' 676 RIVISTA POPOLARE mio g"iardiniere (se avessi un giardino e un giardiniere) di estirpare le erbe nncive e in11tili, senza riguardo alla loro sp01itaneità, e di proteggere e coltivare con amore le µiante utili , così racconrnndo al 11uLb!ico e alla critica di osti:tcolare in tntti i modi le opere d'arte dannose, siano ispirate o no, e .d'incoraggiare in ~utti i modi la pro•iuzione morale, cioè utile al progressi) sociale. Il colèrri è produzione spontaneil: ma noi usiamo appartare i colerosi in 1111 lazzHetto. Io non propongo che si costruisca un laz-zaretto ~pposito per certi arfo,ti, ma che si chiudano in un manic0rnio criminale. Chiarite, almeno spero, un po'· me~lio le mie antiche idee, auguro ali' opera del]' illnstrf\ p·eta n:1poleta110 tutta la fo t11na che si !11erita. Salerno. GrovANNr LANZALONE ~IVI.STA !)ELLE ~IVISTE O. Eltbacher: La. ll•·os1lurità ~~n·;-1.rla. della Fraucf a. - Gli Stati Uniti l' Inghilterra e la Germania devono la loro prosperità principalmente ali' industria; la Francia la deve pr·ncipalmente ali' agricoltura. La differenza deriva dalla poca quantità di carbone, che si produce in Francia. Tale produzione nel 1903 fu di 319,661,oootonn,_negliStatiUniti; di 230.03 1 ,ooo nella G1:an Brettagna, di 162,457,000 in Germania e di sole 34,916,000 in Franciu. La prosperità agraria della Francia è di data recente·. Arturo Young tra il 1787 e ;l 1789 notava le deplorevoli condilioni dell' agricoltura francese ; le credeva disperate ed esalta ya la superiorità dcli' agricoltura inglese. Anche nel 185+ Leonce de Lavergne scriveva che l' agricoltura inglese, presa nd sue, insieme era la prima del mondo. Oggi la prosperità agricola dell' fnghilterra è scomparsa, mentre è grandissima quella della Francia. fn parte il mutamento è venuto dalla democratizzazione della proprietà della terra. Il maggiore prodotto dell' agricoltura francese è quello del grano. Nel 181-; erano coltivati a grano +,591,.677 ettari; nel 1 ~100, dopo avere segnato cifre più alte, la superficie a grano era ',500,000 di terre granife~e. Una diminuzione si ebbe in conseguenza della concorrenza degli Stati Uniti; ma la diminuzione fu più considerevole e duratura in Inghilterra. fn Francia dal 1875 al 1900 vi fu una diminuzione di coltura a grano da 61976, r 15 ettari a 6,86t,676; in [nghilterra da 1 ,405,600 a 760,400 ettari. In Francia ogni ettaro di terreno produsse I o, 22 ettolitri di grano nel 18, 6-20· ne produsse re:. 6" ~ J _,' J nel 1891-95; 16,65 nel 1893-902. Ciò che ha salvato l' agricoltura francese è stato il protezionismo. Nel 1961 il grano pagava un [dazio di entrata di L. 6,20 per tonnellata; lo s_i portò a L.:30 nel 1885; a L. 70 nel 1894. Pose un dazio sulle farine variante da , 1o a· 160 lire per tonnellata. L' ef-fìcacia del protc:zionismo si può misurare da queste date: nel 1884 la Francia importò per un miliardo e 96 milioni di grano ed altri prodotti agricoli e ne esportò per 652 milioni; nd 1900 ci fu un eccedenza· di esportazioni sulle importazioni di roo milioni; di 212 nel 1902. · La protezinne ha salvato anche la produzione del vino, che rappresenta un valore di un miliardo e 250 mila lire a due miliardi e mezzo ali' anno. La prosperità agricola della Francia apparirà anche maggiore se si rifletterà che la guerra del 1870- 7 1 e la Com une inflissero le maggiori perdite all' agricoltura: costarono la vita a circa 600,000 uomini, di cui quattro quinti appartenenti alla classe rurale; la guerra uccise circa due milioni di cavalli e di bestie bovine. La Francia non protegge I' agricoltura soltanto rol regime doganale ; ma ispirandosi al precetto di Colbert incoraggia l' agricoltura in altri modi. Sotto la terza repubblica fu istituito il ministero di agricoltura con una spesa di I.. 391624 1 168, che arrivò a 51,648,104 nel 1901. li governo dà sussidi e premi in danaro; mantiene 38 stazioni agrarie sperimentali e diffonde l' istruzione agrari.a. Le scuole di agricoltura, però non so110 sufficientemente dotate; perciò nell'appli.:azione d'ella scienza dell'agricoltura la Francia è rimasta inJietro dalla Germania. li governo favorisce I' allevamento delle razze equine, per cui spende circa cinque milioni ali' anno Mel 1903 in 23 stazioni manteneva 3 1 28 stalloni. Ha volto le sue cure efficaci al rimboschimento delle Alpi, delk Cevennes e dei Pirenei, ~pendenJo in IOo,ooo ettari oltre 78 milioni di lire. Altri dieci milioni sono stati dati ai COIJlUni per favorire il rimboschim1.:nto di una superficie ugu'de. La cooperazione e il credito agrario favoriti dalle leggi hanno preso un grande sviluppo. 1 el 1884 le cooperative agrarie erano 5; 39 nel 1885'; 750 nel 1881 ; 2529 nel 1901. Le cooperative si un:rono prima in gruppi regionali; nel 1886 formarono un centro comune coli' Union Centrale des Sy11dicats dcs ag1·ic11lte111·sde Fl'ance. Questi sindacati hanno ottenuto grandi risultati elevando i prezzi dei prodotti e dando agli agricoltori una grande potenza politica. La cooperazione e il credito agrario dal 3 nl 4 °lo hanno fatto aumentare l'uso dei condmi chimici e delle macchine. Nel 1892 gli aoricoltori consumaro~o:, -00,000 tonn. di perfosfati; ne ado- b . perarono 1 1250,000 tonn. nel 1903. [l governo dà 40 milioni senza interessi al creJito agrario. fn riassunto la prosperità dell'agricoltura in Francia è do-- vuta a queste cause : 1. 0 alla divisione della proprietà - per due terzi la terra è in mano dei· prprietari coltivatori; 2. 0 alla parsìmonia e alla laboriosità degli agricoltori; 3.0 all' intelligente incoraggiamento del governo; 4. 0 all'intelligente cooperazione degli stessi agricol!ori. (The Contemporary R.eview. Novembre). ♦ A. Agresti: La. filosofia df Thoma!, <Jarlyle. - Fra le molte opere di Tomaso Carlyle il Sa,.to,· Resartur -testè egregiamente tradotto da F. e G. Chimenti, e pubblicato dal Laterza di Bari - è il libro nel quale è condensata tutta la filosotìa Carlailiana. (< L' abito non fa il monaco n dice un vecchio proverbio ... internazionale. Il Carlyle dimostra - ciò che del resto è schietta verita - r•roprio il ..:ontrario. E lo dimostra in una critica arguta, serrata, mordace di tutte le convenzioni e le idee sociali; in una demolizione franca ed auJace di tutto ciò che era al suo tempo - ed è tutt'oggi - la cosa convenuta, accettata stabilita. Ed è, si può dire q.iesta critica e questo concetto, il pernio e il fondamento di tuth; la filosofia di Carlyle. Ed è anche perchè questa sua filosofia ha il carattere dì critica che è stata intesa a rovescio e applicata a difendere e sostenere idee e teoriche che le ripugnano. Naturalmente bisogna .fare una larga parte alle contradizioni fondamentali di tutto il pensiero filosofico di Carlyle; anzi più che ciò bisogna conoscerne intiera I' opera, per trovare tutto intiera - ed allora luminoso - il suo pensiero; che è in contradizione a tutto l'andamento del pensiero moderno. Se prendiamo ad esame il solo libro Gli eroi Carlylc Cl appare come un adoratore sfr<.:nato del!' individuo. L' uomo assume agli occhi di Carlyle una ill'lportanza enorme .. Egli ne fa veramente il centro ddl' universo, e lo considera, com' egli stesso aftèrma nel Sartor l<esartur - 1\lat1s:riae Mistero.
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