582 RIVISTA POPOLARE almeno di altri 5 milioni all'anno per quote inesigibili dai mutuatari. Dove trovare la somma per non fare ricadere il bilancio nel disavanzo? Il conto è bello è fatto pel deputato socialista : 20 milioni si prenderebbero dagli avanzi annuali; 20' milioni dagli aumenti normali di entrate; 15 si racimolerebbero su economie su tutti i bilanci ; 100 dall'aumento dell'imposta di ricchezza mobile sulla rendita. In questo conto solamente i primi 20 milioni possono rimanere al loro posto; non le due somme successive di 35 milioni perchè il Ferri ha dimenticato che all'aumento normaledelleentrate corrisponde un au-, . mento normale delle spese, che secondo la relazione Rubini supera qualche volta il primo aumento. Dovra necessariamente superarlo se l'Italia vuole mantenere le promesse fatte ai professori secondari; se si vuole rendere decente il servizio postale e telegrafico-spese raccomandate dai socialisti riformisti e rivoluzionari con grandissimo calore. E il grande punto interrogativo dell' esercizio ferroviario ? Per questo solo occorrono parecchie centinaia - da 500 a 750 - di milioni; ma non esito a riconoscere che questi si dovranno :.iomandare al credito e che le ferrovie in pochi anni restituirebbero ciò che ad esse si darebbe; ciò eh' è indispensabile che ad esse si dia nel più breve tempo possibile. Il punto più scabroso è quello della riduzione forzata degli interessi del debito pubblico. Anzitutto e' è un grosso errore nei calcoli di Ferri : la riduzione dal 4 a] 3 °lo darebbe non roo, ma 72 milioni, come corregge il De Johannis. Con questi 28 milioni in meno, che andrebbero a raggiungere gli altri 35, le previsioni sui 155 milioni si ridurrebbero quasi alla metà, perchè subirebbero una falcidia di 63 milioni. Ma nelle condizioni attuali della finanza dello Stato e della economia nazionale converrebbe proclamare la bancarotta dello Stato? Francamente non esito a respingere la proposta. L' ho caldeggiata quando le condizioni nostre erano difficilissime; non oggi che çon una politica prudente siamo prossimi a fare la conversione che 3 e 1/2 %, che ci assicurerebbe circa 40 milioni lasciando intatto il nostro credito, anche aumentandolo. Su questo tasto dobbiamo insistere; e parlamento e paese farebbero il loro dovere e provvederebbero ai propri interessi premendo fortemente e insistentemente sui ministri affinchè essi agiscano in guisa da farci arrivare al più presto possibile alla libera conversione. La q L1alenon solo riuscirebbe enormemente vantaggiosa per le vie dirette per la disponibilità di circa 40 milioni all'anno che assicurebbe al bilancio ; ma forse gioverebbe di più automaticamente perchè volgerebbe molti capitali alla terra e all'industria, che attualmente si contentano degli interessi sicuri del 4 °lo che loro dà la rendita. ♦ Concludo. Il progetto Ferri ha una grande importanza sintomatica rilevata anche dal Corriere della Sera : mostra che anche il capo dei socialisti-rivoluzionari sente il bisogno di pensare alle miserie attuali e non attenderne ]a riparazione nel remoto futuro collettivista; e riconosce, come ha fatto a Bologna, la necessità di ridare importanza alla funzione parlamentare -cosa che si deve rilevare in questo momento di effiorescenza sindacalista rivoluzionaria. Le sue proposte, però, non sono nè sociali-;te nè rivoluzionarie nu semplicemente democratiche o piccolo-borghesi e nessuno saprebbe dimostrare che esse, come il loro ·autore afh~rmò a Bologna, stiano in armonia con l'insieme del progr;1111111ea delle finalità socialiste. Perciò a lui e capitata la disirazia scioccamente rimproverata a me d:1 certi rivoluzionari , di avere lodi dagli odiati giornali della borghesia. Opportunamente, quindi, il Bissolati !u osservato nella riunione del gruppo p.1rbmentare socialista, che la parte integrante del progetto Ferri è a favore della piccola proprietà. Questa, forse, conduce alla _finalità del collettivismo?!? L'or-lin~ del giorno Berenini votato all'unanimità dal gruppo parlamentare socialista riaffermando « l'intendimento di proporre alla Camera una risoluzionepratica ed attua,bile delle q uistioni economiche e tributarie presenti » ha dato un calcio formidabile al rivolurionarismo e ali' intransiienza, che avrà fatto ridere allegramente Turati, Bissolati e tutti i riformisti, che hanno giuocato un brutto tiro ai rivoluzionari. · Per non limitarmi, infine, alla critic:1 sempre facile, aggiungo che a mio avviso ora come ora pel mezzogiorno e per la Sicilia si potrebbero adottare q ueste 01isure: l. 0 Riduzione della imposta fondiaria ; 2.0 riduzione del dazio sul sale, sul pc:trolio e sullo zucchero; 3.0 migliore organizzazione del credito agrario, rendendolo più ;1ccc;;sibile e più popolare ed anche un poco a più lunga scadenz;1 ; 4. 0 lavori di bonifica, di rimboschi mento, di strade ordinarie. Quest'ultimo provvedimento riuscirebbe ançht efficacissimo nell'assicurare lavoro, nel rialzare il tenore di vita dei la;·oratori, che sotto ±orma di consumi restituirebbero in parte alla finanza ciò che essa darebbe sotto forma di spesa. Questo programma, che non è nè mio ne <li alcun misterioso finanziere, ma e nella coscienza di tutti sarebbe gradatamente realizzabile, non condurrebbe al deficit, permetterrebbe la conversione libera della rendita. Perchè si traduca 111 fatti è necessario che paese e parlamento lo impong,1110; che I' uno e l'altro impediscano nuove e pazzesche spese militari, che sono assolutamente improduttive, in quanto nemmeno·- quali esse sono - assicurano la difesa dello Stato. DoTT. NAPOLEONE CoLAJANNI La barbarie coloniale Lì& tnoglie di Oiaeonda Diacunda era un tiragliatore peulo. Egli aveva servito nelle bande di Samory pri•na d' ingaggiarsi nei tiragliatori. Forse usciva dai tiragliatori quando andò a rag~i1rngere Samory. Tutti i grandi movimenti dei capi negri che presentan'ì 11n embrione di organizzazione e che danno luoO'Oa formazione di efimeri stati o militari, che i nostri soldati non tardano a distrarre, provengono dall'esistenza di ima ca.st,a g 1erl'iera che il reclutamento dei nostri ausiliari indigeni ha creata nelle tribù ehe ci forniscono di soldati. Codesti profe::,sionali, avidi di avventure e di saccheggi, passa110 colla mag-
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