RIVISTA POPOLARE 659 metta, che non farà disarmare contro i liberali la forte pattuglia nazionalista irlando;Jse, Il gebi netto Campbell Bannermann certamente ritoglierà alla: Chiesa Anglicana e alla Cattolica l' i11fl1ienza. cbe nella istrnzione avevano loro data i conservatori. E 8arà tanto ii guada· gnato per lo spirito laico. I contribuenti non potranno sperare un sensibile alleviamento d' imposte perchè data l'attitudine della Germania e la politica che si vnole continu~re a seguire nell' Oriente non e' è da pensare a diminuzione delle spese militari. Il grande dibattito tra liberali e conservatori verrà sulla politica do!!anale e ci farà assistere a qu:tlcbe defezione di conserva tori verso i liberl'l.li come l' Home Ru,le le aveva determinate tra i liberali in favore dei tories riuscendo alla f. ,rrua,,;ione del partito imionista. Chamherlain non ba atte:-io che il mini::itero whig fo:-3se costituito e l'ha g-ià attaceato fier.-unente nel discorso di Oxford accusando i little englanders, i piccoli inglesi, avver&i alla grande politica imperiale ed al protezionismo mascherato di preferenzialismo, di viltà e d'ipocr1s1a. Rarà una lotta gigantesca, c11iassisteremo con grande interesse e che avrebbe una formidabile, ripercussione nel mercato mondiale se trionfas~e Joè. Questo trionfo non è possibile oggi; ma non è impossibile domani. Noi seguiremo la lotta e ce ne occuperemo. Intanto osserviamo che le ossa di Cobden e di lohn Bright devono fremere di sdegno vedendo risorgere in Inghilterra dopo 60 anni la possibilità di un ritorno al proteziomsmo. Crediamo, invece, che non sarà malcontento lo spirito di Roberto Peel, la cui defezione dal partito con· servatore nel 1845 46 fece trionfare i liheristi, ma che il liberi Amo accettava con criteri di relati vi:;mo e di savia opportunità politica, ma non come massima eterna ed infallibile. ♦ I delitti politici e la Bastiglia <lella Russia.--L'impero degli Uzars sarà di attualità dolorosa chi sa per quanto tempo ancora; noi perciò continuando l'opera nostra intesa a farlo conoscere intimamente, perchè se ne comprendano gli avvenimenti e si possano trarne degli ammaestramenti, continueremo a spigolare notizie sulle sue condizioni. Oggi ne diamo sui delitti politici e sulla Bastiglia della Russia. Chi conosce la storia d' Italia prima del 1860 e quella del Pieruonte prima del 1848 sa che tra noi, sotto i vari dispotismi che imperversarono nella penisola e nelle due maggiori isole i processi politici erano all'ordine del giorno per cospirazioni e cospiratori. reali o immaginari. La Russia di oggi a mezzo secolo di distanza riproduce, esagerate, le nostre antiche condizioni. Cosi •è che secondo le statistich?, ufficiali del Ministero della gitistizia, nel corso degli ultimi dieci anni sono 8tati intentati 11,2J:i8 processi per delitti politici contro 36,714 persone. Di q ieste 20,684 sono state processate regolarmeo te e 16,230 per ordine imperiale; 11,548 tra que8te nltime sono state condannate anche • per ordine imperiale, cioè senza regolare giudizio, per semplice misura amministrativa; per 2,712 ci fu la assoluzione ; 88 furono deferite alle corti marziali. Si deportarono in Siberia 1,441 condannati, se ne esiliarono 1,250 nelle provincie europee più lontane (Arcangelo, Vologda., Viatka); 5,561 furono sottoposte alla sorveglianza della polizia; 1,734 condannate alla prigione a 1,745 agli arresti. Se si tiene conto di un periodo più lungo del decennio ultimo si ha un totale di almeno 70,000 condannati per reato politico! Sotto tutti i governi dispotici ci sono stati della 1-,rigioni e dei luoghi di punizioni che acquistarono una triste celebrità: la Bastig;lia sotto l'Ancien 1·ègime, Cajenna sotto il Secondo Impero bonapartesco, Castel Sant!l,ngelo nella Roma dei Papi ec. Per la Russia ci sono state la Siberia e l'isola di Sakaline, che distruggevano le vite urne.ne più rapidamente che la prigione; ma essa ha av11to anche la sua Bastiglia·: la fortezza di Schl us,:;elb)tll'~- Ne sono u.:iciti testè dopo venti anni gli antichi c0mhattenti dell..-1. volonta del popolo. La fortezza di Schlusselbrnrg fu trasformatp. in_ prigione politica nel 1884: e d'allora co8tò al Tesoro 75,000 rubli all'anno. Vi dimorava nn corpo di gendarmeria speciale con doppia paga; i detenuti erano completamente ìsolati; era proibito di comunicare tra loro, di cantare, di fischiare e di camminare rapidamente nelle loro celle ; non c'era infermeria e morivano nelle celle senza poter vedere un compagno. Molti impazzi vano e le loro grida avvertivano i compagni della loro sorte. Dal 1884 ad oggi 67 per-;one sono passate da Schlusselbourg; di cni 13 furono imµic.:ate: Rogtcheff, Stro01berg, O,tlianoff, Generaloff, O,:;sipanoff, Andreiouchkine, Chevyrefl, Mychkine, Miuakoff; negli ultimi anni Balmacheff, Kalaeff, Guerchkovitch e Vasse:ieff. 'rre si suicidarono: Klimenko, Gratchevsky e Sofia Guinsbourg. Meritano essere ricorda~i i mezzi adoperati: Gratchesky si gettò addosso ai ve~titi il petrolio della lampada e dette fuoco ai vestiti ; Sofia Guinsbourg si apri le arterie con un pezzo della lampada. Sedici detenuti vi sono morti dopo avere subito tutti i tormenti della follia. Chthedrine e Honachevi tch furono trasportati nel manicomio di Kazan. Negli ultimi anni alcuni dei detenuti furono liberati, ma deportati in Siberia o a Sakaline; tre di questi liberati si suicidarono, tra i quali Polivanoff che era riuscito a rifugiarsi in Francia .. Negli ultimi anni la sorte detenuti era stata lievemenre migliorata. Nove 111artiri hanoJ lasciato adesso la fortezza:· Popoff, Tr0lenk1, Morosoff, Lopatine, Antonoff, Ivanoff, Novoro 11sBky, Louhachevitohe, Starodvosky. I tre peimi detenuti da 26 anni; gli altri da 20. Lopatine è notissimo nel mondo rivoluzionario e fu temuto più di tutti dal gwerno; attualmente ha 60 anni; è di larga coltura, fu amico di L wroff e di Marx, di cui tradusse in russo Il Capitale. Morosoff, il poeta rivoluzionario, è di nna inagrnzza che non trova l'uguale se non tra i morti di 'fa:ne dell'India. Vera Figner . fu liberata dopo venti anni qualche mese prima degli altri ; ma è terribilmente perseguitata dalla polizia. Vi sono ancora cinque detenuti non liberati pei reati politici più recenti. A Schlusselbourg fu rinchiuso nn iJnoto, di cui nessuno seppe chi fosse e di cui nulla più si è saputo. ♦ Il protezionismo e la prosperità dell' agricoltura francese. - I nostri lettort non avranno dimenticato la triste descrizione dell' a,2;ricoltura inglese il Rider Haggard, dalla cui opera Riiral E,igland, ci siamo occupati (anno X pag. 285); ad èssì raccomandiamo la lettura di un articolo dell' Eltzbacher sulla prosperità· dell'agric')ltura francese, che trovt:;ranno nella Rivista delle 1·ivis{e di questo ste::;so ·numero. Il protezionismo e il liberismo agrario sono messi co::,i, di front-e non a chiacchiere, ma a fatti. La lettura e il confr1mto sono opportunissiini in que3to momento, in cui il modus vivendi colla Spagna dà sapore di vera attualità alle controversie. doganali. NOI Per la solita abbondanza di materia, eh'è divenuto il nostro tormento , e per non rinviare ancora articoli che attendono la pubblicazione da tanto tempo siamo costretti a non occuparci 01;1;idella abolizione del concordato in Francia , della esposizione finanziaria del ministro Carcano e dell'ultimo messaggio di Roosevdt. Lo faremo nel prossimo nunierv.
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