Rivista popolare di politica lettere e sccienze sociali - anno XI - n. 21 - 15 novembre 1905

608 RIVISTA POPOLARE Finni, Lapponi ·e Ougri Turchi Finlandesi . Careliani Esti e Livi. Lapponi Pennici e Zirani. Mordvì . Tchouvacchi Tehremissi. Votaki Mechtcheri e Teptari Vogoli Vesi e altri Tarta :i di Kazàn Bachkiri. Tartari di Crimea . Kirghizi 1,840,000 300,000 800,000 4,000 I 50,000 1,000,000 700,000 260,000 240,000 270,000 2,000 28,000 1,050,000 750,000 80,000 180,000 Queste varie razze, questi vari frammenti di nazionalità sono st.1ti aggregati quasi tutti per mezzo della conquista e della violenza durante alcuni secoli e sotto l'egemonia degli Slavi russi, che sono profondamente odiati dagli Slavi polacchi ; il cui odio è più intenso e più duraturo perchè furono assorbiti quando già avevano acquistato una coesione nazionaie a parte , con una diversa religione e con civiltà superiore· a quella de'i Russi, che li soggiogarono all' epoca della sceller;1ta spartizione della Polonia tra Russia, Prussia e Austria (1772). Nella Gran Brettagna, in _Ispagna, in Francia passarono dei secoli prima che le diverse unità regionali si fondessero e ricevessero un'impronta nazionale ed uniforme nelle sue grandi linee. Ma le differenze economiche, intellettuali e morali, le tr,tdizioni storiche tra le regioni l'.he oggi componoono quelli Stati erano infinitamente minori che non ~iano quelle tra i vari frammenti, che costituiscono l'Impero russo. In Francia, in Ispagna, :~ella Gran Brettagna c' erano almeno comuni due grandi fattori di avvicinamento e di coesione: la lingua e la religione. Dove, come in Irlanda, tutti o parte di quei fattori erano diversi la fusione in unica coscienza nazionale è mancata. Figuriamoci se era possibile che avvenisse la formazione di questa coscienza nazionale unitaria in Russia dove seguendo il Reclus abbiamo già enumerati circa quaranta gruppi etnici diversi gli ~mi dagli altri per le condizioni economiche, intellettuali e morali, per la storia e per le tradizioni politiche, per la lingua, per la religione, per lo insieme della civiltà ecc. Era possibile l' intesa, ·necessaria per una grande rivoluzione, tra elementi disparati, che rappresentano n1entalità , aspirazioni, interessi materiali antagonistici? In questa grande, necessaria divisione degli animi tra gli abitanti dell' Impé'ro, è stata sinora la forza maggiore del dispotismo , dell' autocrazìa russa. Lo czarismo, in tanto, da anni ed anni si è dato alla impresa colossale di fondere tali diversi elementi etnici ai quali ha cercato dare l'impronta del gruppo più numeroso, quello russo, sotto la cui egemonia, come si disse, si è avverato l' aggregarne□ to e la stratifica.rione di tutti gli altri. Nel processo di russificazione lo czarismo, non ha avuto scrupoli - come, ad onor del- vero, non ne ebbero e non ne hanno l'Inghilterra per la sassonizzazione del l' Irlanda ; la Prussia per la oermanizza- . l o zwne de Posen, dello Schleswig, ddl' Alsazi:1Lorena; l'Ungheria per la magiarizzazione degli elementi diversi che la eompongono ecc. Esso alternamente o contemporane~unente lu ricorso alla violenza brutale o alla seduzione corruttrice ; si e servito con indifferenz,1 del cannone, della scuola, del confessionalè, della prigione intimidatriceè, delta deportazione nella Siberia orrida. Lo czarismo col processo di russifica1,ione mentre p~rs_eguiv~ un a]t~ scopo nazionale , che non può b1as1111ars1se non rn qu:rnto adoperava mezzi illeciti e incivili, in pari tempo rinvigoriva la propria esistenza. « Dopo che I' assolutismo, dice Struve , in << seguito ad uua soluzione piu o meno rivoluzio- « naria della quistione dei contadini si è nel 1861 « ~aftorzato - e contro questo rafforzamento s' in- « fransero i tentativi di opposizione dei rivoluzionari « negli anni dal '61 ali' '80 - si volge del 1863 in « poi decisamente a rins::rnguarsi di sangue nazio- « nale; e non fu questa una semplice ideolooia na- « zionalistica, ma vi si applico con una politka che '« idealistica er:t real mente .•... La sollevazione polacca << del 1863 porta lo czarismo ad adoperare coscièn- « temente l'idea nazionalistica. L' assolutismo trova « un sostegno in;ispettato e validissimo nella cor- « rente apertamente nazio11alistica dell'opinione pub- « blica capitanata dal K,ukofl e si collega con C\ questa. In questo sta il principal significato sto- « rico-politico e della eomparsa di Katkofl e <lei « fatto che lo s!avofismo, il quale ancora sotto Ni - « cola I era u1u ideologi:1 messa all' indice dalla « censura a poco a poco per un seguito di conces- « sioni reciproche d' ambo le parti venne sotto « Alesssandro III come chiamato ad essere partito « condi video te il governo. In qnesto processo di « naòonalizzazione cosciente dell' autocrazia, essa « stessa trovò in poche decine di anni l' immuniz. « zazione contro il turbine rivoluzionario >>. . La ~ussificazione, la propaganda delì' idea p.mslav1sta, rntanto, mentre creava una forza di circa 60 milioni di abitanti, che stabilivano legami di simpatia cen molti altri milioni di slavi del!-' AustriaUngheria e degli Staterelli balcanici, a disposizione dello czarismo, non agiva in suo favore soltanto con tutto il peso che le veniv;i dal numero dei suoi ader-;n ti ; ma paralizzava anche molti elementi éhe pel loro sviluppo economico ed intellettualè avrebbero potuto divenire delle forze rivoluzionarie pericolose. In molti panslavisti infatti l' idea nazionale impose silenzio alle aspirazioni verso la libertà. Percio anche adesso, mentre la tormenta rivoluzionaria percorre l'Impero , la passione, l' idea del panslavismo domina in molti animi e non è uno dei minori coefficienti della reazio.ne, come vedremo. I i1azionalisti non incoraggiati dagli avvenimenti per mezzo dei clubs , delle associazioni - la 7.{_usskoie Sobranie con sede a Pietroburgo e la Lega della gente russa con sede a Mosca - dei giornali e sopra tutto dei funzionari cercano innalzare una dio-a contro la marea rivoluzionaria. 0 La russificazione sotto l' egida dell' autocrazia è fallita : oramai la sua opera puo dirsi terminata male, non avendo lasciato dietro di se che una maggiore somma di rancori e di risentimenti tra le altre

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