Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 20 - 30 ottobre 1905

RIVISTA POP·OLARE 593 FANCIULLADANZANT,Edi Christian Erikson, che ha nelle gracili forme ignude e nei gesti un pò rigidi tutta l'acerba grazietta della sua età; e poderosissimi, pur nella minima mole, i bronzi ed i marmi da sala di Karl Millés, tra i quali particolarmente mi piacque 'il gruppetto poco più che abbozzato, ma genialissimo , delle donne che sfidano audaci LA BUFERAe ne rompon9 l'impeto con l'ostinata energia, puntandole contro le teste chine. Infine, ecco ancora , in questa magnifìea sala , i quattro arazzi moderni, semplici e austeri, i grigi paesaggi dell'estremo Nord, semplificati, stilizzati, evocati co1~ pochi tratti e con pochi toni, da Gustaf Fjastad, e che a me piaccion molto di più di metà delle Lede, delle Giuditte, delle Diane e delle Rebecche dei nostri classici; e i soprammobili, vasi, calici , piatti, confettiere , disegnati da Ferdinand Boberg ed eseguiti in argento, in istagno, in ceramica, in vetro, nei quali sono evocati ora il monte con le sue felci, con le conifere, coi rododendri, coi cardi, accennati squisitamente come sottili reminiscenze locali, ora il mare, con tenui motivi di onde e di flutti , con spunti di flora e di fauna, con pesci intravisti attraverso le trasparenze dell'acqua, con alghe, con polpi, con granchi, con chiocciole, .ora evidenti, gettate a terra, ora che s· indovinano vagamente, giù negli abissi ... X Segue l'impero degli Hohenzollern, con due sale affidate alle cure di Hermann Halm, di Ludwig Hertench, e di Emanuel Seidl: la prima e maggiore in grigio-turchiniccio, con zoccolo ed incorniciatura di porte in legno rosso-cupo tagliato a nastri e intrecciato: originalissimo; l'altra minore, rosafragola a riflessi cangianti color alluminio; in alto, gran fregio bianco filettato e borchiato d'oro; in terra, gran tappeto grigio a bordo di scacchi azzurri; mobili non molto estetici, forse , ma estremamente comodi e soffici, in mogano, a piedi d'ottone; e piedistalli semplicissimi ed inadorni, schierati in due file come cordoni di truppa, reggono molte piccole sculturine da sala, in bronzo, tra le quali una bellissima BACCANTEdi Fritz Christ , parecchi simpatici studi d'animali, di August Gaul, una OTEROche danza,· ed una BAGNANTEche si spoglia, alle quali Fritz Klimsch ha dato non solo la forma ma il moto e la vita, e poi anche un PARSIFALa cavallo, tutto armato, sur un bel bellissimo piedistallo figurato arcaicamente a ritaglio, di Ignazio Taschner. Del quale Taschner è pure un terribile CRISTOin argento, secco, ischeletrito, contratto, d'un impressionante verismo, che fa il pajo con un bassorilievo in bronzo argentato, d'Alessandro Oppler, duro, inestetico, urtante anche, ma che s'impone per la potenza espressiva : s' intitola GwvrnEzzA, VECCHIAJEA MORTEi,ncombente, questa, quale minaccia perenne, ugualmente su tutte le età. Buone, poi, le TARGHETTEe, d ottime l:! MEDAGLIE di Georg Roemer. Ma, infine, e tutto sommato, _nulla che susciti veramente l'ammirazione entusiastica;- precisamente quello che accade quest'anno, fra i tedeschi, anche · per la pittura: nella quale noto qualche bel paesaggio semplificato da uno stilismo ormai com une nel Nord, come quello a tempera, di Ludwig Dill, RuscELLO NELBosco, o come quelli sommari, grigi, settentrionalmente malinconici, di Hàns von Hayek INVERNONELL'AMPERe, di Helmuth Liesegang D1 PRIMOMATTINOe; vari ottimi abbozzi, i quali però s'arrestano a questo primo grado dell'arte, come LA CACCIA LLAVOLPE, di Angelo Jank; e molte cose da rifiutarsi decisamente, come la CANZONEDELLA FRIGIA, del solito Ludwig Dettmann, come le CoMUNICANTdIi Christian Landenberger, come Lo SPECCHIOdi Adolf Miinzer, come il RITRATTODEL PITTOREKLEIN, ridotto da Robert Breyer all' apparenza del più volgare fra gli amanuensi nati, fra i mercantucci di vocazìone, fra i ricevitori del dazio, fra i garzoni di farmacia: quell'omiciattolo lì, un artista? Ohibò ! Ma il colmo del pessimo è dato da un grande · quadro : IL CAVALIERE, di Max Sllevogt : è un viluppo informe di figure nude e seminude, che vorrebbero essere femminili, le quali, colpite collettivamente da non so che forma d'istero-epilessia, si scontorcono addosso ed attorno a un guerriero tutto coperto di ferro, dritto impalato nel mezzo del quadro: e bravo chi ci capisce, lì dentro; bravo chi riesce a ricostruire tra quel viluppo di membra gessose e di stoffe di cartapesta, una donna completa; bravo chi ci sa dir di chi sia questa gamba, quel braccio, questa capigliatura o quel piede; bravissimo, poi, chi indovina, almeno all'ingrosso, che cosa signifi. chi tutto l' insieme ! E tutto il resto è mediocre, o poco più: il ritratto del pittore Hans Looschen, buon tedescone pasciuto e biondo, dallo sguardo e dal sorriso sornione, efficacemente intuiti e fissati da Georg Meyn; quello di Otto Greiner, NELLO STUDIOu, n po' tetro ma vivo e mosso; la DANZATRICSEPAGNOLAd, al sorriso tra ingenuo e maliziosetto, di Otto Hierl-Deronco; DEDIZIONEd, 'Albert von Keller, una damina pallida e bruna, abbandonata a braccia aperte e ad occhi languenti sur un divano, come dicesse « pigliatemi ! J)j e, migliore di tutto questo, la PAUSAd' Arturo Kampf, un violinista a figura intera, seduto dietro le quinte, con lo strumento sotto l'ascella e le mani giunte tra le ginocchia, che guarda strizzando gli occhi obliqui ironicamente, e che mostra i candidi denti sotto i baffetti neri, in un sorriso pieno di sottintesi e d' arrière-pensées: indovinello anche questo: ma, almeno, dipinto bene! X La sala inglese, con attiguo gabinetto di Bianco e Nero, semplice e parca essa pure, è a grandi riquardi di tela ulivigna, incorniciati di semplicissimo legno dipinto· a guazzo in bruniccio; in alto una fascia azzurro-nube, e quattro grandi pannelli decorativi di Frank Brangwyn cui era affidato lo arredamento di questa sezione. I FONDITORI,Gu STERRATORI' I FABBRI' I VASAI: i primi sgrossatori della materia bruta, i primi fattori della ricchezza e della potenza britannica, gli umili e forti iniziatori dell'industria e dell'arte, espressi in grandiose figure piane grossamente profilate, rudemente colorite, muscolose e brune, tra le macchine e gli strumenti del lavoro, tra il fumo e i riflessi della ferriera e della fornace : come decorazione e come suggestione, eccellenti. Del Brangwyn stesso, inoltre, è pure il quadro PoPON.I,che ne figura infatti un gabbione pieno con due ragazzi attorno: quadro un pò bujo, ma fortemente tracciato e chiaroscurato, con mirabili effetti di luce e di rilievo. Tuttavia, nè queste, nè alcun' altra opera della sala e della saletta inglesi, s'impongono fortemente allo spettatore: ciò che v'ha qui di meglio, sono tre PAESAGGaI d olio e tre in acquaforte su fondo bigio, d'Alfredo East, del quale son noti il verismo poetico, la scienza dell'aria e dello spazio, la padronanza della linea e del colore; poi. un CREPUSCOLO di Stanhope Forbes , con un carretto fermo lungo una via di campagna e un ragazzo che ne accende il fanale: bellissimo effetto di luce, al quale aggiungon poesia le poche finestre già illuminate del villaggio lontano; poi una PsICHEdi Joseph Solomon, o megli9, semplicemente, una gentile e delicata nu-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==