618 RIVISTA POPOLARE dei crim1m tn rapporto al numero degli Europei è elevatissima ; essi costituiscono una minaccia reale pei nostri interessi materiali e per la nostra influenza morale. Criti...:are è cosa facile; ma è meglio indicare i rimedii pei mali denunzi,ni. I rimedi parziali consisterebbero nel migliorare o attenuare ciascuna delle cause del criminalismo. Come rimedio radicale non ce n'è che un solo: sopprimere i corpi autonomi dell' armata e dell'amministrazione coloniale, tare rientrare i loro membri nei corpi metropolitani, che fornirebbero, secondo i bisogni, i volontari pei servizi coloniali. Vorrei anche che si limitasse il soggiorno nelle colonie che non vi si potesse ritornare se non dopo quattro anni. Il corollario _di questo sistema sarebbe l'elevamento degli indigeni istruiti e<l educati da noi, che farebbero sotw la nostra benevola protezione l' apprentissage della loro futura autonomia, perchè non dobbiamo credere ingenuamente nella eternita del nostro regime coloniale centralizzatore; è contrario allo svi_luppo degli uomini e della società. Per tutto questo riteniamo affatto illusorie le misure amministrative, le commissioui d'inchiesta, le commissioni straordinarie ec. Le missioni sono passeggere: gli amministratori e i militari coloniali colpevoli sono permanenti. Ciò basta perchè gl'indigeni, per paura delle rappresaglie, tacciano. Fare una inchiesta in una colonia equivale a prendere una nusura dispendiosa e quasi inutile. DR. BAROT FoRLIÈRE (d' ...Angers) Sperrirnent&lisrno soeiale Estensieosnveiluppdoellacooperazione inEuropa Ripetutamente ci siamo occupati della cooperazione in vari Stati. Ora sulle tracce di un articolo del Cour- 'rièr Em·opéen crediamo opportune dare più complete notizie sulla estensione e s11llo sviluppo del cooperativismo in Europa. L'Inghilterra è uno dei paesi del mondo in cni la cooperazione ba avuto il maggiore sviluppo. Se ne giudichi dalle seguenti cifre date al Congresso ùi Stratford di giugno 1~04: Nl•mero ddle Società di vendita a mioulo. 1,481 ,, dei membri 1,887,768 Irnpiegati ed operai 66,102 Capitale (azioui). . , 610,000,00ù Vendite . . . 1,452,000,000 Utili • . . . . . 227,000,000 Ecco le cifre relative ai due magazzini di vendita all' ingrosso ( WholP.sales) di Manchester e di Gla8cow. Manchester Numero delle società aderenti . • 1.113 Capitale (azioni) 26,000,000 Vendite. . . . . 488,000_000 Produzione . • . 80,000,000 Impiegati e operai 13,317 Glascow 278 7,700,000 160,000,000 40,000,000 6786 Tutte queste cifre sono i11 aumento su quelle dell'anno precedente. Così il numero dei cooperatori , in un anno, si è accresciuto di 94~592. D'altronde conviene aggiungere a queste cifre quelle delle società cooperative di costruzione (distinte dalle altre per la loro costituzione) che sono da 2 a 3mila con 600mila mem.bri e 1,500,000 franchi di capitale. Da aggiungere anche 162 società agricole di Irlanda (latterie ma che non fanno parte della Unione cooperativa inglese). Infine la Banca cooperat(va annessa al Wholesale inglese che fa µiù di un miliardo d' incasso ; e la ti0cietà di assicurazione che asdicura p~r 462 milioni di franchi. In Germania ove il movimento cooperativo s1 e sviluppato con meravigliosa rapidità ed intensità l' An. nuario statistico dell'Unione generale dà (1902) 1847 cooperative di consumo. Il Kauff:nann nel suo rapporto al Oongres:-iodi Dresda stima il loro nnmero 2,000 con 900,000 o 1 milione di membri e con una cifra di affari di 200 o 250 milioni di marchi. Mutsrkler (nello Almanacco della cooperazione f1·ancese) fa notare che . non è possibile attenersi a queste cifre perché l'Unione gene1·ale ha la sua statistica e ]a Nuova Unione una altra, ora vi sono società che aderiscono ali' una e all'altra delle due Unioni e di cni possono figurare i bilanci nelle due statistiche. Ecco pertanto delle cifre d'insiem~: A fine marzo 1901 vi erano in Germania 22,512 cooperative (agricole di credit0, di cons11mo, di costruzione, di produzioni, ecc.) con 2 milioni e mezzo di membri e 3 miliardi e mezzo d'affari. Svizzera. - Le s·egnenti cifre riportate dall'Almanacco della Cooperazione francese e svizzera danno una idea dell'importanza dell' ufficio centrale di compera, creato per suggerimento del Prof. Schoer, e che dette un vivo impulso al rnovimento cooperativo. Il centro di tal movimento é formato dall' Unione svizzera delle Società di consumo ·, fondata con 43 societa nel 1890. Anni Società Capitali Ammontare Eccedente aderenti obbligazioni delle vendite netto 18!13 38 3,700 386,524 888 1896 G5 18,700 1,785,675 6,840 1899 105 27,350 3,306,295 32,265 190.2 133 38,000 5,003,682 451433 I904 (1 i 172 " 6,290,274 " Al principio del 190-! vi erano 172 società nell' Unione con 118mila membri. L'Unione ha stabilito di occuparsi della produzione. In Italia, secondo l' Unione coope'rativa italiana vi sarebbero 8 11 cooperative c0n 188-408 soci (inoltre 94 Società uuove figurano in un'appendice al volume pub. blicato dall'Unione). Nel 1902 queste società fecero vendite per 60 milioni. L'Unione militm·e di Roma fa il maximum di affari con 7,812,000 lire. Vien dopo l'Unione Cooperativa di Milano con 6 milioni e mezzo. Nel Belgio il movimeuto cooperativo è rappresentato principalmente dalla Fede'razione delle Società Cooperative comprendente 9 società, tra cui il Voo1·uit, la Maison du Peuple e la Populafre di Liegi. Per appartenere alla Federazione le società debbono appartenere al Partito operaio socialista. Victor Serwy segretario della Federazione stima a circa 210 il numero delle· società di consumo e 29 quelle di produzione aderenti al P. O. o simpatizzanti pel socialismo. (1) I primi 10 mesi soltanto.
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