Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 24 - 30 dicembre 1905

686 RIVISTA POPOLARE GLI ftVVENIMENTI e GLI UOM.JNI La tragedia russa. - Si svolge senza unità di luogo; da molto tempo, con identità di melodi e di episodi, con incertez~a opiir;mente di risultati. La maggiore. la. µrima incertezza~ che tormenta il mondo civile è quel la dell' attendibilità delle notizie, che corrono. Le stragi sono eseguite dai rivol11zionari o dai reazionari? dalle bande 1·usse o dalle bande nere? Secondo i luoghi si puo essere sicuri, che gli imi e gli altri sono respomia bili del sa nguc che si ver.:,a a torrenti, quasicchè non fo~se stato versato abbastanza del sangue russo uella guerra spaventevole dell'Estremo oriente! A Pietroburgo, a Mosca, a Varsavia sembra cosa sicura che gli eccidi siano una conseguenza inevitabile dell'azione dei rivoluzionari; e l'azione è cominciata dapertutto coli' astensione dal lavoro, collo sciopero generale! Ad Odes~a, a Karkow, a Saratow, in cento altri punti del centro e delle provincie più ' orientali o del Caucaso i reazionari pare che siano gli autori delle stragi. E queste dei reazionari., percbè suggerite dalla superstizione, dall'odio di cla:;se e di razza, sono stato stragi più crudeli e 1,iù scellerate: si sono svolte spesso a danno di vecchi, di fanciulli, di donne inermi, impotenti, che hanne assistito prima di morire all'incendio dei palazzi e delle fattorie, all'uccisione degli animali ... Dovunque sono avvenuti dei pogromi, ..:ioè delle caccie spietate agli Ebrei, si può essere sicuri, che i reazionari le· banno organizza-te ed eseguite, e che ad un tempo l' odio di razza, di religione e di classe le ba suggerite. Non si può dire poi esattamente dove comincia la reazione e dove finisce la rivoluzione ; poichè spesso la finalità sociale è essenzialmente rivoluzionaria : si vuole la terra, si vuole la proprietà altrui. Ma i metodi sono quelli delle antiche Jacqueries e sono la manifostazione di quella mentalità arretrata, che abbiamo avuto cura di descrivere, presaghi della tempesta che si. sarebbe scatenata, onde somministrare gli elementi per poterla spiegare. Il carattere schiettamente reazionario dei moti sanguinosi si può riconoscere dove sono i funzionari, i gendarmi, i cosacchi a promuoverli o ad associarvisi. Tali furono quelli di Odessa. La finalità rivoluzionaria no11 è da per tutto identica, nè si può, ora, dire quale tendenza prevalga. Dove si vuole prendere la terra agli antichi possessori probabilmente la lotta è sociale: i mujick, i contadini, si contenterebbero del mantenimento dell'autocrazia; in Polonia sembra prevalentemente politica; a Mosca, a Pietroburgo, nelle provincie del Baltico dove più attiva è stata la propaganda socialista essa è, forse, politica e sociale nel lo stesso tempo. Che cosa c'è di vero nelle proporzioni della carneficina? Anche in questo l'incertezza è massima. I giornali inglesi eh' ebbero :;empre la tendenza ad esagerare ricevono e pubblicano corrisp('ndenze più o meno telegrafiche nelle qua!i si parla di molte migliaia di morti, di barricate, di t>spugnazioni, di palazzi saltati in aria a Mosca ed altr0ve. Ma le stesse notizie pubblicarono pei fatti del Gennaio 1905 e poi si ebbe modo di verificare che erano in gra.n parte false. Purtroppo, ad un anno di distanza, è probabilissimo che oggi contengano nna maggior dose di verità e lugubri novelle sul numero dei morti e dei feriti. Siamo indotti a crederlo dal fatto che lo spirito rivoluzionario è divenuto più audace, più cosciente, più attivo mentre tra le truppe sembra ristabilita quella disciplina, che si credeva distrutta. Non i soli Cosacchi, ma a Pietroburgo e Mosca tutti i reggimenti tirano spietatamente sulla follaDa notare a conferma di quanto scrivemmo noi: dati gli ammutinamenti, le sediiioni militari, della Potemkine, di Sebastopoli. di Cronsta.dt, di Karbin di Wladìvostock ec. se nella massa della popolazione russa ci fosse stato un vero spirito rivoluzionario a quest'ora si avrebbe la rivoluziooe trioufante dt1pertutto; a quest'ora Witte, Trepoff, i Granduchi, lo Czar sarebbero stati impiccati, se non avessero preso in tempo la via dell'esilio ... Indubbiamente, però, ciò che non esisteva. si va creando, se non si é già pienamente sviluppato: l'indecisione .. la fiacchezza, la tardività di tutte le misure in tutti i sensi - nel senso progressivo, come nel regressivo - dei governanti e di Nicola II, banno contribuito a destare, ad eccitare lo spirito rivoluzionario. Anche se fosse represso ed annegato nel sangue oggi, risorgerebbe più tremendo dowani ! Intanto il telegrafo dà al mondo civile questa notizia spaventevole nella sua laconicità: i cosacchi e i rivoluzionari di Mosca sono esausti , sono stanchi di ammazzare! ♦ L'ipocrisia dei liberali inglesi. -- Sir Campbel I Bannermann, il nuovo capo del 1oinidtero britannico, com'è buona consuet11dine al di là della Manica, si è affrettato a far conoscere q 11al'è il programma del partito liberale, che deve servire di piattaforma per le prossime elezioni. Egli ha parlato la sera del 21 nel!' Albe1·t Hall in nanzì ad una folla enorme ed è stato calorosamente applaudito. Molti punti del suo discorso, che fu insolitamente eloquente come telegrafa il Malagodi alla Tribuna, erano p,eveduti perchè in Inghilterra i Ministeri si compongono in base a principi noti e non per intrighi di corridoio o di alcova ed in baso ad influenze, ad antipatie e simpatie di persone eome in Italia; ma una dichiarazione riuscì partic,.1larmente gradita all'uditorio que~ta, cioè: che nell'India il potere militare dovrà ritornare Rd essere sottoposto al potere civile. Se i fatti corrisponc.lPraJrno alle parole, perciò, il generale lord Kitchener · ..;erà le rive del Gange e il Vicerè Lord Minto, figt I soltanto decorativa, sarà sostituito di nuovo da Lo1 -1. Curzon. Noi non avremmo rilevato il programma del nuovo ministero inglese. per quanto ci faccia gran piacere la precedente dichiarazione, nè allo stelloncino avremmo apposto il titolo che ~li abbiamo dato, 8e non sentissimo il dovere di mettere in evidenza ciò che Campbell Banncrmann disse sul liberismo doganale. Erano attese le sue manifestazioni iu senso liberista, che costituiscono la ragione precipua del ritorno al potere del partito whigh e dei radicali; ma egli volle condirle con parecchie menzognette abbastanza sfaccia te affermando che protezionismo, militarismo e megalomania sono erbe, 011.ec!·eacono. sullo stesso .t~ouco; e lasciò intendere, qurnd1 che 11 nuovo mrn1~tero l~berale sarà liberista, antimilitarista e antiimperialista. Il suo si direbbe, perciò, un programma da piccolo inglese, da little englande1· di quei little englander messi spietatamente in burla dal libe'rista lord Roseberry e dal protezionista Charnberlaine. Se il ministero whigh sarà sinceramente liberista, antimilitarista e antiimperialista la democrazia del mondo intero se ne ml legrerà e sarà tanto di guadagnato per Ja causa della pace e delle libertà. Comt1nque qnesto ben di Dio riguR.rda il futuro; pel passato l'as· serzione di Campbell Bannermann è assolutamente falsa. Infatti sino a questo momento in Jnghìlterra sono stati fanaticamente liberista tanto i liberali e i radicali, quanto i conservatori e gli uniouisti. Lord Dewonshire,Ritchie, Hicks Beach lasciarono il ministero ..

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