642 RIVISTA POPOLARE lo zolfo ecc. colpirebbe se stessa. L'obbiezione piu radicale poi è ùn altra. Gli scambi tra l'Italia e la Spagna rappresentano una cifra poco importante; e ciò non per la mancanza di un buon accord_o commerciale ma per questi due altri motivi: la Spagna è un mercato di consumo povero ; molti prodotti . che esporta l' Italia-vino~ olio, agrumi, marnforle, frutta, ecc. - sono similari a quelli che esporta la Spagna. D' onde la concorrenza che la Spagna fa su tutti i mercati .ai prodotti italiani, che maggior• mente soffrono in Italia: vino, olio, agrumi. L'importanza relativa delle esportazioni e delle importazioni italiane da e per la Spagna si rileved meglio da questi dati pel solo 1904. Sopra 100 gruppi di prodotti segnati nella Statistica italiana delle esportazioni di 11 soltanto sono segnate per la Spagna le quantità a parte; per gli altri 89 le quantità sono comprese sotto la indicazione: altri paesi, cioè in quelli pei quali la nostra esportazione è incalcolabile. Le 11 voci colle rispettivè quantità della esportazione totale e di quella per la sola Spagna colla indicazione + o - cioè tendenza all'aumento o alla diminuzione negli anni del quinquennio 1904-906 sono le seguenti : Esportazione Esportazione totale per la Spagna Canape greggia Quint. 545,587 Quint. 2 3,654 - Canape, lino ecc. pettinati )) 2 8,349 )) 408 - Tessuti ecc. seta. Kil. 1,204,303 Kil. 3,766 + Carbone di legna. Tono. 4o,389 Tono. 26,077 + Legname da costruire • )) 60,519 )) 14,4°9 - Assicelli e cerchi. Quint. 2 3,373 Quint. 1,444 - Stampe ecc. )) 6,083 )) 242 Caldaie, macchine ecc. n 45,077 >> r,552 - Marmo ecc. . . n 829,108 n 4,188 + Zolfo ecc. . . . )> 4,370,666 n 44,222 - Segala, avena ecc. n 44,318 n 5,860 + Mercerie. . . . n 763,339 n 29,515 - Sopra 133 gruppi di prodotti di cm è indicata la importazione in Italia la Spagna figura d(1 sola soltanto in 10 nelle proporzioni seguenti : Importazione Importazione totale dalla Spagna Vino. Ett. 63,555 Ett. I 1203 Olifìzii ecc. Quint. I 21 I 89 Quint. I ,5 I 6 Olio d"oliva )) I 2 5,757 )) 7°,57 2 Legni, radiche ecc .. )) 552,883 )) 45,998 + Utensili e lavori lego~ )) 16,829 )) 1,580 + Ghisa )) 1,491,304 )) 70,018 Piombo in pani )) 45,408 )) 5, I 57 - Frutta secche . )) 50,042 l> 7,062 Pesci preparati )) 609,117 )) 164,051 + Strumenti musicali Num. 14,808 Num. 1,848 + Questo confronto ci dice già che le quantità dei prodotti italiani esportati in Ispagna sono minime rispetto al totale; invece alcuni prodotti spagnuolispecialmente olifizii, olio di oliva, legni, piombo in pani, frutta secche, pesci preparati - importati in Italia rappresentano una proporzione considerevole rispetto .all'importazione totale. Questo primo confronto basterebbe a fare intendere che da una guerra di tariffe avrebbe da perdere più la Spagna, che l'Italia ; la quale verso la prima si trova nella posizione, in cui si trovava la Francia verso di noi nel 1887. La guerra di tariffe, inoltre, sarebbe da noi poco temibile guardando ·dio insieme del movimento. In media nel 1889-904 la Spagna importò in Italia per L. 23,095000; mentre l'Italia non esportò in Ispagna che per L. 12,737,000 - meno della metà. Queste proporzioni avrebbero dovuto suggerirci un modus vivendi tale che fosse riuscito con molta probabilità a modificare gli scambi in guisa· da diminuire l'eccè<lenza delle importazioni spagnuole sulle esportazioni italiane. Invece il trattato conchiuso aprirebbe le porte del nostro paese al vino spagnuolo, cioe al prodott:o che potrebbe più ·che raddoppiare l'eccedenza esistente ed a danno di quello nostro, che pit! soffre. per la chiusura dei mercati stranieri e le cui conseguenze sinistre andrebbero a preferenza a colpire la regione, per la quale s' invocano speciali provvedimenti di favore. Strano modo di venire in aiuto del- mezzogiorno e della Sicilia quello di aggravarne le sofferenze rendendo possibile la concorrenza al_ loro prodotto principale ! Ma è poi davvero possibile e temibile la concorrenza <lei vini spagnuoli sul mercato italiano? La Tribuna, Il Popolo Roniano , e qualche altro ufficioso negano tale possibilità, ritenendo che le L. 12 per ettolitro rappresentano una protezione di circa il 100 °/ 0 più che sufficiente, e per negarla adducono dati e ngionamenti erronei. Dicono che i prezzi dei vini meridionali, ad eccezione di qualche qualità eccezionale, come il Barletta, sono talmente bassi che i vini spagnuoli per penetrare in Italia dovendo pagare L. 12 di dazio e circa L. 4 tra nolo, provvigione ecc. dovrebbero sul mercato di pro<luzione regalarsi e non vendersi. Ora i dati, che la Camera di Commercio di Bari ha presentato dimostrano erronea tale affermazione e provano che il prezzo dei vini meridionali è molto più elevato ; ricordano altresi che il cambio e l' aggio sull' oro in Ispagna essendo altissimi ed oscillando attorno al 30 e al 40 °lo agiscono come premio di esportazione e diminuiscono di altrettanto l'efficienza del nostro dazio di entrata, che in fatto da L. 12 si riduce a L. 8. La stessa Tribuna, poi, ricorda che la Spagna, come la Germania, s:i.viamente ha adottato delle farifle ferroviarie di penetrazione , che attenuano le spese di trasporto e favoriscono l' esportazione dei propri prodotti. Sicchè tenendo conto delle medie <lei prezzi italiani, <lei più b:1ssi e dei più alti, e <li quelli dei vini spagnuoli - dei più alti quali sono queili del vino Priorato a 15 gradi ed a L. 2J ai più bassi con minor grado di alcoolicità di Alicante a L. 15si constata una differenza _che va oltre le L. 3 equivalente appena al dazio nostro di entrata e che rende possibile la concorrenza a tutte le qualità dei vini meridionali. A Genova un ettolitro di vino di Barletta verrebbe a costare L. 41 ed uno di Priorato L. 36 o al più L. 38. Questi calcoli basterebbero a dimostrare la possibilità della concorrenza. In quanto :ti ragionamenti della Tribuna su ciò che avviene all'estero non valgono la pena di essere confutati. Essa afferma che nel mercato svizzero , a parità di condizioni , i vini italiani lottano con fortun·a coi vini spago uoli ; quid dicendum, essa conchiude, della lotta sul mercato interno, dove i nostri sarebbero protetti da un dazio di L. 12 all' ettolitro? Qui ci troviamo di fronte ad nn doppio errore: 1.0 non è vero che ci sia parità di condizioni sul •
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