Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 24 - 30 dicembre 1905

694 RIVISTA POPOLARE Noi lo ringraziamo perchè ~i ha c~1nse~tit~ di poter dare ai nostri lettori alcum bram dell art1colo che lo Spettatore ha consacrato alla soluzione della crisi nel suo numero del 31 dicembre. Il arande valore Ji questo articolo sta in questo: Lo Spettatore era diretto dall'on. De Marinis e dal1' cn. Scipione Borghese · e da loro fu fondar?. De Marinis diventato ministro, lo Spettatore è nmasto al solo Borahese, che ha giudicato nei termini che leggeranio la soluzi~me delle c~isi.. . . De Marinis non vi è non11nato ; ma 11grnd1z10 dell'antico compagno di redazi_one eq:1ival~ a ta~1ti colpi di scudiscio, che lo colpiscono rn pieno viso che non potranno essere cancellati dai telegram_mi che i rettori delle Università italiane potranno indirizzarali per cortesia e per dovere di ufficio. Quei colpi sino tanto più frequenti in q_ua~1toche _gli vengono da chi sino a ieri gli fu rnumo am1co politico e personale. . . . . Veggano i nostd am1c1 dalla lettura_ dei seg~en tl brani dello Spettatore , se noi bene c1 appomamo nel parere enunziato. « Mentre sabato scorso la Rivista andava in macchina si stava ancora confezionando il nuovo ministero. Oggi esso è un fatto ed è un brutto e triste fatto compiuto. , . . . Quest'ultima crisi non e stata certo una cns1 d1 crescenza; una, cioè, è.i quelle crisi salutari ,. nelle quali l'organismo elimina quantità di resid~u pas-:- sivi per poter più utilmente trar profitto dei ~uom elementi attivi ·in un impulso di rinnovata g10vanilità. Oh! no davvero. Si è mosso un altro pas-;o, · e lungo, sulla via della decadenza degli istituti rappresentativi; si è fat_to un . ~uovo_ ~trappa alla sincerità della nostra vita politica; s1 e recata una più aspra offesa al sentimento della parte viva e sana del paese. . , Volontariamente, e per servire le persone; e stata creata nel voto che chiuse la discussione sul modus vivendi con la S'pagna, una situazione falsa e artificiale, contraria alla sincerità e alla verità, contraria perfino al buon senso >). «Me. il buon s·enso ~onchiude~a ing~nuamente così, senza ricordare che nella Camera italiana si è venuto formando poco ~lla volta 11_n~rganis_mo ~ sè, che vive di vita propria, ha rag10111e fi111su01 ed è indipendente da ogni regola di retto funzionamento della vita politica: la maggioranza: Una volta ai bei tempi del parlamentarismo nostrano - an~he ora dove la funzione rappresentativa è intesa rettamente - la maggioranza era una accolta di uomini che sostenevano col loro voto e aiutavano con la loro attività un Gabinetto, il quale inca~na~a. un progr~mma di Governo ben , definito d1 cm 11 Paese e 11 Parlamento conoscevano le 'linee fondamentali e volta a volta il dettaglio dell'applicazione nelle questioni contingenti. Lungo 1~ vita del Ministero, per le debolezze sue, per le correnti nuove che sorgevano nel paese e venivano ad essere rappresentate nella Camera - la maggioranza· si indeboliva, cresc~va la forza ~el1' opposizione e il programma d1 questa trionfava. La sincerità era nelle cose che si volevano e nei programmi che le formulavano. Oggi, da noi, non è più così. . . La mao-o-ioranza è; essa non s1 preoccupa d1 proo-rammi ~ 0 di idee, non di riforme o di fatti pur d~ ~onservarsi all'esistenza; o più veramente: i goven:i,1 che si procedono curano con la più tenera sollec1tudine la sua esistenza, per poter continuare indisturbati la propria. . . . Un giacobinismo misoneista e sterile, d1sorgarnzzatore di tutta la vita dello Stato, att~nuante tutte le recise distinzioni di partito, va dai banchi di Destra a quelli del]' Estrema, lasciando qua e là rari casi di resistenza, negando qualunque _proposito fattivo >>. Dopo aver biasimat~ la coI?media _del voto di fiducia sull'ordine del g10rno G10vagnoh lo Spettatore constata che nel voto ci fu la sconfìtta e la vittoria e aggiunge: << La memoria della vittoria fu guida alla ricostituzione del Gabinetto. Dimenticata quella tale clamorosa_ sconfitta e _l~ disillusioni del buòn senso, la soluz10ne della cns1 soddisfa a tutto il formalismo costituzionale, anzi si deve alla lealtà del Tittoni e agli scrupoli del professore di diritto costituzionale, on. Maioran_a, se il Ministero non si è ripresentato, come era 111 fondo loo-ico tal quale al giudizio- della Camera, dove noi°cre<liamo la maggioranza l'avrebbe accolto ' ' d. lietamente come un figliuol pro 1go. Ma quelle prime falle ne apriva~o altre; p~r tapparle occorreva aver ricor~o agli ele1:1ent1 della mao-o-ioranza che perdendo 111 valore e 111numero, oo ' . d' d 1 aveva acquistato in estensione - e s1 an o a piccolo gruppetto di profughi d_all'Estrema, ad uomini del Centro ed a fìgure d1 destra. I colori del quadro _erano più nume!·osi; ma non se ne avvantaggiava 1 armonia delle tmte. Non ostante ciò si tentò far credere al paese che il nuovo ministero fosse omogeneo e avesse più appariscente etichetta democroti~a; -,e l'_o~.Mira _po~·tò il suo contributo a rafforzare quest op1111one,d1ch1~- rando: che eo-li non sarebbe mai entrato nel Gab111etto se vi O fosse rimasto il Tittoni che ha principii e politica opposti al programm~ radicale ..., ma vi entrava insieme al conte Malvezzi, che certo non è più radicale del Tittoni.-Questa è logica e sincerità politica ! >> « Non è. pos;ibile.neppure u·n ista.nte di esit~zion~ di fronte alla necessità di com battere un Governo che è il simbolo della confusione e dell'equivoco nella nostra vita politica. . . E se alcuni uomini che fino a 1en professavano ' . le idee predominanti nel settore estremo, s1 ~01:0 imbarcati su quella galera e corrono con essa 1 diritti del naufra(.Tio - a rischio di com promettere b 1 . davanti al Paese, sìa pure so o 111apparenza, ~1n frammento della nostra idealità, dobbiamo sentire più alto il dovere di separarci da loro nettamente, decisamente, . Noi non possiamo ammettere ~ccord1 _e alleanze se non fondati su una eguale valutaz!one delle cose, su ,1ffinità di criteri, su pro~ramm1 ~en defi--:- niti--e dobbiamo combattere, specialmente 111 quelli che furono nostri compagni di fede politica_, questo « confusionismo >) trionfante nella nostra vita parlamentare e assai più pericolo~o e ~eleterio del vecchio e tanto maledetto cc trasformismo ». Lo SPETTA10RE Pre.1/hz"ant0vivamente ,tJlz"abbonati'. per evitare ù1volontarz· rz'tardz· nella spedz"zz'onedella Rivisf ,a, dz' unire se;npre la I ascetta colla quale si spedz'sce z"l giornale quando ch,ledono varia zù,ni d' z·ndz'rz"zo.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==