624 RIVISTA POPOLARE che la linea ininterrotta di possedimenti che le metteva in diretta comunicazione col centro dell'impero, le faceva apparire molto più pericolose che l' (( India tedesca >> i cui legami con la metropoli erano e sono alla mercè delle flotte nemkhe. Ciò non toglie che l'impero tedesco sia tutt'altro che un abbozzo : e mentre la Russia si stabiliva in Manciurla, la Germania as:- sumeva l'impero dell'immenso Chan-tong·coi suoi trenta milioni di industriosi abitanti e le sue inesauribili ricchezze na turali. Russia e Germania sono andate troppo oltre ; ed anzi la russificazione della Manciuria non è stata mai tanto avanzata quanto la germanizzazione del Chan-tong. Quivi , a prescindere dall'occupazioi1e militare, la Germania ha l'intero mono- ·polio delle ferrovie e delle mine : il servizio postale è tanto tedesco che si è rifiutato di trasportare il corriere governamentale cinese: nell'amministrazione cinese del paese vi sono più di cinquecento funzionari tedeschi e il servizio delle dogane è _tedesco ; nella capitale tutti gli alti funzionari, a cominciare dal cancelliere del governo , sono tedeschi. Da tre anni Pekino non ha potuto nominare il.governatoré definitivo della provincia , poi chè la Germania si riserbò il diritto del conseoso ; e contro i governatori provvisori nominati senza il consenso del Kaiser, giungono metodicamente i veti di quest'ultimo, e Pekino si è sottomessa fino al gennaio 1905. Ma le cose vanno mutando: e difatti la Germania incomincia a incontrare la più assoluta resistenza a Pekino come nel paese circa l'apertura al commercio straniero dei tre porti principali della provincia e la costruzione delle ferrovie conc_esse virtualmente da lungo tempo, nonostante il viaggto del principe Fe · derico Leopoldo a Pekino. Parallelismo dei destini russi e tedeschi n_ell'Asia. Al parallelismo naturale così ben previsto dal Witte si è aggiunto quello politico. Fin dal 1903 si verificò il riavvicinamento russo-tedesco che s'~ccentuerà sempre a misura che le difficoltà della Russia aumenteranno. Dal principio della guerra si sapeva a Berlino che il disastro russo sarebbe stato il disastro tedesco, come il trionfo della Germania a Kiao-tceu fu il trionfo della Russia a Porto Arturo. Così Witte è divenuto effettivamente l' uomo dell.a situazione a Pietroburgo come a Berlino. Ora l'intesa tra Witte e Bulow (luglio 1904) circa i trattati di commercio ; la cessione fatta dalla Germania alla Russia degli incrociatori ausiliari della Hambourg-America; il discorso del Kaiser a Cuxhaven, affermante ia solidarietà con lo czar contro il mondo giallo ; i telegrammi augurali durante la guerra; la vigorosa campagna della stampa e le indiscrezioni degli uomini di stato delle quali risultava come la Russia e la Germania dovessero fatalmente intendersi per opporsi alle mire anglo-giapponesi, etc. sono tutti fatti che dimostrano lo sviluppo continuo d' un riavvicinamento russo-tedesco come _risultato logico di sette anni di storia troppo bene riempiti. La Germania contro l'isolamento. - I disastri russi da una parte e la ripercussione dell' accordo anglo-francese dall' altro hanno dunque ottenebrata la Weltpofitik tedesca. Il solo cammino della salute per la Germania è dunque la ((rientrata in Europa n. Il primo atto in tal senso è stato il tentativo di dissolvere 11 gruppo anglo francese mediante l'ultimatum dello scorso giugno che ha dato un risultato illusorio. Il secondo atto sarebbe la coalizione continentale medìante il riavvicinamento con la Russia. È lecito dubitare che la Russia possa staccare la Francia ('.all' Inghilterra come pure che la Francia possa staccare la Russia dalla Germania. La Francia intanto fa l' avvocatessa d' una entente anglo-russa circa lo statu quo in Asia, ma questa non sarebbe che un nuovo trattato di Portsmouth jmposto a un vinto da un vincitore che si è fatto rappresentare da un amico benevolo sui campi di battaglia. Probabilmente questa entente si realizzerà, ma certo non potrà accrescere le simpatie più tiepide della Russia per la Francia , la quale, continuando a fare in tal modo il gioco del!' Inghilterra nulla avrebbe da guadagnare dall' entrata, sia pure completa, della Russia nella coalizione. Ma in quest' ultimo caso la Germania rimarrebbe del tutto isolata e la sua ((entrata in Europa n non sarebbe riescita a garentirle con mezzi pacifici la situazione voluta di fronte alla potenza inglese. Se poi t' entente anglo-russa non avrà luogo, questo fatto potrà ritenersi come una vittoria della Germania, la quale avrà, se non altro, trovato un primo compagno di sventura nella sua causa a nti-inglese. E per ora la Weltpolitik resta compromessa. Verso la conjlagra:rione generale. - Abbiamo parlato fin qui di politica governamentale e non popolare, la quale ultima, come è stato detto, è pacifista. Ma rested tale, mentre l' Inghilterra serbB le sue posizioni di un anno fa , migliorandole ancora a detrimento della Germania ? [l popolo tedesco sa oggi che la comedia marocchina celava la tragedia anglo-germa. nica; sa che il complotto anti-tedesco è una realtà. tale come il Kaiser troppo bellicoso l' aveva fatt:.1 intendere; e sa ancora che la rivalità anglo-tedesca non è soltanto di natura economica, e che l'Inghilterra, cercando amicizie dovunque, non mira· che ad isolare ia Germania psr infiacchirla. E di tutte queste cose che sa il popolo tedesco si .:saspera. Se il Kaiser chiedesse spiegazioni atl' Inghilterra, come ha fatto cinque mesi or sono alla Francia, e queste spiegazioni fossero ostili o menzognere - nè potrebbero essere diverse - chi potrà dubitare dell' opinione popolare circa una guerra? La politica imperiale può ora divenir popolare. Il corso inesorabile degli eventi sembra condurre, a malgrado dei ciamori delle folle avide di pace e di lavoro , a conclusioni sanguinose; e solo si può sperare nella saggezza dei popoii che potrebbe,controbilanciare gli mtrighi nefasti della diplomazia. (La Revue, 1° novembre). ♦ Dep. von Gerlach: Le finanze dell'impero germantco.-Le finanze dell'impero riposano sulle dogane, sulle tasse di consumo ai singoli stati , sui proventi delle poste e telegrafi , e sui contributi degli stati , i cosidetti ((contributi matricolari ». Questi vengono fissati in base alla popolazione di ciascunc stato. Secondo la costituzione non dovrebbero avere che un carattere sussidiario , ma in pratica sono divenuti la spina dorsale dell' impero. Questo sistema, sorto da un compromesso fra i centralisti e i federalisti, impedendo lo svilupparsi di un sistema finanziario proprio, all' impero , spinse al facile ma fatale rimedio dei prestiti. Ogni anno quando si trat ta va di accordarsi fra il Consiglio Federale e il ministro delle finanze , era sempre lo stesso giuoco ; i rappresentanti degli Stati chiedevano di fissar basso i contributi matricolari e il ministro a sua volta aveva un sacro orrore di presentarsi al Reichstag con nuove imposte.. Intanto i bisogni dell' impero crescevano. La conseguenza era il ricorso ai prestiti. I principii delle finanze furono solendidi. L' impero cominciava la sua esistenza con un attivo di quattro miliardi, i miliardi francesi. Di questi, parte furono impiegati a coprire le spese di guerra, a dotare il fondo degli invalidi , a costruire fortezze ; ma ne rimaneva ancor tanto che pareva non dovessero finir più ,. e la vecchia regola sparagnina prussiana fu posta da lato. Nel '75 i denari francesi eran già esauriti. Fu deciso il _primo prestito, modestissimo, 16,300,000 marchi. Nel 78 eravamo già saliti a 5Gmilioni e l'anno dopo a 138 e così via, ne11'88 si era a 234; e allora non vi fu più ritegno, ogni anno portava un prestito di centinaia di mìlioni. Nel 1890 si era raggimito il primo miliardo di debiti. Gli anni della prosperità dell'era Caprivi influ;rono favorevolmente anche sulle finanze dell'impero tantochè l' anno finanziario 1896/97 recò il minor aumento di debiti da quando l'impero ha cominciato a farne, ma dal 99 in poi si riprese a salire oltre i cento milioni e duecento milioni annui.
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