610 RIVISTA POPOLARE « ladri ed assassini. Cosi mo!ti credono in Russia ». Questa credenza per lo appunto doveva esercitare un'azione inibitoria anche sulle menti di molti, che desiderano in cuor loro di vedere scomparire l'autocrazia. Se la credenza sia del tutto infondata lo dicano gli avvenimenti contemporanei. Al timore che suscitano i cont:1dini si è aggiunto infine queilo che tra gli elementi urbani ispirano gli operai impregn:1ti di socialismo, se non del tutto socialisti. Queste masse socialiste hanno giu'ìtificate le apprensioni colla lotta contro la borghesia e contro gl' intellettuali. « E' un grande terrore politico « da parte degli ideologi socialisti, dice lo Struve, lo « scagliar fulmini contro la borghesia liberale e il « disprezzarla; questo tanto più , in quanto la sfi- « ducia verso le classi colte, basata esclusivamente « sull'ignoranza delle masse , costituisce il fonda- « mento psichico e sociale d' una brama di domi- « nio. Nè operai nè contadini hanno in Russia una « idea approssimativa delle teorie scientifiche sulla « lotta di classe; ora la sfiducia nella borghesia che « in nome di queste teorie si va diffondendo tra le « masse popolari non porta tanto alla formazione « di una politica cosciente di classe , ma piuttosto « al raflorzamento dei pregiudizi a danno degli in- « tellettuali, i quali rimangono tuttavia sempre al- « l'avanguardia del movimento per la libertà ». In questa guisa il socialismo, i cui campioni più coscienti hanno rappresentato una ,.parte grandiosa nel movimento rivoluzionario odierno , lo hanno pure ostacolato e rallentato; questa azione ritardatrice in nessun altro punto dello Impero , forse, è stato tanto notevole quanto in Polonia dove la grande maggioranza dei socialisti ha avversato da tempo , come in altri numeri della Rivista venne rilevato, il sentimento nazionale. Lo Struve che non tutti ha enumerato gli ostacoli alla rivoluzione e che si è fermato principalmente su quello formidabile derivante dal movimento nazionale russo, dal panslavismo, di fronte alla realtà ha conchiuso il suo studio nel momento in cui la rivoluzione stessa divampava dapertutto con queste parole, che danno piena ragione ai nostri precedenti giudizi : « L' Europa occidentale dimentica troppo « facilmente che finora nessuna grande rivoluzione « politica ebbe da vincere ostacoli cosi potenti come « l'attuale movimento russo. Scopo delh mia espo- « sizione era mettere bene in chiaro questi ostacoli « e lumeggiare le difficoltà della rivoluzione russa. « Cosi forse, ripensando a tutte queste circostanze « antirivoluzionarie, ci si perdonerà se noi Russi « non procediamo nella nostra rivoluzione con la « rapidità desiderabile. Si pensi solo che, per quanto « ciò possa sembrare paradossale, l'autocrazia incolta « e illiberale approfitta dei benefici tecnici del se- « colo XX e può cavarne maggior utile che non il « suo nemico che lotta per la libertà politica e la « legislazione sociale ». Ma non ostante questi ostacoli veramente eccezionali l' ora della rivoluzione scoccò anche per la Russia e il dispotismo fu costretto fl capitolare. I prodromi della rivoluzione - le cospirazioni, le som• mosse, gli attentatì, gli assassini politici ecc. -durarono a lungo ; ma non tanto quanto durò in Italia la propaganda rivoluzionaria mazziniana per la for:. mazione dello Stato. Le ultime fasi di tale periodo prerivoluzionario presentano. molte analogie con quelle della rivoluzione del 1789. In ogni modt) la rivoluzione venne, quantunque senza i caratteri catastrofici e rapidamente risolutivi delle al!..rè tipiche rivoluzioni dell' Europa occidentale. In Russia assunse una forma vectmente :tnarchii..:a, non· pel fatto degli scioperi in11umen~voli, da quello dei ferrovieri ali' altro degli studenti - stranis~imo ed acutamente analizzato dal Kow:tlewski nell' A-vanti della CVomenica -- ma per quello dell' assen;u di veri _ Comitati della stessa rivoluzionè, come li videro all'azione energica, e sino ad un certo punto tutelatrice dell' ordine, Milano, R.o:na, Parigi, l' U ngheri:t nel 1848-49 e p·er la inèrzia , per b paralisi delle autorità govèroative, che in molti punti scioperarono nè più nè meno degli operai e degli studenti rivoluzionari: inerzia, paralisi negli org:rni dell' autocrazia che si spiega colla coscienza dei propri torti, coll'avvertita unanimità della pubblica avvasione, colla convinzione che certamente avrà dovuto formarsi nei medesimi della imminenza e della irreparabilità degli avvenimenti. L'azione paralizzatrice di questi fattori sulle mènti degli organi dell' autocr:1zia dovette naturalmente centuplicarsi quando si videro a molte riprese sfugairsi di mano gli strumenti dirètti e indispensabili della repressione: i sold:ìti. Tra l'ammutinamento (lella Potemkin nel Mar Nero e la ribellione dei marinai di Cronstadt e dei soldati di Wladivostock, dall'uno all'altro estremo del territorio dell'Impero sta tutta una serie di sintomi :t dimostrare che lo spirito rivoluzionario è penetrato nell'esercito e nella flotta. Taie spirito nei soldati e negli equipaggi anche delle navi mercantili si manifesta· nella forma :111:trchi~a pegg~ore: ~oi saccheggi , cogli inc~nd_i,, c~ll~ orgie, coll ubbnachezza, che superano 1 p1u t~1~t1 ricordi di Cartao-ine e che disonoraebbero la nvoluzione, se non° fossero il prodotto genuino del1' educazione dispotica. _ A Varsavi,1 e a Lodz, come a Mosca e a Pietroburgo soldati e marinai non poche volte assistettero a meetinus acclamanti alla rivoluzione ; uno a Pietroburgc~ fu presieduto da un sDtto-uffic_iale d~ .ma: rina altri meetin"s esclusi·1;1mente composti da 1111lit:1n ' b d 1· si teno-ono in diversi punti e :t uno , si e ice, - certam~nte esagerando-che pre..,ero parte ben 4000 soldati e, se ne annunziano a Lymef a Sticehestra ec~.; soldati e marinai a~colgono si:npaticamentè le dimostrazioni degli studenti e degli operai che percorrono le strade precedute da bandiere rosse e cantando la Marsio-liese; si parLt (b. p~r tuttn Ji centinaia di ufficiali, che har_rno fatto adesione alla rivoluzione e di arresti innumerevoli; Lt demoralizzazione, infine, viene completata dalla notizh pubblicata d~1un giornale, il Syne Otciest-va, che le paghe dei sold:tti e <leali ufficiali in Pietroburgo sono state aumenute di tr~mila volte (!) per nuntenerli fodeli allo Czar. Sa via misura da parte dei governanti, dunque, fu quella di sospendere il rit0rno delle truppe dalla Manciuria: quei soldati che hanno potuto ap• prezzare a proprie spese - e come! - qu:tnto valga la scellerata autocrazia sarebbero div~nuti certamente gli agenti più decisi, e più p~ri~ol~F,i ~erchè arn::tti e sino ad un certo punto d1sc1plrnat1, della nvo• luzione. La condizione psicologica dell'esercito e della marina dà ragione delle domande innumerevoli di
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