RIVISTA POPOLARE 687 di lord Balfour 8olo perchè fu sospettato d' intendersela con Chamberlaine. I liberali poi da un altro lato a fatti, forono altrettanto imperialisti e partigiani delle conq nis ,e quanto i conservatori. Robertson, Hobson ed altri politici e storici ingleRi hanno loro rimproverato l'ipocrisia massima, che li distinse sempre su tale a rgornen to Un solo ed jn una sola occasione alle parole democratiche e isp.irate a sensi di giustizia, r.orne abbiamo notato ·nel numero µrecedente, ·fece seguire i fatti corrispondenti: Gladstone che ridette la indipendenza alle due repubblichette S11dafricane. Ma lo stesso Gladstone bombardò A les,mndria, mandò in esilio Ara by pascia e conquistò l'Egitto! In quella occasione il solo John Bright lasciò il ministero per con~ervare fede intatta a Ile proprie convinzioni. Se il nuovo minii4ero li berai e vuole essere sinceramente liberista, antirnilit:uista ed antiimperialista imiti verso il Transwaal l'old g1·eat man .... Ma se pel passato non reggono le asserzioni del nuovo premier inglese tutto fa temere che non avranno alcuna conferma nello avvenire; ciò desumiamo da un punto fondamental0 del programma svolto nell' Albe1·t Hall e dagli nomini che fanno parte del suo ministero. Egli infatti promise che sarà mantennta immutata la politica estera del precedente ministero. E non era dessa la quintessenza dell'Imperialismo militarista? In quanto agli uomini..... collaborano con Campbell Bannennann Aldane, Grey, Asquit ... ii.nperialisti della più bell'acqua. L'Asqu;t sinanco batteva le mani a-i conservatori che assassinarono le due repubblichette africane! Per<'iò ci crediamo uel diritto di ritenere che questa parte del discorso dell' Albe1·t J-Iall sia una brutta menzogna. ♦ Nei Balcani: una nota. di macellaio. - La rivista si è occ11pata non poche volte degli eccidi, che avvengono nelln. penisola balcanica sotto. la responsabilità del g1·ande assassino. il Sultano di Costantinopoli ; il quale ora è impotente ad impedirli, ora li favorisce per calcolo bene inteso, avendo tutto l'interesse a mantenere irreconciliabili le diverse nazionalità e ad eccitarne gli odi reciproci. Non è poco ci occupammo di ciò che si consumava a danno degli Albanesi. che hanno simpatie in Italia per le antiche loro colonie che vivono in Sicilia, in Basilicata, in Calabria. Adesso che le intimazioni armate dell' Europa pare che abbiano prodotto qualche effetb sul governo Ottomano, che promette per la centesima volta di fare le riforme in Macedonia vogliamo dare un idea delle condizioni in cni vi si vive con questa not~ da .... macellaio. Le Oourrier Européen avendo rilevato da un giornale bulgaro di Sofia i delitti commessi dai Greci in Macedonia ricevette da un giornalista di Atene, il signor Caclamanos, una lettera di ris'posta nella quale non si negavano gli assassini delle bande greche, ma si dava in contraccambio una nota degli assassini commessi dalle bande bulgare contro i greci nei distretti di Salonicco e di Monastir: circa trecento in due anni. La. rivista parigina giustamente osserva che in questo caso la priorità nel brigantaggio non è gran cosa; ciò che fa torto 11iGreci è q11esto: i Bulgari di Macedonia si sono sollevati contro il dominio Turco e i Greci si sono alleati coi Turchi ; i Bulgari, in conseguenza, li hanno considerati e trattati come nemici. Questi rimproveri e. q neste sanguinose rappresaglie costituiscono la prova più eloquente delle condizioni politiche , morali e intellettuali che cinque secoli di dominio Otto mano hanno create nella penisola balcanica; cioè il regime del brigantaggio permanente, eh' è un disonore per la civiltà. L'E11ropa non può mettersi di accordo per un'azione efficace contro il Sultano per indurlo a porvi termine; .. ma questa impotenza dell'Europa dovrebbe costringere all' intesa Greci 1 Bn lgari e Albanesi ed a ri11nirli in uno sforzo liberatore contro il giogo Turco anzichè ammazzarsi brigantescamente gli uni cogli altri. ♦ Spese militari, debiti e nuove imposte nel1' Impero Germanico.- Le conseguenze della politica del1' Imperiale Tartarin germanico si cominciano ad avvertire e speriamo che servano a richiamare A.Ila realtà i con tri buen ti. La finanza dell'Impero da alcuni anni è dissestata e i bilanci si chiudono in deficit. D'onde la necessità di provvedere con nuovi debiti e coi. nuove imposte. Prima vennero i debiti; ora si discutono le imposte nuove. La causa unica del dissesto finanziario è fuori discussione: l' incremento delle spese militari. Risulta da questo specchietto : Spese per la guerra Per la Marina Totale 1891-92 L. 597,000,000 105,000,000 702,000,000 1895-96 " 688,000,000 102.000,000 790,000,000 1!}00-901 " 839,000,000 191,000,000 1,030,000,000 1905-906 " 881,500,000 310,000,000 1,191,500,000 In quindici anni le 8pese militari sono quindi aumentate di 481 milioni e 500 mila lire: di oltre il 50 °/ 0 . Nell'ultimo periodo si devono aggiungere altri 117 mi· ]ioni di spese coloniali : 16 in Asia e l0l nell' Africa tedesca. La lotta c)gli Hereros finirà col costare ai Tedeschi quanto rosta all'Italia la Colonia Eritrea. Vediamo come procedono i debiti. Nel 1891 il debito dell' Impero era di L. 1,6 l 7,000,000 ;· arriva a L. 3,086,000,000 nel 1890; a L. 4,500,000,000 nel 1905. Il debito impe~·iale, che aveva progredito in media di 81 milioni all'anno tra il 1876 e il 1890; progredì di 147 milioni tra il 1891 e -il 1900; di 283 tra il 1901 e il 1905. Le spese dell'Impero riguardano: l'esercito e la marina, le ferrovie imperiali (poche nell' Alsazia-Lorena, che non forma ancora uno Stato autotlomo come la Prussia, la Baviera. ecc.), le dogane , le poste e telegrafi, la rappresentanza all' estero e poche altre. Sino al 1900 il debito dello Impero si era costituito: per l' 85 °/ 0 per le spese J?lilitari; pel 5 °/ 0 p~r le ferrovie dell'Alsazia-Lorena; pel 10 °/ 0 circa per la costruzi0ne del canale del mare del Nord. Le entrate federali provengono: dalle dogane e dalle imposte indirette sul tabacco, zucchero , sale , alcool, birra, ecc., dal bollo sui valori, transazioni, effetti di commercio, lotterie di Stato e private, carte da gi11oco; dalle amministrazioni imperiali: poste, telegrafi, ferrovie e tipografia; dai contributi matricolari degli Stati; dalle entrate straordinarie per prestiti, ecc. I contributi matricolari degli Stati dell'Impero realmente non gravavano sui bilanci dei singoli Stati pei quali sino ad un dato tempo :figuravano quasi come partite di giro, poiché ogni St,ato dal Tesoro imperiale esigeva la quota parte dei prodotti del!e dogane, delle imposte indirette sui consumi del bollo, ecc. che venivano esatte dall'Impero nel Territorio dello Stato e che corrispondevano al contributo matricolare, che ogni Stato dava alle Finanze dello stesso Impero. Per molti anni. all'aumento dE\lle spese imperiali ordinarie (ci fu anche aumento al di fuori di quelle militari tra il 1895-96 e il 1905-906: per 22 milioni di marchi nel ministero degli esteri, 44 nelle pensioni e fondi degli invalidi, 48 negli interni, 54 nelle ferrovie e 215 nelle poste e telegrafi; in tutto 486 milioni di lire) corrispose un a11mento delle entrate ordinarie; le quali furono previste in L. 1,080,000,000 nel 1895 96 e in L. 1,698,000,000 nel 1905-906. Sino al 1900 la quota che l'Impero restitnì agli Stati corrispose ai contributi matricolari dei medesimi ; ma l'Impero restò debitore verso i medesimi dal 1901 in poi: in tutto per 104
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