Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 22 - 30 novembre 1905

636 .R 1 V I S T A P O P O t A R .E ed a Kolpino ; e a questi 10,000 operai ne vanno aggiunti r 5,000 altri, i quali ;ntervenivano alle riunioni tenute nelle filiali; L::: sciopero generale di Pietroburgo dei giorni 9 r o gennaio (21 e 22, che comprese circa IOSO stabilimenti e 250,000 operai d'ambo i sessi, e la successiva esposizione del programma socialistico di Gapon provarono ad evidenza quanto fosse pericoloso scherzare col fuoco, da poi che questa mae- .strevole organizzazione operaia faceva il gioco della rivoluzione. Dd rest:o già alcuni l'avevano previsto, perchè non è mai ·successo che quando la burocrazia tenta ricorrere a mezzi .affatt0 inadatti ai suoi scopi non cada nelle sue stesse reti n. (p_agg, 3 09, 3 I O, 3 I I ;. Non potendosi in una Rivista come la nostra esporre tutte le cause che agirono nel senso rivoluziohario vogliamo infine fermarci sull'opera del governo autocratico e delle sue istituzioni rispetto a due altri elementi d'importanza straordinaria: i corpi locali e gli studenti. In quanto ai corpi locali diremo soltanto brevemente degli Ziemstwo, i cui congressi da due anni in qua richiamano l'attenzione del mondo civile. L'istituzione dello Ziemstwo, data da quarant'anni; e non si può comprendere la storia dei moti politici della Russia, dice il Golubieff, senza conoscere la st?ria di questa istituzione, che fece sorgere e dette forma concreta al bisogno impellente in tutti gli aggregati politico-sociali, specialmente se vasti, delle autonomie locali. Lo Czarismo mentre da un lato riconobbe il dovere di soddisfare tale bisogno supremo, dall'altro organizzò lo Ziemstwo in guisa da paralizzarlo e da porlo necessariamente in conflitto ora palese ora latenre collo Stato. Lo ~iemstwo deve presiedere alle co'se dei circondari e delle provincie. Un ukase ne stabilì la istituzione in 33 provincie pel 1 ° Gennaio 1864Secondo un memoriale, che ne precedette la fondazione,_ collo ZiemstJvo alla grande massa della popolaz10ne russa doveva essere concesso il diritto di amministrazione autonoma; ma nella pratica il diritto subì notevolissime restrizioni non lasciandone all'impiedi che quanto bastav; a mettere in e,:7"idenzai bisogni delle popol~~ioni, a provocare 1 mtesa tra coloro che ad esse s mteressavano e ad organizzare, per così dire, il malcontento. Cen~o e suddivisione degli elettori in gruppi (collegi) seco!ldo il _g~nere di proprietà immobiliare furono ~e b_a~1del d1ntto elettorale per lo Ziemstwo, ~e elez1<?n1.m parte, secon~o i collegi, si fanno col s1sten~a 1nd1:etto o a dopp10 grado; gli eletti durano 111 canea per tre anni e l'assemblea dello Ziemstwo, viene riunita una volta all'anno di ordi- . . ' nano 111 autunno; può essere convocato straordinariamente. Nelle sedute ordinarie si discute e si delibera intorno alle questioni e alle proposte concernente gli affari per l'anno seguente. L'autonomia dello Zemstwo viene intaccata fondamentalmente da que~te due dispo~izioni: essa è presieduta dal ma_resciallo della nobiltà eletto una volta per sempre nell'assemblea triennale dei nobili e che può non essere membro dell'assemblea; dell'assemblea fanno parte membri non elettivi nominati dal aoverno cioè rappresentanti di alcune istituzioni gov~rnativ~ e del clero. Il numero di questi membri nominati dal governo è andato aumentando sempre. L'autocrazia russa si pentì subito non ostante i grandi servizi e la necessità della' sua esistenza della istituzione dell'assemblea dello Ziemstwo ed ~ misura che queste assemblee provinciali riaffermavano con maggior~ ~ns istenza, non ostante la loro eterogenea compos1z10ne e la presidenza del maresciallo della nobiltà, il bisogno e il diritto all'autonomia e formulavano voti d'indole politica, cresceva l'ostilità del go_verno e !'_opposizione ~tti~a o passiva dei governa ton contro d1essa. Senza mtaccarne esplicitamente 1'csistenza con leggi reazionarie l'autocrazia diminuì l'importanzae la funzione delle assemblee dì Zernstw·o aumentando il potere della nobiltà istituendo gli ziemski naciàlniki, di cui si discorse. La reazione, com'era prevedibile, divenne più forte dopo l'assassin~o ~i Aless~ndro I~. L'oppos_izione dei governaton d1venne s1stemat1ca e molti loro deliberati divennero lettera morta. Così per citarne una dice il Golubieff, il governatore di Cherson solle~ò eccezione contro diciasette deliberati dell'assemblea riguardante le più disparate questioni d'indole assolutamente amministrativa e locale, come ad esempio la proposta di stanziare un fondo di r 200 rubli all'anno per un ingegnere, un medico una levatrice ed un veterinario! ' Le assemblee singole degli Ziemstwo, le loro Leghe e i loro Congressi ciò nonostante cercarono sempre di frenare il movimento rivoluzionario, pur rinnovando i loro voti per una costituzione. Ma era fatale che l'avversione continuata del governo alla loro legittima azione dovesse gettare nelle corrente rivoluzionaria tutti gli elementi delle assemblee rurali, che avvertivano i bisogni dei loro rappresentati e che volevano mettersi a livello dei popoli civili. Le assemblee di Ziemstwo esercitarono intanto una profonda azione rivoluzionaria solo per dato e fatto del governo, che sforzossi co~- l'opera sua di mettere in evidenza l'impossibilità della coesistenza delle autonomie locali collo Czarismo; e se gli ultimi congressi dello Ziemstwo non furono apertamente per la rivoluzione e sorressero e sorreggono De Witte e i provvedimenti del 30 ottobre ciò a nostro avviso si deve alla loro composizione. La quale spiega lo spiccato loro nazionalismo slavo di cui si ha avuto prova nei voti contrari alle concessione dell'autonomia alla Polonia. Ed eccoci agli studenti. Dapertutto e sempre essi furono gli elementi più rivoluzionari; dovevano essere e divenire tali con particolarità in Russia non solo per le condizioni politiche, ma anche per le condizioni economiche e per le classi sociali, tra le quali prevalentemente vengono reclutati. Il governo russo li esasperò sino al furore colle persecuzioni, con tutte le misure liberticide, colla soppressione dell'autonomia universitaria, colla espulsione dei professori più dotti e più amati, coll'odioso tentativo di fare dei professori tanti agenti di polizia e di scavare un abisso tra insegnanti e studenti. Tutta la sua opera non riuscì a spegnere lo spirito rivoluzionario negli studenti, ma servi soltanto a gettarli nelle società segrete, a discreditare l'ìrtsegnamento, a far credere sinanco alle masse che gli studenti non amassero l' Università e disprezzassero la Scienza. « I disordini degli studenti, scrive il Trubetzkoi, provocarono ecatombi, sacrifìzi, arresti, prigioni ed esili nelle più lontane regioni della Siberia. Queste condanne, anzichè raddolcire, esasperarono e provocarono nuovi disordini. Il sentimento di solidarietà coi colleghi puniti, obbliga gli studenti a pretendere la loro liberazione; e questa pretesa ha pe_r cor:iseguenza l'audacia e la perseveranza negli sc10pen >>. « Il radicalismo nelle opinioni politiche dei nostri giovani corrisponde al _radicalismo del loro carattere. Non si accontentano del lento avvicinarsi al loro ideale politico e sociale; lo vogliono vedei e immediatamente realizzato e nel suo pieno vigore. Nel loro modo di pensare e di agire i nostri studenti rassomigliano ai rivoluzionari francesi del secolo XVIII - la stessa incapacità di afferrare le formazioni storiche, l'uguale disposizione a pensare more geometrico, l'uguale dogmatismo, e l'uguale fede nella possibilità di ottenere in un attimo la effettuazione dei principii basati sull'intelletto e sul

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