Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 1 - 15 gennaio 1906

26 R I V I S T A P O P O L A RE R... Schult 1 e: li Giappone colou1zzatore. - Il trattato firmato a S6ul tra il governo coreano e il governo giapponese il 17 novembre, rappresenta il riconoscimento formale della sottomissione già avvenuta di fatto della Corea al Giappone. Con questo trattat.o la Corea rinunzia a tutti i suoi diritti quanto ali 'indirizzo della propria politica estera. Un residente generale giapponese con la facoltà di << chiedere >> urlienze private e personali ali' impcrato!·e di Corea, rappresenterà a Soul il governo giapponese; la Corea può solo con la media. zione del Giappone concludere trattati di carattere internazionale , il ministero degli esteri di Tokio combatte6t i rapporti della Corea con gli altri paesi , e gli ambasciatori e consoli giapponesi ali' estero rappresenteranno anche gli interessi dei sudditi coreani. 11 governo giapponese si è affrettato a smentire che, Dio guardi, il governo coreano sia stato costretto a firmare un tal *trattato. Dal 23 febbraio 1904 giJrnO in cui, scoppiata la guerra, veni:e concluso il trattato d'alleanza fra il Giappone e la Corea, ad oggi , i giapponesi hanno già dato larghe prove della loro attività riformatrice. La ioro prima proposta che persino i coreani ebbero il coraggio di respingere , era semplicemente quella di passare a un suddito giapponese tutt•. le terre m colte della Corea per un periodo di cinquant'anni. Si tratta di tanta terra da p:::terci far vivere su cinque o sei milioni d'uomini. Fallito il primo colpo, tentarono lo stesso scopo per altre vie. Fecero accordare ai pescatori giapponesi gli stessi diritti dei pescatori I coreani sulle coste coreane ; focero nominare da. governo di S5ul un perito giapponese per lo sfruttamento delle ricche miuiere del paese ; portarono a compimento la ferrovia Soul-Fusan con •·1e sue ramificazioni commerciali -- strategiche ai porti di Tsemulpo e Masampo; si fecero conferir,;: il diritto della navigazione costiera e flù viale; riorganizzano il servizio postale, telegrafico e telefonico, che pri.;sero interamente nelle loro mani salvo il servizio nel palazzo dell'imperatore che è ~asciato ai coreani. Inoltre la convenzione del 19 gennaio 1905 stabilì l'unità monetaria tra Corea e Giappont:: e affidò alla Banca giapponese di Soul il servizio del tesoro coreano. Assicurato così la signoria economica sulla Corea i giappo nesi passano a sanarne le condizioni interne con la trasformazione delle incapaci t:: corrotte amministrazioni locali alle quali va attribuito lo stato arretrato !>pecialmente della popolazione campagnu•)la. Nella Corea settentrionale alcune provincie dovettero esser sottopl!ste alla legge marziale per ridurre a dovere gli impiegati. La polizia Ji Soul venne ridotta da 1723 a 1ooo uomini. Più di trecento sinecure nel governo centrale vennero soppresse, e gli antichi consiglieri europei dell' imperatore, compresa l'abile e nota miss Sonntag, fui ono sostituiti da giapponesi. Questa opera colonizzatrice ufficiale aprì la via ali' opera privata ; il capitale giapponese si è riversato copiosissimo in Corea. Ufficialmente la Corea è rimasta un impero indipendente. [I barone Komura rifiutò a Portsmouth di parlare deila Corea come Ji una provincia giapponese; caratteristico è però il no- _ tare certe differenze di espressione nei documenti ufficiali; così nel trattato del 23 febbraio 1904 l'articolo 3° garantiva « l'indipendenza e l'integrità territoriale ddl'1mpero coreano i> mrntre nel trattato del 17 novembre 1905 l' ultimo articolo assicura, come di passata, che ii Giappone manterrà (( il benesst::re e la dignità della casa imperiale coreana >>. Ma ciò che più importa, sotto Il rapporto internazio:1ale, è che il Giappone si tien fedele in Coreu al principio della porta aperta. Lo stesso dicasi pei territorii della Manciuria passati dai russi ai giapponesi. Naturalmente anche l' imperc.. cinese non potrà nè vorrà, a lungo andare, sottrarsi all'influenza del Giappone e alla sua <( a.:1sistenza n per le riforme interne. Il noto pubblicista giapponese Asakawa crede che o la Manciuria avrà un'amministrazione mista cino-giapponese o i g:apponesi vi eserciteranno un protettorato simile a quello degli ingle!:,i in Egitto o degli austriaci nella Bosnia e nellà Erzegovina. Resta a vedere nei prossimi anni come riesciranno questi due nuovi esperimenti di colonizzazione giapponese. Che i giapponesi possegganc, qualità di colonizzatori l'hanno già dimostrato a Formosa. L'isola pervt::nuta loro nel 1895 col trattato di Shimonoseki era il rifugio dei banditi cinesi , e gli spagnuoli, gli olandesi, i francesi avevano tentato invano di :::issoggettarla. In dieci anni i giapponesi l'hanno acquietata e le hanno dato un grande impulso economico sfruttandone largamente le ricche risorse naturali, carbone, zoifo, oro. La produzione dell'oro è salita da 11,022 Momme (un Momme=3.75 grammi) nel 1898 a 245,935 nel 1903; la produzione del carbone da 2,503 ,ooo K.in ( t n Kin = 6 ettogrammi ) nel 1896 a 125,000,000 Kin nd r 904; la produzio,1e dello zolfo da 66,ooo Kin nd 1897 a 2,732,000 nel 1903 (D;e Nation, 23 dicembre). P. Walther: L'emigrazione tedesca. -- Gli annuarii statistici ci danno le seguenti cifre per l'emigrazione dal 1882 ad oggi: 1882: 193,870 1897: 24,630 1885: '110,120 1900: 22,310 1888: 103,950 1902 : 32, I 00 189 I : I 201090 1903 : 36,3 IO 1894: 40,960 1904: 27,980 La tabella mostra come la emigrazione tedesca sia venuta diminuebdo nell' ultimo ventennio. La diminuzione è ancor maggiore se si pensa che frattanto la popolazione dell'impero è sa lita da 46 milioni a 55 ed oltre. La causa della enorm.:: diminuzione va certo cercata nello sviluppo delle industrie e dei commerci; i lievi aumenti nel 1902 e 1903 corrispondono esattamente alla crisi economica di quegli anni; il 1891 fu un anno di scarso raccolto. Il maggior contingente degli emigranti è sempre dato dalle regioni meno industrializzate. Così danno le maggiori percentuali le regioni agrarie della Po mania, dell 'Oldenburg, Schkswig-Holstein, Pomerania, Baviera; le minori sono date dalla Slesia, dalle provincie renane , dalla Vestfalia, dalla Sassonia. Quanto alle professioni ecco le cifre del 1904 corrispondenti a quelle degli anni antecedenti: agricoltura 10603, miniere 964, industria 7246, commercio 3101 , servi 2378, varii o senza mestieri. E dove si rivolge l'emigrazione tedesca? Vt::ngono in prima linea gli Stati Uniti, poi a grande distanza il Brasilt::, l' Argentina, il Canadà, l'Australia e con percentuali minime l'Africa e l'Asia. Così nel 1885, furono 102,200 gli emigrati tedeschi agli Stati Uniti e nel 1904 26080, allora come oggi quasi la totalità degli emigranti e proporzioni pressochè uguali si mantengono negli anni intermedii. L' emigrazione negli altri paesi è numericamente poco notevole. I ella stampa degli Stati Uniti si chiacchiera di (( colonizzazione tedesca in grande stile n nel Brasile; ma le cifre dicono che dal 1880 al 1899, solo 33,037 tedeschi emigrarono al Brasile , e negli ultimi cinque anni solo 2621. Cifre anche minori dà l'Argentina. L' emigrazione tedesca nel!' America del Sud rimpicciolisce anche più se si tien conto della enorme emigrazione d' altri paesi. Secondo i calcoli dell'ufficio statistico di Rio Janeiro dal 1875 in qua, sono immigrati in Brasik 996,814 italiani, 454,406 portoghesi, 207,02 r spagnuoli e solo 68,07 > tedeschi. Fortunatamente non si tratta soltanto del numero , comt:: vediamo dalla prosperità dei nostri coloni ; i nostri emigranti sono , al contrario di UQa gran partt:: di quelli delle altre nazioni , veri coloni , coltivatori di un proprio pezzo di terra

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