statitici in Italia negli ultimi anni promettesse un discreto successo ad un tentativo di raccogliere e ordinare periodicamente in un volume i dati sui più importanti fatti della vita cittadina nei principali centri ,irbani, e nella introduzione al r. 0 Annuario del Comune di Firenze, ricordando il plauso col quale fu salutata la bella pubblicazione della Direzione Generale della Stati ti ca cc 1Votizie sulle condizioni demografiche, edilizie e amministrative di alcune grandi città italiane, ed estere nel 1891, si proponeva ai Comuni italiani di iniziare la pubblicazione di un cc Annuario statistico delle Città italiane >>. Il Sindaco di Firenze, On.le Senatore Ippolito Niccolini, additò in una sua lettera alle Amministrazioni municipali i vantaggi di questo lavoro, comune, pregandole a dire in massima la loro opinione in proposito : le adesioni furono così nu• merose ed entusiastiche che il 25 marzo dell'anno scorso si po levano già riunire in Palazzo ecchio a Firenze per deliberare sulla proposta i rappresentanti di oltre 40 città, mentre altri 25 Comuni delegavano il Sindaco dj Firenze a rappresentarli. L' Assembiea si mostrò convinta della utilità del1' impresa, approvò unanime la pubblicazione del- ]' Annuario e incaricò il Sindaco di Firenze di nominare un Comitato esecutivo per tradurre al più presto in pratica la proposta fatta. Non meno cordiali cd entusiastiche furono le adesioni del Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, On. Rava, della Direzione Generale della Statisca, del Prof. Montemartini, Direttore dell' Ufficio del Lavoro, che tracciava già nella sua lettera le linee direttive di una parte dell' /\ ·-·- · , di quella cioè che doveva riferirsi ~'.. .... ~1assi lavoratrici. Auguri vivissimi e cortesi offerte di aiuto e di consigli pervennero pure dal Dr. Von Inama, Presidente della Commissione centrale di Statistica a ienna e dal Prof. eefe, Redattore dell'Annuario delle Città Tedesche. Fu subito formato il Comitato esecutivo composto dei Sindaci delle principali città, del Direttore generale della statistica, del Direttore dell' Uftìcio del Lavoro, dei Presidente della Camera di Commercio, del Segretario Generale e del Capo dell'Ufficio di Statistica del Comune di Firenze, che si riunirono l' 1 r luglio scorso per esaminare il piano finanziario e tecnico del lavoro e discutere i questionari da inviarsi ai Comuni. Fu stabilito che i Comuni aderenti dovessero pagare una tassa da L. 10 a L. 25 a seconda della popolazione loro e obbligarsi all'acquisto di un certo numero di copie del libro. Il prezzo di ognuna di esse fu fissato per i sottoscrittori in L. 2 soltanto, appunto per facilitare la diffusione del volume fra gli amministratori e negli Uffìci comunali. Si convenne pure che l'Annuario dovesse aYere forma principalmente tabellare, che non si sarebbero fatte inchieste su argomenti di cui già si occupano altri Uffici e che la Direzione Generale della Statistica e l'Uffìcio del Lavoro avrebbero collaborato per la parte che li riguardava. 1 r6 questionari inviati fino dal 31 ago to 1905 a oltre cento. Comuni si riferivano alle seguenti materie principali: Territorio e popolazione- Strade - Giardini pubblici - Migrazioni - Case e abitazioni - Acque potabili e acquedotti comunali - Illuminazione pubblica - Otlìcine comunali del Gas - Istruzione pubblica - Biblioteche e Musei comunali ·- Mutui e prestiti - Impiegati e pensionati - Dazio consumo - Consumi principali - Imposte e Tasse - Aziende municipalizzate - Polizia comunale - Nettezza pubblica - Mercati e Macelli-Beneiìcenza e Assistenza pubblica-Pompieri - Mezzi di comunicazione-Spese per Guardie di Città, Ufizi giudiziarii etc. Con qualche lentezza, spiegabile in parte c~lla novità del lavoro, un gran numero di città ha corrisposto alle richieste fatte nei questionari e alle sollecitazioni fatte anche con una circolare del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, e notevole è il contributo entusiastico e pronto portato da moltissime città del Mezzogiorno e delle Isole, come Andria, Corato, Trani, Brindisi, Cosenza, · Hagusa, Marsala,Vittoria, Cagliari, Sassari, da quelle della Romagna: Ravenna, lmola, Cesena, Rimini e da molte altre di media importanza nel resto d'Italia. Anche la maggior parte delle grandi città ha largamente contribuito all'opera iniziata e, se al ricco materiale già raccolto, si aggiungerà presto quello dei Comuni ritardatari, siamo certi che l'Annuario Statistico delle Città italiane potrà in termine di tempo relativamente breve incominciare la sua vita e dimostrare, anche a~traverso alle inevitabili deficienze di un primo tentativo, i vantaggi che promotori e gli aderenti se ne ripromettono. UGO GIUSTI IL SINDACO (Conti~ua 1 . vedi n.0 preced.) Ecl eccoti , che è che non è, le sorti decise. Ora al partito degli onesti non pareva vero di vedersi scaraventato nelle sale del Palazzo Oowunale. Come e quandoi' In n~altà, tutti uomini di comprendonio e di ritenitiva i signori del partito onesto; ma sapete com'è? In simili casi la gioia, irrompendo frenetica, comunica nei cervelli nn certo offuscamento, una specie d, caligine che ottenebra il lnme dell'intelletto; i muscoli del corpo, in disordine, fanno sentire la loro eco ai ple"?si cerebrali: la vibrazione irreg,)lare si ripercuoté nel sangue di tutto il capo. Quando si era impegnata la battaglia? E come si era impegnata? Nessuno più ricordava. Del resto, che importava? Di già l' Amministrazione era tutta in loro potere: questo premeva benissimo. I si-- gnori disonesti avevano oziato un po' troppo fra la mollezza e la impertineuza; l'ora di quei miserabili er~-t. venuta. Potevano menar vanto di avere giustamente piegato la volontà del popolo, a quel modo con cui l'artefice, col calore delle dita, piega, plasma e molella la cera obediente. Questa vdta l'ardore della eloquenza di Beppe Scopaccia non era approdato a un bel fico ! i rideva sbardellatamente alle spalle dei disonesti.

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