Rivista popolare di politica lettere e sccienze sociali - anno XI - n. 21 - 15 novembre 1905

R I V I S T .\ P O P O L A R E 605 fu sorpresa la buona fede dell' on. Turati. Temiamo forte, però, che ciò non avverrà. ♦ Il suffragio universale in Austria. La biscia e il ciarlatano. Nuovi saggi di civiltà tedesca. - II te· legrafo ba annunziato nei primi di novembre molte dimostrazioni in varie città dell'Austria, a Vienna a Praga, sopratutto, nelle quali si domandò a grandi grida il suff1 ragio unive1·sale e non si mancò di fare q ualci~e accenno rivoluzionario con le bandiP-re dai colori proibiti e col canto della marsigliese. Le di mostrnzioni a Praga, per l'antagonismo tra la massa della popolazione Czeca e i poteri pubblici rappresenta ti in prevalenza dagli elementi tedeschi, assunsero grandi proporzioni e carattere di gravità: vi presero parte parecchie decine di mjgliaia di persone e vi furono alcuni morti e qualche centinaio di feriti. Le dimostrazioni della piazza in Boemia sono aggravate e complicate dall'ostruzionismo ferroviario: una invenzione italiana, che ha fatto fortuna. I promot0ri delle dimostrazioni furono i socialisti, che al movimento hanno dato abilmente un carattere esclusivamente politico , gi ustiticando i repubblicani italiani, che sempre hanno propugnato la riforma e che sono stati quasi sempre abbandonati dai socialisti. Siamo sicuri che l'amico :Mirabelli vorrà loro ricordarlo alla prima. occasione. Data I' iniziati va socialista si com!Jrende come e perchè le dimostrazioni pel suffragio unzve1·sale siano avvenute contemporaneame;nte tra gli Czecbi , tra i Tedeschi di Vienna e tra gl' Italiani di Trento e di Trieste. A Trento il rieo deputato al Reichsrath avv. Silli dichiarò che egli e il partito liberale nazionale appoggiano interamente le domande del proletariato. Il movimento, pero, non avrebbe assunto le proporzioni, che ha se fosse stato escl:1sivamente l'opera del partito socialista.; il quale in Austria è debole per parecchie ragioni: per l'analfabetismo delle masse, per la prevalenza delle lotte nazionali ed anche per la grande influenza, che in molti i., unti esercita ancora il clero cattolico. Le manifestazioni sono state colossali perchè molta parte della borghesia simpatizza per la buona cau::;a presa in mano dai socialisti. Infatti non si può immaginare nulla di più assurdo e di più ingiusto del regime elettorale austriaco attualmente in vigore e eh' è un avanzo del più putrido e invecchiato regime mediovale. Gli elettori ad esempio, nell' Austria propriamente detta, sono raggruppati in 4 curie che rappresentano altrettante divisioni sociali: grandi propriet2ri (nobiltà); città, Camere di commercio , campagne. Nel 1896 fu aggiunta una quinta curia, nella quale presero posto tutti gli elettori cbe n_on erano compresi in quelle precedenti ; con un sistema elettorale assai vicino al suffragio uni versale, e partecipante dei caratteri dell' elezione diretta e di quella indiretta. L' ingiustizia del sistema sta, però, nel numero dei deputati assegnati a ogni curia,· poichè mentre gli elettori graadi proprietari, che sono 5355, eleggono 85 deputati; i contadini che sono circa mezzo milione non ne hanno che 131 (1 per 11,600); e la quinta curia, ove sono ficcati tutti gli altri elettori è rappresentata da soli 72 deputati. Il sistema, supergiù è lo stesso in Boemia, nell' Italia irredenta e mira ad assicurare la preponderanza all'elemento tedesco ed alla nobiltà. Eliminando il sospetto sollevato da alcuni , con grande ma poco fortunata malizia, che nel movimento ci sia lo zampino degli Ebrei, si deve ammettere invece che le notizie della Russia abbiano esercitata un' azione eccitante. Non si dimentichi il contagio psichico, di cui si ebbe una prova decisiva colla rivoluzione europea del 1848 - 49, l' anno fatidico che vide le barricate a Palermo come a Milano, a Vienna come a Berlino, in Ungheria. Ma certamente una spinta più poderosa al movimento è venuta dagli avveni 1nenti ungheresi. I socialisti austriaci e i democratici tutti si domandano : perchè il Ministero del Regno di S. Stefano ha compreso nel suo programma di g )verno il snffragio unive1·sale e quello dell' Austria vi si oppone? La. complessità etnica e' è ugualmente nelle .lue parti del1' Impero; in Ungheria, se mai c0utro la grande riforma elettorale starebbe la innegabile maggiore mancanza di cultura. L' agitazione attua.le intanto prova, che aveva rao-ione Gautche , il Presidente del Consiglio dei min~t,ri in Aus~ria, che temendo la ripercussione che avrebbe avuto in Austria la. concessione fatta a Fejervary per l'Ungheria spingev,t Gol11chowski ad opporviai. Nel fatto, poi, che egli. sia rimasto soccombente nella questione ungherese s1 trova una caus~ di indebolimento, di cui opportunamente profittano 1 sostenitori del suffragio universale. Gli uomini di Stat~ austriaci intanto, che accettarono il programma d1 Fejervary col suffragio universale per apportare 1~ scompiglio in casa altrui si sono messi da loro stessi nell'imbarazzo. Ma il Reichsrath austriaco quale esso è attnalmente, prodotto .del suffragio ristretto ed artificios~mente or: ganizzato. voterebbe la riforma colla magg10ranza ~1 due terzi, come esige la Costitnziotie? Mol~i ne dubitano. Si avversa il suff>·agio univers1ile dai conservatori e dai reazionari pei motivi poli tic i e sociali ben noti· lo si avversa d:t altri deputati non reazionari per ~reoccupazioni etniche: i Tedeschi_ ~emono ~i per~ dere l'egemonia di cui gndono da_ s_ecohrn. J\ust:·ia; e ~ Polacchi temono di perdere la posizione ._privile€f1at8:,di cui godono nella Galli zia; dove i Rut~1:-1, ?h~ li odi~no so.fio in maggioranza-circa cinque _m1l1omd1 Ruteni_ e quattro milioni di Polacchi-ed aspirano all'autonomia: Il suffragio universale darebbe l_a ~o~·xalegale a chi spetta per ragione di numero e di dintto nat_u!·ale. . Che cosa sia il fanatismo nazionale dei Tedescni pochi lo sanno meglio degli Italiani, che da recente lo hanno esperimentate in Innsbruck. E proprio a~e~s~ q u~ndo le vie di Vienna erano percorse dalle m1glta1a d I la. voratori invocanti la grande riforma elettorale, gh studenti dell' Università vollero invece commemorare le violenze commesse dai compagni Tedeschi contro gli Italiani nella Università _Tirolese; gli atti di cu~ avrebbero dovuto vergognarsi per loro sono d1venuti un titolo di gloria. La commemorazione di Vienna è stata degna del vandalismo feroce d' Innsbruck. Tali e tante violenze furono commesse il giorno 4 correo te contro gl'Italiani e gli Slavi che la Wiener Allgrneine z_eitu,ng ironicamente ha osservato che essi hanno formto la prova indiscutibile della superiorità del buon cost~me tedesco. Il giornale di Vienna ricorda che 15 anm_ fa era proibito in Austria di cantare l' inno germamco, Die Wact Am Rhein-la sentinella al Reno - mentre ora si pretende costringere gli Italiani e gli _Slavi. di levarsi il cappello quando l'inno ·tt>desco viene 111tonato. . Nè si scherza èol fanatismo ruteno, di cui si ·ebberù i saggi celebri di Jacquerie nel 184~ 48. Ma i. Ru_teni almeno hanno ragione: essi da secoli nella . mu:iena _e nella ;gnoranza subiscono la padronanza dei Polacchi. Questi gli ostacoli che si elevano cont~0 la p~opaganda per la larga riforma eletitora~e ; . glt os~acoh_~t~- rici crediamo che siano più podero.➔ 1 d1 quelli poli t1c1; ma noi viviamo sicuri che i socia1isti sapranno es::;ere prudenti, perseveranti ed energici ad un. tempo; e vinceranno. Allora potrà cominciare ?na v1t_a._nuo~a per l'impero austriaco a base di sincerità e di ltber~a, c~e condurrebbe inevitabilmento al reg me federalista_ rn cui troverebbero la soddisfazione delle loro le~i,ttuùe aspirazioni tutte le nazionalità, che compongono lo Stato. NOI

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