Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 24 - 30 dicembre 1905

RIVISTA POPOLARE 693 rono fì:iccate le energie, la combattività, I' omogeneitù della destra, il cui livello morale si abbJssò sempre più e in misura t:de che quando perdette il potere. non p.otè risorgere pii.'1 da sola ed ebbe bisogno delh punta della sinistra sotto Di Rudinì, non ostante che i ~uoi uomini , che rispondevano ,il nome di Selb e di Mingheui fossero superiori per diverse qualità a quelli di sinistra; ed or:l è a tale, che il suo capo vive suli1:1rio e inerte, aspettando la risnrrezionè da un miracolo o da un cataclism:l ; qualche altro suo eminente sutista, ad esempio l' on. Luzz:1tti, viene quasi preso in affitto per le sue attitudini tècniche d,1gli avvers:1ri, che non lo stiman, ;; e come forza collettiva viene design:1t:1 in piena C1111erada! Min istn~, che vi ricorré\ ~olh denominazione dispregiativa di pu11tarell.a... Il proc1:sso di degenerazione della destra, ciurò per sedici ;111nicirc1, perchè a nessuno verrà in mente di considaare come gover11i di sinistra i duè ministeri brevi e infausti di R:1tt:1ai; dura da ventinove anni quello ddia sinistra, che arr:vo imprep.1r.1t:1 e ineducata al potere, p-::rchè artifì.c:os:1·11e11t:n:'era suta unuta lontana. s~gL1e nè più nè meno gli stessi metl>di e le stesse fasi della destra. Le redini del govern,> p:1ss:u:o successiv;1111e11tde:tlle rn:rni di Depretis, eh' ebbe il colllpito di tenerla a balia e di rendersi g:lr:inte del loyalislll ddh sinistra presso il Re, che h sospettav:t di r1:pubb~ic:lllis'.1Hpi;assano in quell:1 di C1ir(>li e: d:1questo ritl>rn 1110 a Depretis, che inve11tò il trasformismo, per arrivare du..::volte a Crispi, ·per altre due volte a Gioi it ti, :i S nacc(), a Z;111ardelli, a Fl>rtis..... sempre per s:ilv:ire quelh losca e proteiform,1 meger.i, che si chiam:1 h mar:- gioranz..a, che p:1ss:1c >:1una sve:tezz 1 i11sosp~tt:1i)ile alla su.l etù ai servili dcll' uno o dell' altro ministero. I due ministeri Di lZndinì rappresentano due p:irentesi, molto r:1sso111igli:rnti a quelli di R:1tt:tzzi: è il pri1110è tanto uomo di destra, quanto lo era di sinistra il sec,>ndo. Quelii Pelloux r;1ppresent:trono alla loro vuita u11 neoplasrn.1 111:iligno, che potè svilupparsi in seguito :ll profondo perturbamento del 1898. E' evidente che:- la sinistra si es:rnrid come la destra e verrù tr:1 non molto sprezzantemente tratt:tt:1 come un:t pun.tarella, qu:lndo un' :iltr:1 rivoluzione parlame11tare Li b:dzed di sella a benefizio dell' Estrema o del Centro. Che cosa rimas~ sempre all'inpiedi in tutte queste vicende parlamcnuri e ministeriali? La maggioranza I I elìa 111edesi111c'aè uru fr:1zione che va dai cento ai centoci11quama voti, che ne Ltppresentano l'elemento costante, che i!1quina il resto. La maggioranza fa le funzio1Ji di liquido di coltur:l dei microbi p:1rlamentari ; ed ess:1 riserba le sue migliori forze ad alimentare il microbo più deleterio per b vita pubblica, e per la educazione politica, per il retto funzionamento dc1 regime rappresentativo ; ·il microbo che risponde al nome di arri·vismo. In questa seconda incarnazione di Fortis l' arrivismo vi brilla di tutt:1 la sua luce sinistra ne;la persona di Errico De Mario is. Egli è la personificazione più sfacciata, più impudente, del girellismo ele\·;no alla ennesima potenza, che in nome della me111oria straordinaria, delh par0l.a facile e del!' ingegno non piccolo si crede di avere ii diritto di non rispett,ire il minimu,n di <.kcenz:1 r1L'cess:1ri:iper la convivenza politica. · Infatti nel Parlamento italiano si erano viste delle defezioni, delle trasft>rm:1zioni rapide ed inverosimili; ma erano st:1te preparate F-deseguite entro un certo numero di anni e pei 11uggiori uomini erano state anche servite eh certe occasioni, che vennero invocate come giustifìc:1zioni elevate. Cosi il monarchico Crispi per passare dal p,1rtito repubblicano invento il fa 111 oso a poftegrna: la monarchia ci unisce;la repubblica ci dividerebbe. Ma non si er<lmai, mai, visto un uomo politico passare da un partito politico ~Il' altro con una rapidita vertiginosa, senz,1 una ragione eievata di ordine pubblico, senza un:1 occasione decente, senza un pretesto pl:1usi bile come è passato in dieci ,rnni l' on. De Marini" d:tl republicanismo boviano al socialismo marxista, dal socialismo senza affisso a quello riformista, da q.11estoal radicalismo marcoriano, e.bi radicilismo all' ascarisrno. puro e semplice ... Tante trasforfna;1,ioni, ripetiamo, in soli dieci ;tnni ! Si badi: le traformazioni non furono sempre nell:1 stessa· direttiva ; perchè b prima volle essere progressiva passando dal repubblicanismo - di cui t:t-.:ciono alcuni gionu listi accorti - al marxismo, mentre le altre sono evidentemente regressive. L'ultim,1, che doveva assicurargli il portafoglo fu contr:issegnata da un atto audacisssimo, che gli procuro una sanguinos:1 staffilata. Egli tentò ingannare la Camern afterrn:1ndo che i più autorevoli precedenti p:1rlament-1ri non accordavano alcun significato politico :il rigetto di. un trattato di commercio; il tentativo lo fece leggendo, mutilato - e la !11utilazione in questo caso era un:1 vera falsificazioneun br:1110della dichi;lrazione fatta da. Massimo d' Azeglio quando si discusse nel Parlamento Subalpino. llel 1851 un trattato di commercio e di proprietà lctter:Hia colla Francia; si sospetta anche che abbia volontariamente sb:1gli.n:1 la data - il De Marin_is citò come pronunziato nel 1852 il discorso d' Azeglio - per imbrogliare nella ricerca coloro ehe avessèro voluto controlbre la citazione. Ma l' on. Sonnino nella seduta successiva comp'ieto la citazione ricordando alla Camera che Massimo d'Azeglio avev:1 una opinione diametralmente opposta a quella attribuitagli maliziosa mente dall' on. De Marinis ... Per tutto questo l'entrata nel Ministero del deputato per Salerno, dopo essersi assicurata la benevolenza del!' on. Fortis col servizio resogli falsando gli atti parlamenuri, rappresenta il trionfo più deleterio dell'arrivismo se_nzascrupoli. La sua presenza nel Ministero è l' esponente della degenerazione politic.1 ; e il Ministero della puoblica istruzione , che ha la grande missione di educare, posto nelle mani di chi è la negazione più mostruosa del carattere e della educazione pubblica costituisce la maggiore vergogna del secondo M1nistero Fortis e da sola, per chi tiene in conto i fattori morali , dovrebbe bastare per farne segnare la cond:rnna ! La Rivista De Marinisbuttato·in mare dalla " Rivista ,, che fu sua! Spesse volte abbiarno deplorato come una disgrazia il ritardo nella pubblicazione della nostra 'l{_i-vista; oggi in vece ringrazi,11110i due giorni successivi di fest:1, che rimandano al giorno 2 gennaio la pubblicazione dell'ultimo numero dell'anno 1905.

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