Rivista popolare di politica lettere e sccienze sociali - anno XI - n. 21 - 15 novembre 1905

RIVISTA ·POPOLARE 623 quivi che le ragioni delle difficoltà sono politiche e sono suscitate dall' Ingilterra : non possono quindi disparire che mediante un'azione politica. L'occulta allt:anza anglo-francese e l' aperta alleanza anglo-giapponese sarebbero le coalizioni che han chiuso la Germania in un dilemma dal quale , secondo 1' imperatore , essa non potra uscire che accettando la decadenza o suscitando la guerra. Contro la coali:rione anglo-Jranc~se. -11 vero meccanismo della politica tedesca non può comprendersi ci1e a tra verso le due delusioni toccate al Kaiser nella seconda metà del r90+. fn questo tempo l'entente anglo-francese era gi~tun fatto compiuto come la coalizione anglo-giapponese. Lo scacchiere europeo offriva virtualmente lo stesso aspetto di oggi e k stesse spiacevoli prospettive per la Germania. In Europa, l'isolamento di essa (sogno politico di Delcassé) pareva realizzarsi: in Asia, ogni possibilità di una (( {ndia tedesca >i in Cina era illusoria a:gli occhi dei chiaroveggenti. Ma il Kaiser si cullava nella il· lusione che l'accordo anglo-francese come il condominio anglogiapponese io Estremo oriente sarebbero crollati a breve scadenza senza la necessità di un intervento tedesco. Per tali cose egli contava su lo Czar e sul sultano del Marocco: la sconfitta finale dei giapponesi in Manciuria avrebbe stabilito in Cina un (( equilibr;o >> delle forze tutto a r•rofitto della Russia e della Germania : l' accordo anglo-francese sarebbe finito male nel1' avventura marocchina. Si sperava in somma che, proclamata la (( guerra santa )).da parte del Marocco, dalla qualè la Francia non sarebbe usci ca che a costo di gravi sacrifici, l'Inghilterra non avrebbe più sentita l' utilità della sua alleata come (< soldato continentale )) e I' avrebbe abbandonata : onde l'ira dei francesi contro la perfida Aloione e una recrudescenza formidabile delle vecchie antipatie. La Germania, profittando del momento psicologico, avrebbe potuto raggiungere i suoi fini, cioè la coalizione continentale che è e resta l'unica mira della politica europea del Kaise~. Ma disgraziatamente , contro ogni • previsione, l'opinione francese s'oppose con vigore a una politica di avventure nel Marocco, e la Germania attese in vano per quasi un anno serbando una quietudine silenziosa che a i diplomatici parve « del tutto inesplicabile! )) Ln scacco personale del Kaiser. - Il piano dell'imperatore era dunque caduto. L'entente anglo francese si consolidava e il Marocco facea il buon viso ai progetti di riforma simultaneamente presentati dalla Francia, dall'Inghilterra e dalla Spagna. Non si trattava dunque del solo scacco ddla Politica contro la coalizione occidentale, ma, per di più, d'un colpo inatteso ma formidabile contro il prestigio della Germania nel mondo mussulmano. Il dispetto dell'imperatore si manifestò in duri risentimenti contro suo zio Eduardo VII e nell'ordine formale di agire in modo da ottenere la caduta dt Delcassé, il quale, del resto , mostrandosi esitante dinanzi a una guerra al Marocco, non aveva pensato a distruggere in tal modo i progetti del Kaiser , ma aveva obbedito a ragioni di politica interna. A Bèrlino si sentì la necessità d' un' azione rapida ed immediata per riparare agli errori di calcolo dell'imperatore: quale che fosse stata quest'azione avremmo visto la Germania difendere apertamente il suo prestigio nel mondo mussulmano e prendere nello stesso tempo un' attitudine inquietante contro l'accordo anglo-francese. L'opinione tedesca, non preparata a nulla, non vide subito l'eventualità d'una guerra, - ma la vide nettamente più tardi. E la mira principale dell 'ambiènte del Kaiser fu ·di ~irigere le cose in modo che la sola Francia venisse trascinata nella questione. Ma il Kaiser non era ancora tornato da Tangeri che l'ambasciatore tedesco a Londra riferì che l'Inghilterra avrebbe fatto causa comune con la Francia: l'entente anglo-francese si affermava dunque più solida di quel che pareva. In Germania si tentò in vano di creare un entusia&_mopatriottico considerando la pretesa non -comunicazione del trattato marocchino come un insulto alla Germania : ma un in- . tervento politico era tutt'altro che popolare , nè la visione di una duplice lotta contro la Francia e l'Inghilterra potèva sorridere all'imperatore. Il quale si decise momentaneamente per una dignitosa ritirata, facendo soltanto sussistere il valore del suo gesto di protezione pel Marocco e il desiderio di non trattare con la Francia innanzi le dimissioni di Delcassé. - Ma subito dopo la politica del Kaiser riceveva un altro fiero colpo , poi che il suo piano di Estremo Oriente naufragava a Tsu-shima. E frattanto l'Inghilterra non solo formava la coalizione occidentale contro la Germania stessa, ma anche la coalizione delle grandi nazioni marittime contro la sua espansione economica. Bisognava dunque agire. Il r. 0 giugno fu comunicatò al ministro Tittoni che la promessa inglese ·d intervenire effettivamente in una guerra francotedesca era considarata dalla Germania come una provocazione e che solo l'immediata accettazione del principio dell'indipendenza del Marocco e di una conferenza internazionale che rendesse inutile quella promessa potrebbe impedire alla Germania di reagire contro quella provocazione. L'ambasciatore francese a Roma trasmise questo ultimatum a Parigi ma in termini alquanto diversi riducendolo a quanto riguardava l'indipendenza del Marocco ed aggìungendo che il governo italiano non considerava inevitabile una guerra anche in presenza d'una coalizione anglo-francese definitiva. 115 giugno furon decise le dimissioni di Delcassé : dopo 3 giorni la Francia abbandonava la politica marocchina garantitale dall'Inghilterra; ma il Kaiser, che potea credere salva la sua polit:ca mussulmana , dovette convincersi che l' entente anglo-francese sussisteva in realtà più forte che mai e che la sua vittoria per le cose del Marocco era infirmata dalla soffocazione della politica asiatica per l'alleanza anglo-giapponese. La vittoria di giugno era insomma una illusione : bisognava dunque ((rientrare in Europa )) ed opporre alle due coalizioni inglesi una coalizione atta a garen tire la Germania per una possibile conflagrazione a venire. La crisi asiatica. Vediamo ciò che la Germania ha fatto ieri in Cina e ciò che le sarà concesso di farvi d'ora innanzi: bisogna per ciò considerare le relazioni intime fra le rispettive azioni della Russia e della Germania nel dramma dell'Estremo Oriente. Dobbiamo far capo a una conversazione avvenuta sette anni or· sono tra Witte e il Principe Radolin ambasciatore tedesco a Pietroburgo. La Germania aveva nel r898 designato i Cinesi come vittime della sua forza ; e il Kaiser, profittando dell'uccisione di due missionari, chiese come riscatto la cessione in affitto di Kiao-tceu. Questa non era ancora stata accordata quando Witte chiamò Radolin per supplicarlo di far tutto perchè il Kaiser rinunciasse al suo progetto. Avvenuta la detta cessione, la Russia reclamerebbe per compensazione russa in Manciuria contro l' insolenza del governo di Pekino. L' azione tedesca non avrebbe potuto non provocare una azione russa parallela alla sfera d' influenza che la Germania costìtuirebbe a sè stessa al sud di Pekino dovrebbe necessariamente rispondere una sfera d' influenza russa al nord di Pekino. Una diffidenza profonda sarebbe stata creata in tal modo nelle potenze marittime contro la Russia e la Germania. L' azione tedesea tradiva il disegno di fondare un impero : tutti i governi lo sapevano e già i:;ene preoccupavano La Russia e la Germania sarebbero corse dunque, a titolo eguale, verso conflitti gravi dei quali 13: sola Germania sarebbe stata responsabile : le due nazioni sarebbero legate intimamente nelle loro sorti assai più che per la più stretta delle aHeanze. Lo sforzo di Witte restò vano, tanto più che essendo in quel tempo la alleanza franco-russa al suo apogeo, quella proposta parve non altro che il tentativo furbesco d'un rivale indispettito. L'India tedesca in Cina. Ma le previsioni di Witte si sono esattamente verificate: e se le conquiste russe hanno in special modo occupato l'attenzione del mondo, ciò è dovuto al fatto

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