652 RIVISTA POPOLARE gli spiriti e lo scopo primo del circolo svanisce, quasi dimenticato. Qual'è la ca11sadi quest'avversione? Come la si deve spiegare? Io credo - e questo premetto , che tale dissidio sia solo passeggiero, e sia l'esponente di un periodo di transizione per cui passa la classe proletaria; e riguardo alla causa del suo sorgere credo sia dovuto a quel grado di relativa cultura in cui si trova oggi la classe stessa. L'elemento operaio non è più in quello stato di ignoranza in cui era parecchi anni or t:iono.Cou l'opera costante e faticosa di pazienti maestri esso si elevò ora dal primitivo stato di abiezione, e più si av - vicinò alle altre categorie di persone; l'operaio è giunto a quel punto necessario per far sentire la propria forza, per conoscere la dignità del proprio essere ed arditamente fronteggiare i tentativi di soprusi e di corruzione. L'operaio è giunto sin qui ; ma il male da cni nasce il dissidio sta in ciò: ch'egli crede di esser più in alto; di esser giunto più avanti; di poter ormai sicuramente operare senza la cooperazione di alcun maestro; senza l'aiuto di alcun estraneo. E questo è un male; perchè s'egli è giunto a questo punto, ·quanta strada ha ancor da percorrere! Quanto cammino ancor gli rimane! Se egli ba progredito, quanto pure e maggiormente progredirono gli studi ; quanti nuovi campi si apersero alle scienze; campi immensi e difficili perchi è solo di limitata cultura. Eppure pare che queste cose l'operaio non conosca o non voglia conoscere. Una prova luminosa di quest'avversione verso l'elemento colto che si manifesta anche in altri ambienti che non nei soli circoli educativi - la troviamo nella compila• zione delle liste dei candidati socialisti alle cariche pubbliche. Liste schiettamente operaie, o dove almeno gli operai sono in maggioranza. Certam~nte non si può disconoscere che nelle discussioni questi operai possan portare la loro parola animata da una fode incrollabile nell' idea che li guida; ma questo non è tutto; oggidì nei nostri comuni e nel parlamento più che sentimentali volate affermanti la fede nell'avvenire e nel futuro predominio della classe proletaria, si richiede lo studio profondo e sereno-anche dalle minoranze, principalmente da queste, di tutte quelle questioni che si ventilano nel nostro paese ; questioni economiche e politiche, nelle quali si necessitano convinzioni sicure provenienti dalla conoscenza che di esse, ognuno di noi deve avere. Uno dei più belli ed interessanti problemi di cui si discuta oggidi è quello della municipalizzazione. Ora per parlare su questo argomento, occorre conoscerlo, , studiarlo ; per studiarlo bisogna aver conoscenza dei principii di economia politica, di finanza, di calcolo, bisogna poter trovare in una discussione in un consiglio comunale il lato debole delle idee avversarie; combattere le tesi contrarie alla nostra , suffragando, il nostro dire con dati e con idee, che solo con la conoscenza non limitata della questione, si può avere. Come può ad es. un operaio, sia pure intelligente , che si trovi di fronte ad un avversario che parli per es. in una discussione in favore della tesi liberista o della produzione privata, dimostrargli che la produzione per es. del pane in regime di libera concorrenza o di monopolio è dannosa e che invece la forma migliore è quella dell'impresa municipale , se egli non conosce tutte le condizioni favorevoli e sfavorevoli all'una e a.Il'altra forma di produzione? Egli potrà dire che il prezzo del pane è troppo alto, potrà. parlare della miseria delle classi lavoratrici; fare una volata contro il dazio sul grano o contro le spese militari , ma non potrà tenersi nei limiti di una discussione dettata da conoscenza non superficiale del problema. Io portai ora un es. preso a caso ; quanti altri ancora se ne può portare e sui quali si può ripetere le stesse cose; e questo io dissi perchè realmente il dubbio ci viene che la classe operaia non abbia quella maturità necessaria per affrontare da ~ola l'opposizione delle altre classi, degli altri partiti. Pure nonostante tut~o questo, l'avversione dell' elemento proletario socialista verso l'elemento colto pure socialista, c'è, e profonda. Pare quasi che si sia dimenti~ato, che se il Socialismo è oggi venuto ad avere parte così importante nella vita dei popoli , lo si deve alla opera di uomini che appartenevano alla classe degli intellettuali; la grande massa operaia , se giunse a questo relativo stato di benenessere, non dovrebbe dimenticare che lo deve a tutti quei valorosi che, abbandonando le idee della propria casa, dei propri antenati, e ricchi solo del loro sapere, vennero fra essa a diffondere il nuovo v~rbo rinnovellatore, a sollevarla dallo stato di evidente inferiorità, e darle una coscienza dignitosa ed umana. Questo non deve dimenticare; e se p11re essa tende a raggiungere la propria autonomia, questo non potrà fare senza l'aiuto di nuovi condottieri, che all'energia necessaria per guidare con discernimento le masse, uniscano una larga cultura ed un eletto ingegno; noi in ciò vediamo ora col nascente sindacalismo, che, proponendosi di liberare il proletariato da elementi eterogenei e dargli una grande costituzione economica integrante quella politica, pure deve porre a capo come dirigenti il nuovo indirizzo, uomini, che collo studio e colla mente siano in grado di adempiere al loro mandato; siano gli illuminati che si sentono circondati dal consenso di quelli ai quali rivolgono le lore cure. Se noi chiediamo ad alcuni operai , avversari del1' elemento colto, qual' è la causa di questa loro animosità , essi jli diranno più cose che , se possono essere credute vere da chi le dice, pnre nella realtà o non sussistono od hanno ben poco valore. Essi diranno che l'elemento intellettuale non conosce i bisogni della massa proletaria; erronea opinione che non mi fermo a confutare (e ne avrei facile modo) per brevità di tempo; erronea poichè smentita dalla semplice pratica della vita quotidiana. Piuttosto è· su un altro punto che con vien fermarci : il timore da parte deli' elemento proletario che molti entrino nel partito socialista come il più giovane ed il più bisognevole di forze nuove, per ..... salfre. Questo, che in parte sia vero, nessuno lo può negare; ma piuttosto che farne un punto d'accusa al solo elemento colto socialista, mi pare sia un male non solo di tutti i partiti, ma dei vari elementi di un partito stesso. Questo desiderio di avanzare, di elevarsi, purtroppo è ciò che fuorvia molti dalla strada che la co_
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