2 RIVISTA POPOLARE GLI ftVVENIMENTI e GLI UOMINI Il pretesto marrocchino. - Il giorno 16 si riunirà il Congresso di Algeciras nel quale si discuterà dai rappresentanti dell'Europa e degli Stati Uniti la quistione del Marocco. Di questa quistione ci siamo occupati parecchie volte e sanno i nostri lettori come fra i diversi contendenti noi siamo di parere .... contrario. In massima non potremmo essere di accordo con alcuno dei grandi ladroni internazionali , che in nome della civiltd o, più modestamente, dei lfgittimi inte1·essi del proprio paese vogliono privare il Marncco della propria indipendenza per civilizzarlo ; cioè : per poterlo sfruttare comodamente. Ma se noi non possiamo approvare le pretese francesi ed inglesi, molto meno possiamo trovare giustificabile la condotta della Germania, che colla calata del suo imperiale Tartarin a Tangeri creò un pretesto per potere venire ad una nuova p;uerra colla Francia o almeno farle subire una umiliazione e para1izzare l'effetto morale che la repubblica aveva conseguito stabilendo una vera entente co1·diale coll'Inghilterra e coll' Italia. E questa , checchè si possa ·dire sui fini .remoti di revanche che gli si attribuirono, fu l' opera buona del Miuistro Delcassé. Abbiamo parlato d'interessi, che servono di pretesto per intervenire nel .Marocco; ora tali interess'i vengono rappresentati sopratutto dagli sJambi commerdali. I quali nel 1904 furono i seguenti : Importazioni Esportazioni Comm.totale Inghilterra. L. 32,288,000 12,412,000 44,700,000 Francia .. )) 17,028,000 5,045,000 22,073,000 Germania )) 3,808,000 8,767,000 I 2,575,000 Belgio .• )) 2,889,000 26,000 2,915,000 Italia .. l) I, I 24,000 9 I 5,000 2,039,000 Spagna l) 839,000 6,668,000 7,507,000 Altri paesi ll I ,896,000 4,937,000 6,833,000 L. 59,872,000 38,770,000 98,642,000 La percentuale del commercio totale è per l'Inghilterra del 45 °/ 0 , per la Francia del 22 °/ 0 , per la Germania del 13 °/ 0 , per la Spagna del 7 °/ 0 , per l'Italia del 2 °/0 • Gli Stati Uniti, che hanno voluto prendere parte al Congresso sono compresi tra gli alt-ri paesi, cioè hanno minimi interessi nel Marocco. Ma essi accampano uno speciale diritto in nome della civiltà: essi ricordano che quando l'Europa subiva la pirateria dei musulmani della costa settentrionale dell' Africa, appena nati nel mondo politico , mandarono la loro piccola flotta a debellare i pirat~ e si fecero riconoscere dei diritti e dei privilegi , che dicono sempre esistenti e che realmente non furono mai abrogati. Gl' interessi della Francia , ad essere giusti , sono maggiori di quelli r.he appariscono dalla percentuale del commercio totale. Questo è solamente calcolato in base al movimento dei porti di ma.re - Tangeri, La• rache, Rabat, Casablanca, Mazagan, Sa:ffi, Mogador e Tetuan - ma la Francia per mezzo dell'Algeria raddoppia: per lo meno la sua percentuale aggiungendovi gli scambi per via di terra. Di più: tutti i torbidi politici o religiosi del Marocco si ripercuotono sinistramente nell'Algeria; e al Marocco sono impiegati non pochi capitali francesi. I maggiori interessi francesi nel Marocco sono, adunque, di una evidenza massima. Le ragioni della Francia sono state esposte con chiarezza, sobrietà e dignità nel libro giallo pubblicato da Rouvier e nelle dichiarazioni fatte alla Camera, che raccolsero il plauso generale e che suscitarono soltanto un po' di malumore, molto platonico, in J aurés e nel gruppo socialista. Rouvier con molto tatto riusci a dimostrare la malafede e le male intenzioni della Germania; ma i modi adoperati furono tali , che il Tartarin non potè lamentarsene; sicchè nella sostanza la Francia sul terreno diplomatico si presè la rivincita dello scacco subito licenziando il Delcassé. Come risposta al libro gin.llo francese è venuto il libro bianco tedesco. Un fiasco colossale! L'argomento giustificatore della calata tartarinesca a Tangeri è que. sta: la Francia per mezzo del suo ambasr,iatore Renè Saiat Taillaudier si disse mandataria dell Europa presso il Sultano del Marocco. Come si prova l'asserzione? Riferendo le parole pronnnziato dal Sultano, che aveva tutto l'interesse a fare bisticciare l'Europa per farla da terzo gaudente tra i due litiganti! L' intonazione del libro bianco tedesco è pacifica. Meno male ! Le pubbliche manifestazioni dell' Europa e l' intervento de~di Sta.ti Uniti al Congre:;-,o di Algeciras lasciano facilmente comprendere che in fondo la vittoria rimarrà alla Francia; sebbene nella forma si cercherà salvare capra e cavoli; questa ipotesi viene anche con· fortata della nomina del rappresentante italiano on. Visconti Venosta, in sostituzione del Silvestrelli, che si supponeva ligio alla Germania. Della sostituzione, quindi, bisogna dar lode al nuovo .Ministro degli Esteri, on, Dì San Ginliano. Sono state queste previsioni commentate largamente nella stampa e nelle sfere politiche che hanno messo di malumore la Germania ufficiale, che in qnesto caso rispecchia. i sentimenti del mondo borghese terlesco; d' onde il linguaggio minaccioso della Post di Berlino e della Vossische Zeitung, che ha provocate risposte vibrate del Temps e di altri giornali francesi. Se i rappresentanti dei maggiori Stati di Europa daranno torto alle pretese Germaniche, che ha ragione solo in quanto domanda la po1·ia. aperta ai propri prodotti nel Marocco, come ci auguriamo, l'Imperatore Tartarin dovrà rassegnarsi a non fare la guerra e cercherà altri pretest,i che la prndenza della repn bblica e lo spirito pacifico della Fran1·ia non gli darà; lo speriamo almeno. Intanto qu::1.ndosi pensi ehe per un commercio totak che non arriva a 100 milioni al1' anno dovrebbero fare la guerni almeno tre nazioni- }' Inghilterra, la Francia e la Germania -il c11i commercio totale ammonta ad oìtre quarantacinque miliardi, in verità c'è da impa;,;zire. Colla pace sic1ira e continuata in un mese solo gli sca,nbi tra la Francia aumenterebbero certamente di più di 70 milioni; cioè di più del doppio di quanto esse non scambino in un anno col Marocco. Dieci miliardi quanto almeno costerebbe una guerra di un anno in Eur0pa rappr~- senterebbero la somma di cento anni di commercio totale del mondo intero col Marocco .... E non mettiamo in conto i danni diretti e indiretti che da una guerra europea vorrebbero a tutti i popoli civili. Si arriverebbe a cifre spaventevolmente fantastiche. Chi potrebbe calcolare la perdita delle vite umane? Questi sono i motivi, non sentimentali, che ci fanno guardare con orrore ad una guerra, che sarebbe scelleratissima se venisse determinata da un futile pretesto come la q uistione del Marocco. La clas:ie lav(tratrice, su cui infine ricadrebbe tti tto il peso della guerra dovrebbe porre il suo veto in modo perentorio e sbatacchiarlo sul viso ad Imperatori, a Re ed a Presidenti di Repubblica. ♦ Elezioni senatoriali passate e prossima elezione presidenziale in F1·ancia. - Le elezioni pel Senato Francese, che si rinnova per un terzo, ogni tre anni quest'anno avevano una speciale importanza: dovevano dare l'indicazione degli umori dèl paese sulla avvenuta separazione tra la Chiesa e lo Stato,
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