Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 1 - 15 gennaio 1906

RIVlSTA POPOLARE 17 possibile, i propagandisti della pace potranno, rmèorati, cantare con l'elegiaco Tibullo ...... et tristia du-ri Militis in tenebria occupat a1·ma situs. ad i propagandisti del libero scambio, gongolanti, cantare con l'ameno Orazio Nwzc est bibendum, mmc pede libe1·0 Pulsanda tellus ! ..... G. CARANn-DvNVITO Spetrirnenta!isrno ~oeiale Lo stato sanitario degli eserciti di Europa Un articolo di un Dr. X nel Coii1·1·ie1E·uropeen dello scorso anno ci ha dato notizie comparative sulla salnte e sulla mortalità degli eserciti enropei , che r.rediamo utile riprodurre. Cominciamo dal!' e.;,porre questi dati. !?rancia (ospedal e e infermb ria) Francia (Alge-• ria eTunisia) Germania . Austria. Italia Inghilter.(solo ospedale) Russia (ospedale e iufermeria) . M0RBIDITÀ Ciornate Mortalità Coscritti Cifroassolute Proporzioni di malattia per presisu su 1000 perognisoldato I000soldati 1000chiamali 268,083 599 45,577 625 358,869 689 198,732 667 159,533 802 87,078 655 370,677 349 10,5 U,6 12,4 11,9 11.5 9,8 4,5 670 2,3 180 5,0 200 4,8 500 4,5 5,3 La morbidità francese è vicrna a quella tedesca e russa; la più alta è quella austriaca, cni seguono l'inglese e l'italiana. Notevoli le differenze nella mo1·bidità sec~ndo il grado. In Francia e quasi uguale a quella di Germania ed è la seguente. Di 45,0 su 1000 tra gli ufficiali ; di 234 tra i sottoufficia1i ; di 631 tra i soldati. Non è la fatica maggiore, che determina (dice il Dr. X; ma noi non siamo del suo avviso) la maggiore m01·bidità dei soldati ; ma l'arrivo nelle grandi città e la vita in comune colle multiple cause di contagio, che trovano nelle agglomerazioni gl' individui venuti dai campi. Bisogna tenere conto speciale delle malattie infettive, perchè sono quelle che si potrebbero µiù facilmente evitare. La tube1·colosi è la più perniciosa. Morti per tubercolosi Morti per tubercolosi su 1000 soldati su 1000 abitanti 1891 1900 della popolaz.civile Germania 0,4 0,3 2,2 I Austria. . 1,2 1,0 3,6 Italia. . 1,2 0,4 1,8 Russia 1,0 0,9 3.9 Inghilterra. 0,7 0,7 1,3 Francia . 1,0 0,8 3,5 Secondo il grado il numero dei casi di tubercolosi in Francia è di 1,2 su 1000 ufficiali; 2, 7 sotto ufficiali; 4,4 7 vecchi soldati; 6,41 giovani soldati. Per la tifoide si hanno queste proporzioni. Numeroassoluto Proporzione Numeroassoluto Morti dei casi per 1000soldati deIle morti per 1000soldati Germania 765 1,5 82 0,16 Austria 970 3,2 174 0,6 Russia 748 7,4 109 1,98 Italia . 1228 6,2 210 4,06 Inghilterra . 171 1,3 44 0,28 Francia 2906 5,8 404 0,81 In generale la tifoide è meno frequente uei paesi del Nord ; in Francia e in Russia nelle provincie o dipartimenti nordici si riscontra un minor numero di casi che in quelle meridionali. Non hanno grande importanza le altre malattie infotti ve. La mor·talità francese è uguale a quella inglese; superata in ordine ascendente da quella italiana, aust1 iaca e rnssa. La minima 1uorta!ità si ha in Germania. Quella francese è in sensibile diminuzione : era di 7 °/ 00 nel 1885. Il grado in Francia non esercita grande influenza. È di 5,7 °/ 00 tra gli ufficiali; di 4, 14 tra i sottoufficiali e di 5,95 tra i soldati. Prendendo come unità la mortalità tedesca si ha questa scala : Germania Francia Italia Austria 2,17 Russia 2,30 La maggiore morbidità e sopratutto la maggiore mortalità dell'esercito francese rispetto a quello te-• desco deriva probabilmente dalla necessità di prendere i coscritti senza curarsi molto delle loro Clmdizioni organiche pur di mantenere un grande esercito sotto le armi. Infatti nel 1900 in Francia sopra 325,000 coscritti se ne accettarono 224,892 e in Germania sopra 1,060,277 appena 233,459. È evidente che in Francia alle quantità si sacrificd. la qualità. La preoccupazione della 1·evanche e la scarsa natalità consigliano tale sacrifizio ! Un nuovolibro sul Mazzini C 1> Col centenario della nascita di Giuseppe Mazzini è germogliata una rigogliosa fioritura della letteratura mazziniana. Il Mazzini che dei moderati disse così male, che dai moderati fu tanto maledetto, è ora apprezzato giustamente anche da essi. Ne è testimonio il libro di Alessandro Luzio di cui la nostra rivista ha già parlato, libro di critica oggettiva e di buona fede (Giuseppe Maz.z.ini, conjerenz.a con note e documenti inediti: Milano, Treves, 1905). Il Luzio, come il D'Ancona, è un conservatore monarchico che s'inchina al grande repubblicano. Anzi espressamente sconfessa il Gioberti, il Farini, il Gualterio, il Bianchi ( è la plejade dei filosofi e degli storici della monarchia) che del Mazzini disconobbero il valore intellettuale politico e morale. Non restano avversi alla memoria del Maestro se non i clericali. Ci dorremmo ove fosse altrimenti. Temeremmo il giorno in cui cessassero di gridargli: vade retro, Satana. Frattanto il suo spiritualismo e (1) FELICEMo.11CGLIAN0, Giuseppe Manini e le idealità moderne: Milano, -Libreria editrice lombarda, 1905.

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