10 RIVISTA POPOLARE h1 sua onestà, la sua energia e che abbia saputo ispirare fiducia nella massa dei ferrovieri. Non è a parlare del Direttore della Mediterranea che fu la rete peggio amministrata ; forse avrebbe fatto buona prova il comm. Borgnini. Ma egli non trovava convenienza a lasciar la Direzione delle Meridionali ; e per averlo si avrebbe dovuto assicurargli tale stipendio e tali condizioni che avrebbero suscitato l'ira e le recriminazioni dei tanti. che si scandalizzano e si indignano a freddo per tutto ciò che si riferisce ali' eserciziodi Stato e ai suoi funzionari. Su questo tasto delicatissimo vogliamo fare infine un'ultima citazione opportuna dal cennato articolo dell'Economista. Esso dice: « I fautori dell'Esercizio di Stato - al quale siam giunti attraverso a così deplorevoli trascuranze governative, a t:mta incoscienza di propositi, ed a un' increJibile impreparazione di mezzi - hanno avuto, tuttavia, una rara fortuna: quella di imbattersi in un uomo, il solo, forse, in grado di attuarlo ; intendo dire l' ing. comm. Bianchi>). « Egli è infatti non soltanto un ferroviere specialista nella dottrina e nella pratica tecnica ed amministrativa, ma un'energia di intelligenza e di volontà come ce ne son poche. Nei primi mesi, assorbito in un lavoro febbrile, incalcolabile, che non gli lasciava, alla lettera, il tempo non che di riposare, _di respir:1re, il comm. Bianchi ha dato prova di una resistenza fisica miracolosa. Man mano, sotto il suo impulso intelligente e vigoroso, uscì dal caos la Direzione generale. Con accorgimento e tatto squisiti, egli ha disposto che, in ogni Divisione o Sezione il Capo-servizio, proveniente supponiamo dalla ex Mediterranea abbia a fianco un Sotto-capo proveniente dal!' Adriatica, o viceversa. La fusione,. l'affiatamento, tra gli elementi di origine diversa possono, oramai, considerarsi compiuti; tutte cose queste che r,on potevano aversi di primo acchito e che ora gioveranno al migliore funzionamento di tutta la macchina ferroviaria>>. « Ma non di tutta la organizzazione degli ufficii direttivi la burocrazia di Stato, ispiratrice accorta del governo, lascia arbitro il direttore generale! >> « Se in. ossequio alle leggi fondamen tali dello Stato , è giusto che una sezione distaccata della Corte dei Conti controlli quelld· che i funzionari delle ferrovie hanno già controllato, non si comprende l' istituzione di un ufficio speciale delle Ferrovie ». « Questo ufficio speciale delle ferrovie al Ministero dei LL. PP. appare uu pleonasma creato a scopo di ambite prebende pei funzionari dell' ex Ispettorato, e, più ancora, pei nuovi che vi si sono introdotti ». « L'azione dell'ufficio speciale si limita quasi fatalmente all'esercizio di organo di trasmissione di carteggi e pratiche; composto di persone egregie ma perfettamente ignare nella pratica delle complicate questioni dei servizi ferroviari, ritarda la .definizione di molte questioni e si risolve quindi in una inutile perdita di tempo per l'Amministrazione ferrovia ria ». « Da coteste inframmettenze, da cotesti inceppamenti che la Direzione Generale ha dovuto subire, provengono, poche o molte che siano , tardanze e contrattempi i quali influiscono, più o meno indirettamente, sm vari serv1z11>>. A tutto ci6 si deve aggiungere che qLiell:i:rntonomia contenut:1 nei limiti del ragionevole, che si dichiarò d:1 tutti assolutamente indispensabile; appena cominciato l'Esercizio venne vulncrata dall' aA-are Marchesini, il quale più per Li i11trinseca imporLrnz:1, ,rndava v:tluuto come tendenza. Pt>teva anche non essere stato felice il Bianchi nella scdta del direttore del\' uflicio legale, 111al'ingerenza del ministero e h vittoria dau al De Cupis e all':t vvocatura erariale che mai seppero g:1rentir~ gl' interessi delle collettività menomarono l' autoritù ed il prestigio del Direttore generale della ferrovie, gli tolsero la sicurezza dell'uione e non poterono che fiaccarne l'energia fattiv:1._Nu!L1di pit1 ad:ttto :1 generare l'indecisione qu:u1to l'incertezza sulh validiut delle proprie decisioni; e· nulh .di più dannoso neìla gestione di una grande a7,ienda quanto la indecisione che conduce alla paresi. Come se tutto ciò non fosse stato sufficiente all' ultinu or:1 è veunta la visita d'ispezione dell' on. Tedesco nelle pri11cip:1li stnioni nelle quali si sono dcplor;1ti i 1naggiori inconvenienti. Meno male se il Ministro dei LL. PP. fosse un tecnico, un ingegnere co1npetentt; 111:e1gli stette direttore gener:1\e ai lavori pubblici co-mc avvocato, che si intende solo. di burocrazi:1. Peggio poi quando fu i:11provvis:m1 ente inn tlz:1to :il grado di· ministro: a lul si <lev(>t10per lo appunto gli errori maggiori e l' :1ssoluta impreparazione all'eserciziodi Stato, dalla quale derivano tutti i gu:ii presenti. La SLl:l visit:t, qllindi è un tratto di audacia col quale si cercher:ì di liberare dalle respons:16ilit:\ passate e non puo riuscire :1d altro che ad esautor:1re il Com. Bianchi, che è costretto a fare notJ si sa se d:1 guida o da testimone al ministro i Il competente; con quale :1m:1 rezza nel fondo del!' :rnim:1 si pu6 immagin:ire. Concludiamo nourndo: 1 ° che 110ns.,no irnpuubil i ali' esercizio di Stato in sè gl' inconvè11ie11tiche si constatano quotidianamente; 2.0 che il g,)verno è: il maggiore, anzi I' unico resposanbil-:::,!ell:1 attu:1k imprep~razione; 3.0 che l'esautoramento dd Dirdtore generale delle ferrovie, inizi:1w, anzi poruto innanzi con insolita energia, non puo che pègg10- · rare questo grande servizio pubblici>; 4.0 eh~ l!a tutto ciò si è autorizzati :1 sospettare che e~ su una vera cospir:Hione, si:1 in :ilto che in basso, intesa a discreditare l'esercizio di Stato ed :1prep:Hare il terreno al ritorno dell'esercizioprivato ed :il trionfo del!' affarismo capitalisrico (1). (1) Con piacere _abbiamo rilevato ..:he l'Economista di Firenze che fu sempre partigiano dell' ese,-ci 1 io p,-i vato scagiona da molte de'.le attuali accuse l'esercizio di Stato. Le responsabilità enormi del governo italiano nella presente baraonda ferroviaria vanno divise tra diversi rninisteri. Alcune altre spettano esclusivamente alle due incarnazioni ministeriali dell'on. Fortis. Non riguardano l' eserci 1io e gl' inconvenienti gravi dei quali ci siamo occupati: ma si riferiscono a1l'?zienda ferroviaria e rappresenteranno gravi perdite per la naz10ne. Delle n:sponsabilità deri anti dalla farsa delle liquidazioni che provocò la riunione della Camera a fine Lugiio 1905, il cui primo atto ebbe termine coli' ordine del giorno Gianturco a suo tempo ci siamo occupati. Ora domandiamo: a che ne siamo con quelle liquidazioni'? che :1' è del riscatto delle meridionali·? liuio pesto I E le liquidazioni si ritenevano tanto uraenti ... in luglio che si rico:wocò il Parl:.11nento colla canicola ... o . . Altro grave argomento, che rappresenta una perdita sicura per la nazione è quella della riconsegna del materiale. La legge imponeva che la riconsegna si fosse fatti sul posto; cioè fosse fatta reale. Ma quali osservazioni si potranno fare sulle condizion: del materiale se questo è stato adoperato dallo Stato dal 1 • 0 Luglio senza alcuna ingerenza delle Socie·à?
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