Rivista popolare di politica lettere e sccienze sociali - anno XI - n. 21 - 15 novembre 1905

626 RIVISTA POPOLARE ~ ed una minaccia alla maestà delta legge e del paese ; strappa la spada dell'autorità dei poteri costituiti e la pone nelle mani di una irresponsabile e turbolenta folla. Accende lo spirito sanguinario nell' uomo ed infiamma gli elementi selvaggi della nostra natura. Ammetto chè ci siano tempi e circostanze eccezionali , nei quali una esecuzione sommaria può essere tollerata e condonata ; quando, ad esempio, un territorio è invaso improvvisamente da una popolazione eterogenea ed in via di formazione; quando non è ancora stabilito un governo regolare. In questi casi il capo riconosciuto del popolo può punire sommariamente i criminali notori nell' interesse dell' ordine sociale , come avvenne nella California quando vi fu scoperto l' oro e da ogni parte del mondo vi accorsero gli avventurieri. ll linciaggio e l' uccisione degli omicidi senza regolare processo in alcune parti dell' Unione sono stati causa di conflitti feudali e sanguinari. Tutti conosciamo la lotta sanguinaria che si combattè per una generazione tra due famiglie ai confini del Kentuky e del West Virginia; un membro di una famiglia ne uccise uno dell' altra e viceversa sino a tanto che esse non furono quasi esterminate. Ciò che aggrava il linciaggio è il fatto che spesso sono uccise delle persone, di cui dopo si riconosce l' innocenza. Nel maggio 1 902 si trovò uccisa in una piccola città della Carolina del Sud la moglie di un capo stazione. Tre negri furono so spettati autori del delitto e tutti ·e. tre furono linciati. Qualche tempo dopo il marito dell' uccisa, oppresso dal rimorso, confessò eh' egli era stato l' assassino e che i tre negri erano innocenti. •· Se la legge di Ly'nch divenisse la legge del paese nessun cittadino potrebbe essere sicuro di non andare incontro alla morte o alla violenza. Ogni persona influente della Comunità, se non fosse trattenuto dalla propria coscienza, agirebbe come quei Baroni del Medio E~o, i quali assassinavano qualunque cittadino , eh' era di ostacolo alle loro illegittime ambizioni o alle loro lascive passioni. Altra conseguenza deplorevole del linciaggio è questa : spesso la simpatia del pubblico viene distratta dalla vittima del reato e volta al delinquente, per le condizioni m cui vien posto dalla violenza e dalla illegalità, che si arriva a considerare come l' eroe e il martire del giorno. Ciò che non avverrebbe se fosse sottoposto a regolare e solenne giudizio. Infine il linciaggio eccita lo spirito di vendetta dei negri, che più spesso ne sono le vittime e che perpetrano reati e violenze sul sesso debole. Così esso allarga e non re· stringe la cerchia dei delitti. Una delle cause del lin.:iaggio è l' irritante lentezza nella punizione dei criminali. Altra causa risiede nelle impunità che si procurano notori delinquenti dal Giury. Per tale motivo furono linciati alcuni affiliati della mafia in New Orleans. I ri - tardi frapposti tra il giudizio e l' esecuzione della sentenza agiscono in ugual moi:io ; e il timore di vedere sfuggire alla pena i delinquenti, col pretesto accampato spesso dagli avvocati, della loro pazzia inducono alla violenza del linciaggio. I rimedi consistono nella rapidità e sicurezza dei giudizi e della esecu - zione della sentenza. Considerando poi, che il 70 °lo dei linciaggi nel Sud avvennero contro i negri, cioè per odio di razza, si deve inculcare il precetto cristiano , secondo il quale tutti gli uomini sono uguali figli dello stesso Dio e fratelli in Cristo, Se il popolo americano fosse religioso non si abbandonerebbe al linciaggio , come ho visto che non· vi si abbandona in due contee del Maryland, nelle quali la popolazione è divisa in parti uguali tra bianchi e negri , ma tutti praticano 1con uguale sincer:tà i doveri religiosi e si frammise hiano fraternamente nell' esercizio del culto cattolico e nelle contingenze della vita. North American Review. Ottobre). ♦ William Stead: Il salvatore d1 60,000 faucinlli.- La politica di emigrnzione è stata praticata non solo dall' esercito della salute del generale Booth_, ma anche dall'opera, cui consacrò la sua esistenza, terminata testè, il Dr. Barnardo. Di questo grande salvatore di anime la Review in luglio 1896 dette uno schiuo esteso, sotto il titolo, che d'allora divenne usuale di: Il padre dei figli di nessuno (nobody) e ora non c'è bisogno di ripeterlo. La fine della sua vita avvenne improvvisamente ed il tributo di stima di ogni classe di persona lo ha accompagnato nella tomba. Il miglior titolo suo ali' ammirazione e alla r· conoscenza sta nel fatto che egli ha riscattato 60,000 fanciulli , al quale scopo ha speso tre milioni di sterline (L. 75,000,000). Il Dr. Barnardo fu un grande organizzatore di emigrazione. Per molti anni di seguito egli ha mandato da 1 ooo a r 500 fanciulli al Canadà ; e quasi tutti hanno fatto buona riuscita. Si_dice che noi siamo al principio di una grande èra collettivista. Ciò può essere vero, ma sino a tanto che la razza deve crescere serripre più non è meno vero, che eserciteranno una grande influenza le individualità (the individuai withers). Ecco il generale Booth; ecco il Dr. Barnardo - due individui, che colla loro iniziativa hanno fatto più che uno Stato con tutti i suoi espedienti d' imposte e di ufficialità. Nella misura del possibile la loro grande opera individuale ha potuto dimostrare ciò che la wmunità può e deve fare pel servizio sociale, a cui essi consacrarono la loro esistenza. ( Review of Reviéws. Ottobre). ♦ Maggiorino Ferraris: Per il boutticamento del1' Agro romano. - Alle savie parole del Larcher, che tutto ci viene dalla terra e che della terra bisogna occuparsi come della sorgente di ogni ricchezza , e alla calda invocazione de i senatore Farina perchè in luogo di favorir l'emigrazione si cerchi di colonizzar le nostre terre abbandonate onde il frutto de' su· dori degii agricoltori italiani fertilizzi le nostrl! campagne e resti alla madre patria, s'inspira la relazione dei signori Lenzi, Zanetti e Marani, su cli un disegno di bonificazione dell' Agro romano. Sino dai temri imperiali, e poi nei secoli successivi, alla soluzione del grande problema erasi pensato incominciando vaste opere di risanamento , p 1 er varie e complesse ragioni rimaste · incompiute ; ma oggi a questi lavori di risanamento si tornò a porre mano, è urgente, giustamente osservano gli autori della relazione di cui ci occupiamo, che subito si proceda alla soluzione del problema agricolo, e che la coltivazione si sussegua alla bonifica senza soverchio distacco. Disgraziatamente l' iniziativa privata non corrispose alle disposizioni legislative prese favorire lo sviluppo della coltivazione. Provvida assai fu quindi la legge del 1903 che offre agli agricoltori numerose C~)Ocessioni sulle tasse, e mutui favorevolissimi , e disposizioni per la costruzione di edifici e per la viabilità. Se si pensa che soltanto l'ottantesima parte della superficie dell'Agro romano è oggi coltivata, e che a poca distanza da Roma una plaga immensa, capace di dare lavoro e sostentamento a trentamila lavoratori è improduttiva, si comprenderà subito l' imrortanza dello studio dei signori Lenzi, Zanetti e Marani e il loro desideriu (( di una patria, vera madre, datrice di pane e di lavoro, madre di risi e di biade, come la vatici · nava l'ultimo dei grandi poeti italiani >>. Sventuratamente, la mancanza di lavoratori permanenti fa rimanere deserto ed incolto l'Agro romano, mentre nel territorio bolognese si verifica il fenomeno inverso di terre sfruttate sino ali' ultimo limite, ma insufficienti alla pletora dei lavoratori. Alla urgenza di correggere questo disgraziato e pericoloso stato di cose, provvederebbe la coltivazione dell'Agro romano nella zona dei dieci chilometri e in particolar modo nelle tenute delle opere pi~ costrette dalla legge a bonificare i proprii

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==