Rivista popolare di politica lettere e sccienze sociali - anno XI - n. 21 - 15 novembre 1905

RIVISTA POPOLARE 627 terreni. Dare alla terra romana i lavoratori bolognesi, è il conconcetto ispiratore del progetto che qui riassumiamo. Ma il popolare l'Agro romano, aumentando la sua produttività privata, rende necessario di pensare alle condizioni d'igiene e d'abilità di plaga, che tuttavia in tempi remoti ebbe città e numerosissime ville; questione grave, ma non difficile a risolversi con opportune fognature, colla costruzione di abitazioni, valendosi acconciamente delle risorse del suolo degli acquedotti esistenti ecc. Premesse queste considerazioni di carattere generale, gli autori si occupano della vasta tenuta Porcareccia posta a nove chilometri fuori porta Cavalleggeri e attraversata dalla Strada di Boccea. Oggi la tenuta è data in semplice affitto senza obbligo di miglioramecti; nondimeno l'affittuario ne ricava non lieve profitto. Ma ove si ricorresse alla cultura intensiva, alternando il pascolo colle seminagioni , colla industria degli ani - mali e del latte, con quella del baco da seta, ben mille lavoratori v;vrebbero stabilmente in una regione nella quale oggi non sorgono che due casali. Un esempio confortante è dato, a tàle dalla tenuta Caselle, poco discosta da Roma, in cui i lavori di bomaca hanno permesso di dar lavoro e ricetto a · 0 00 famiglie :> • là dove abitava in precedenza un solo guardiamo ! Con calcoli fondati su dati rigorosi e su ipotesi, giustificate, gli autori dimostrano come la Porcareccia potrebbe fra sei anni, e anche prima, rendere larghi benefici ad una Societ~ che impiegasse nell'impresa un capitale di un milione diviso in azioni di piccolo taglio, accessibili dunque anche ai piccoli agricoltori. La Società, si proporrebbe un fine socia le e farebbe fare il primo passo verso una futura << Comunione agricola n, verso un' associazione di famiglie coltivatrici; e questo con norme speciali « e ben immaginate, con contratti particolari, con gua-- rentigie per possibili controversie, con provvedimenti che della classe agricola favoriscano l'istruzione n. Tal proi: etto, piccola parte di un'opera grandiosa, si collega alle gloriose nostre tradizioni. Gli aiuti del Governo, degli Enti morali, il pubblico fa-· vore, confortando la nuova impresa, avranno il merito di convertire in realtà un sogno di redenzione e di fratellanza, e di portare a compimento il vaticinio di Giosuè Carducci, che ail'aquila romana prometteva l'antica possanza, fìnchè << si cacci la fame dai solchi , la pellagra dai corpi , la torva ignoranza ?agli animi n. (Nuova Alltologia. 1° Novembre). ♦ Cltarly AlbertsoH: l3arlum1 (glimpses) dell' Industria g·lapponese. - L'industria giapponese presenta alcuni aspetti assai degni cli nota. Ad esempio la }.lfitsu Bis/li Dockyard and .l:!;1-igineWork di Nagasaki per ottenere un numero sufficiente di buoni operai ha tenuto aperta una scuola per cinque anni; l'hanno frequentata circa 200 ragazzi; vi entrano in ogni anno 30 ragazzi e più di roo apprendisti. Chiunque lo desidera vi può entrare. La compagnia ha un' ospedale con un corpo di meJici e vi si apprestano le cure gratuitamente. Sin dal r 897 la Compagnia ha adottato un sistema combinato di assicurazione e di pensione , mercè un uguale contributo mensile degli impiegati e dei padroni. Vi funziona una cassa di risparmio , con larghi contributi da parte della Compagnia. Un'altra particolarità degna di nota è la partecipazione dei nobili all'industria. Così a capo della bvasaki Doclcyard Company di Kobe sta il sig. K. Matsukata, figlio dell' ex primo ministro Conte Matsukata. Ciò prova quale grand,'! cambia-- mento è avvenuto nella vita giapponese da quarant'anni in qui. Prima le classi elevate del Giappone non partecipa vano agli affari e i commercianti non erano guardati di buon occhio. Questa Compagnia in ogni anno manda uno dei suoi ingegneri a studiare ciò che di meglio si fa in Europa e in America; fu la prima a costruire nel Giappone legni per la esportazione. Nel Yukohama Dock Company non vi· sono regolari unioni di lavoratori come altrove ; ma vi prevalgono gli antichi buoni costumi, degni di attenzione. Di ordinario i lavoratori sono equi e moderati nelle loro domande e non turbolenti. Essi sentono che appartengono. alla Compagnia. Realmente essi provano or - goglio nell' c:ssere considerati come una parte dell' opera che compiono e tale orgoglio cresce colla durata del servizio; tale sentimento è ragionato perchè essi sono bene trattati e raramentt! veng0no licenziati anche quando manca il lavoro. È assai difficile che vi rientrin0 una volta licenziati. Qui , come in ogni altra condizione nel Giappone, rimane in tutta la sua estensione, e quale non è concepibile nelk nostre città, la solidarietà tra padroni e operai. Un inconveniente dell'industria giapponese è quello della poca regolarità nella continuità del lavoro. Nella Osaka Iron Works ) ad esempio , si può essere sicuri che soltanto ii 90 °lo degli impiegati attende giornalmente al lavoro. L'altro 10 °lo manca per i più svHiati e frivoli motivi, senza che entri nel cervello di alcuno dei mancanti l'idea che essi arrechino del danno ai padroni. Siffatta irregolarità, eh_' è assolutamente ordinaria tra i giapponesi, non sarebb~ tollerata nel mondo occidentale; ma è :rrimediabile nell'Impero del Sole Lcva1l'e (Engineering Maga1ine. Ottobre). ♦ Edmund Verney: La Iniquità della. legge sul 1>overl in Ingh1lterra - Le iniquità della legge sui poveri derivano principalmente dal fatto che il Board dei Poor-Law-Guardians ' che deve applicarla è ad un tempo giudice e potere esecutivo ed è ~omposto di contribuenti che hanno un interesse proprio nelle decisioni. Esso ha ordinariamente solo una testimonianza, il Relieving Ojflcer (confortatore?) il quale è nello stesso tempo l'elemosiniere o è ~nfluenzato della personale conoscenza dei suoi membri. Il Board così è male organizzato (anfitted) per la sua azione e dalla combinazione delle sue funzioni e ancora più dalla classe di persone , che devono compierle. Una donna intelligente e buona ha più immediata inHuenza ed occasioni a fare il bene che un Guardians. f poteri accordati ai Guardians sono svariati; come possono essi esercitarli bene se sono scelti in una sola classe di cittadini ·t ln ogni collettività vi sono molti uomini e molte donne eccellenti, che consacrano la loro vita ai doveri cristiani. Perchè quelli sulla Legge dei poveri devono essere attribuiti soltanto ai Guardians ? L' Inghilterra è il solo paese Jel Nord di Europa, in cui vengono trascurati tali doveri ; e~sa è il solo paese in cui il pauperismo fiorisce cd è ammesso come una condizione normale delle società. Vi è una porta aperta, ma pochi possono entrarvi ; vi è una granJe opera da compiere , ma pochi si curano di comprenderla. Il pauperismo inglese è il prodotto delle cattive leggi. Cinquant'anni fa il Rt!gno di Wurtemberg aa una nazione di poveri. Oggi il Console inglese scrive che il pauperismo vi è scomparso. I rimedi principali sono questi: completa ·pubblicità , pagamento dei Guardians, collaborazione obbligatoria ~elle donne. In ogni Contea att~almente vi sono tre istituzioni elettive : il Consiglio della Contea, il Consiglio del Distretto e il Consiglio delle Parrocchie. A questi tre Consigli devono essere commessi tutti gli affari della Contea; ogni altra istituzione locale :leve essere abolito; l' intero problema dell' istru7ione dev' essere nelle mani di questi tre Consigli nella maniera che sarà determinata dal Consiglio della Contea. Se parte degli affari della istruzione fosse data al Consiglio del Distretto, certamente altra classe di uomini e di donne aspirerebbe ad appartenere al Bòard of Guardians. Il Consiglio della Perrocchia dovrebbe badare ai direttori delle scuole (school managers) e l' intero sistema del governo locale dovrebbe essere semplificato t Contemporany Review. Ottobre).

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