Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 22 - 30 novembre 1905

638 RIVISTA POPOLARE al contadino il necessario, e così quanto gli abbisogna per vivere: la sua casa, il suo ultimo cavallo, la provvista annuale di grano per la sua famiglia, le sementi-tutto ciò non può essere venduto. Contemporaneamente però l'autorità obbliga gli agenti ad ·incassare le tasse e costoro sanno che non riuscendo ad incassarle, vengono essi stessi puniti e messi agli arresti. Riescono quindi a fare in maniera che il contadino finisca. in un modo o nell'altro per pagare. La legge l'iene osservata. La casa non si vende, il tetto però sì. l cavalli non vengono portati via, ma l'ultima pecora della contadina· sì. L'anziano pone il contadino agli arresti per due giorni; libero che sia, ilcapo del circondario lo mette agli arresti per altri due giorni. lnsomma data l'illimitata prepotenza dell'autorità, accade. il fatto che il contadino si decide a vendere non solo il grano rimastogli ad una somma derisoria, ma anche quello che nella prossima primavera dovrà riacquistare a caro. prezzo. Finalmente si trova costretto a vendere il suo cavallo, ad affittare. la sua terra>>. cc Viene in tal modo necessariamente spinto a gettarsi fra. le braccia degli usurai e l' usuraio è sempre il proprietario. Qualche volta la cosa procede con molta semplicità. Ogni anno compare l'autorità e si convoca l'assemblea del villaggio. L'ordine è questo: all'assemblea viene data comunicazione della cifra complessiva di tasse da esigere. sono in seguito fissate le condizioni, .in forza delle quali il proprietario si obbliga a versare tutta o parte della somma nelle mani dell'agente generale, ricevendone un certi11cato che conti'èile l'obbligazione dei contribuenti di prestare in compenso una determinata quantità di lavoro nelle sue terre , a quei preni di usura , già da lungo tempo fissati ». Ma non è questo il ristabilimento sotto forma ipocrita e larvata d~lla servitù senza i suoi vantaggi e con tutti i danni del salariato? Lo dice esplicitamente il- Nowikoff: cc Così il governo russo aiuta la nobiltà a mantenere in servitù la classe dei contadini, così conduce 'sempre più verso la rovina il popolo,. senza comprendere qual fossa vada scavando a sè stesso, per l'epoca in cui il popolo, maturo, avrà finito di credere che lo Zar sia il suo protettore contro la nobiltà » (pag. 92 e 93). Come si è riu&citi con questi mezzi disonesti e subdoli a ristabilire nella sua essenza la servitù, del pari colla prepotenza degli Ziemski Naciàlniki si è pervenuti a rendere una forza indecente la istituzione seducente del Mir, _che incarna il collettivismo agrario. Il, popolo non crediamo che sia arrivato alla sua maturità; ma lo Zar ha dovuto accorgersi che i contadini lo considerano come un complice della nobiltà. Perciò egli si è affrettato cogli ultimi ukase a condonare i debiti d'imposta per la liberazione dovuta dai contadini all'erario ed a distribuire altre terre ai medesimi. Con queste misllre si arresterj forse il risveglio delle popolazioni agricole dal lato politico, ma non se ne diminuirà la fame immediatamente, nè si faranno scomparire le cause che )o sospingono alla Jacquerie ! La fame cronica: ecco la sorte della popolazione russa. « Si è stupiti, esclama Nowikoff, della docil~tà del popolo russo della sua abitudine alla fame. Un inglese morrebbe entro una settimana se dovesse accontentarsi del vitto di un contadino russo ». La deficiente alimentazione spiega la grande mortalità della Russia, che è unica in Europa - attorno ai 35 °/oo-- ; le malaùie dice Nowikoff, ripr.endono piede tra i contadini e le guarigioni vi sono rare. L'alimentazione è anche pessima e deficiente per gli animali e rende poco produttivo il loro lavoro e ne aumenta la mortalità (Oserojf). Con tali condizioni economiche si può immaginare qual' è il tenore di vita complessiva, lo Standard ~f lijè del contadino russo. La sua casa ce la dipinge a tinte assai nere il Nowikoff. Oserotf precisa meglio con questi pochi tocchi: <e Nelle capanne che sono l'abitazione degli uomini vivono durante l'inverno anche i vitelli, i volatili, le pecore, i porci. Essi imbevono il suolo delle loro · urine e dei loro escrementi, dando luogo ad un atmosfera deleteria, peggiorata ancora dalla sporcizia degli abitanti. Il sudore, i rari lavaggi, i rari bagni, l'insufficiente biancheria, producono una quantità di pidocchi, cimici cd altri insetti; i recipienti destinati ad accogliere le immondizie vengono raramente vuotati, la biancheria sudicia vien lavata nella stessa capanna; l'illuminazione è fatta col mezzo di lampade fumose e puzzolenti, i bisogni corporali dei bambini e degli ammalati vengono soddisfatti nello stesso locale; cosiche l' aria si fa fetida, acida greve. La luce del giorno entra con difficoltà in quelle capanne poichè al contadino mancano i mezzi per poter avere vere fìnestre. 11 vetro è troppo caro, e tosto che le piccole lastre si spezzano, egli supplisce colle carta, con assicelle inchiodate o con un cencio. » Ma è giustizia aggiungere che in quanto alle case luride, strette, ad un sol vano, coi tetti di paglia, senza finestre, col focolare che serve a tutto in un angolo e che serve di abitazione comune ai vitelli, agli uomini, alle donne, ai vecchi, ai fanciulli, qualche campione non raro si può riscontrarlo nelle campagne di Sicilia e del mezzogiorno ... Se ne saranno accorti adesso coloro che hanno scoper.to la Calabria; se ne accorse nel 1876 il Sonnino quando scoperse le condizioni dei contadini in Sicilia... Che l'abitudine del sudiciume, non ostante il settimanale bagno alla russa, sia tanto radicata in quelle popolazioni da allontanarsi dai Piccoli Russi emigrati in Siberia che volevano costringersi ad abitare separatamente dal bestiame ( Nowikoff) è cosa, però, che non si riscontra nelle più misere e più sporche contrade d'Italia. In queste condizioni di abbrutimento e di miseria, che il contadino russo non possa provare alcun godimento spirituale di qualche elevatezza si intuisce agevolmrnte. Dell'abbrutimento animalesco se ne ha una prova nella natalità elevatissima - non superata che da quella dell'India inglese: 48 in Russia e 5 r per rooo abitanti nell' India-, a cui contribuiscono gli eccitamenti sessuali precoci che vengono dalla vita in comune, dal l'istituzione del Mir che dà diritto ad ogni maschio che prende moglie di avere la sua parte di terra, dall'assenza assoluta di spirito di previdenza che viene dall'ignoranza. Altra e più dolorosa prova la somministra l'alcoolismo, effetto e causa ad un tempo della misuia infinita. L'usur:1io pei suoi fì ni loschi conta sulla passione dell'acquavite; la favorisce, l'eccita. Ogni contratto si bagna coll'acquavite; e la povertà trascina irresistibilmente al vizio disatroso. « Quando studiai internamente la vita dei contadini, dice Nowikotf, mi convinsi che è impossibile che essi non bevano; ciò rappresenta una necessaria conseguenza delle istcssa povertà e delle pressione economica, del bassissimo livello della cultura ..... I bisogni sono assai grandi; manca pane, sale, olio; non ci sono più che 20 kopek.i (60 centesimi) che non bastano a provvedere ciò che necessita alla famiglia. Ed ecco che il contadino porta quei venti kopeki al bettoliere, per poter dimenticare per breve tempo la sua miseria. Ebbi spesso occasione di osservare come questi contadini, .ritenuti ubbriaconi incorreggibili, ridiventassero buoni e morigerati

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==