486 RIVISTA PO POLARE imenti di minimo costo. Col reddito di questi egli s'arricchisce e si dà il lusso di pagare lautamente i suoi OP.emi di città. Il capitalismo inglese è dunque di natura specialissima, e da ciò va anche spìegata la natura speciale del movimento operaio inglese. Se all'Inghilterra venisse a mancare lo sfruttamento delle colonie, anche il livello sociale della classe operaia in9lese ne sarebbe minacciato. Gli operai non mostrano perciò alcua desiderio di abbattere il sistema coloniale , e il governo si adopera ad ampliarlo sopratutto da quando la supremazia industriale inglese è minacciata ; anche l' idea dell' unione doganale di Chamberlain è nata di lì. Qui dunque sta l'interesse capitali! dell'Inghilterra, e di qui si determina in fondo la sua politica. Chiunque si opponga o sembri opporsi a quella privilegiata condizione di cose di cui essa profitta , è un suo nemico. È il caso delta Germania. Non occorre venire alle mani e il proletariato fa il dover suo alzando la voce contro gli aizzatori di professione; m.a non è men vero che fra la Germania e l'Inghilterra c'è una sorta di stato di guerra economico che si rispecchia nella politica. Da qual parte deve la Germania rivolgere la sua esportazione? Se occorrono mercati e tutt'intorno v'è la tendenza a chiuderli: l'Inghilterra colla progettata unione doganale che io non considero affatto fantastica; gli Stati ~niti che cominciano a considerare tutta la terra americana come un mercato che va loro riservato di diritto; quanto alla Cina e alla Russia, sono mercati poveri, e quel tanto che a poco a poco si potrà cavarne andrà a beneficio del Giappone e dell'industria nazionale russa ; e l' Africa non può venir presa ia considerazione per )':avvenire prossimo. Dunque? 1~ Germania non può certo rinunziare alla sua posizione e al suo avvenire di grande potenza economica-commerciale, deve dunque - scartata l'ipotesi di farsi un impero coloniale con le guerre - trovare una via di uscita che senza porla in aperto conflitto con le potenze rivali, l'aiuti ad ampliare i suoi mercati. L'errore che com• mettono oggi gli espansion:sti tedeschi è quello di voler copiare in tutto i procedimenti seguiti dall'Inghilterra e dall'America. Ora, lo sviluppo coloniale dell'Inghilterra è come abbiam visto un fenomeno d'eccezione, e se quello dell'America è più normale è però' favorito dal grado inferiore di sviluppo dei paesi al cui dommio economico gli Stati Uniti tendono. Per la Germania la possibilità di espansione all'intorno è più difficile essendo essa circondata da Stati che sono al suo livello, o quasi al suo livello, economico e politico. Tuttavia non rimane che questa via per la G<:!rmania ; essa deve tendere a fare del l'Europa - èscluse l'Inghilterra e la Russia - un corpo economico unico che le dia quel mercato ch'essa, fuori d'Europa, non può trovare. Anche fra gli Stati europei esistono contrasti ecor,omici, ma di fronte ali' [nghilterra o all'America, i paesi della media Europa appaiono parenti prossimi. La loro prest:nte costituzione economica, la loro storia economico-politica, i loro ideali di civiltà li ravvicinano strettamente di fronte a paesi come l'Inghilterra, gli Stati Uniti, la Russia, il Giappone. Dall'Inghilterra e dagli Stati Uniti li minacciano gli stessi pericoli, e i loro scambievoli rapporti commerciali, quantunque inceppati dalle barriere di confine , sono intensissimi , rappresentano una somma di venti miliardi , circa la met:1 del loro commercio di esportazione totale , · e salirebbero assai più se come l'America e come l'Inghilterra con le colonie, gli Stati europei non avessero tra loro troppi impacci di dogana. I vantaggi che risulterebbero .dal formar l' Europa un solo complesso economico-daziario sarebbero di ordinaria portata specialmente per il popolo lavoratore. Tornando al discorso di Jaurès, si può certo augurare con lui che i rapporti tra Francia e Inghilterra rimangano buoni; ma bisogna chiedere: è possibile a lungo andare un' amicizia '-he non riposi sull' armonia deg!i interessi? Io credo , come risult'a dal già detto, che tale armonia non esis1a, e anche la recente storia economico-politica con gli incidenti di Faschoda e del golfo persico lo prova. L'avvenire dell'Europa non può fondarsi ~ull' amicizia dell'Inghilterra, della Francia e ddla Germania; esso può solo fondarsi sul ravvicinamento di queste due ultime. Solo da un tal ravvicinamento si vedrà se la vecchia Europa possiede ancora tanta elasticità da sentirsi solidale contro l'impero britannico, americano, russo o giapponese, e se la civiltà europea vuol sussistere e svolgersi. Io credo che nè il mondo inglese nè quello americano troveranno in sè la forza di tramutarsi in un tempo prossimo in una società d'indirizzo socialistico. In Francia e in Germania le condizioni per un tal mutamento mi sembrano invece già in parte esistenti. Ma si badi: ogni azione ìn questo senso deve avere carattèrc internazionale. Entro i confini di uno stato non è possibile instaurare un ordine socialistico delle attività economiche. E se la Germania s'arresta nel suo sviluppo economico e la fusione economica dell'Europa non avviene, anche l' iniziati va sociaìista ne rimane uccisa. In questo caso si dovrebbe attendere che la necessità dell' assetto socialistico nasca dal1' essersi uguagliate le condizioni economiche dell'Inghilterra con le sue cnlonie e ddl' America del Nord con quella del Sud, ciò che malgrado la rapidità con cui procede il capitalismo può du,·are un bel pezzo. La via più prossima del socialismo è la costituzione degli stati dell' Europa centrale e occidentale (escluse l'Inghilterra e la Russia) in una grande unità economica. Ma la prima condizione è il ravvicinamento franco germanico. (So 1 ialistische Monatshefte, settembre). R.E CENSI ON I L'annee administratirle - Anno 1° (1903). - Paris, Giard et Brière, rgo+, (pag. 664). La dottrina francese del diritto amm1111strativo si trova in un periodo di vigoroso rinnovamento, che è i 1cominciato e si va svolgendo , per così dire , sotto i nostri occhi. Era parso per qualche tempo che, chiusa nella sterilità di un m.etodo scientificamente imperfetto , qual' è quello della semplice descri1io11e degli istituti , non potesse e non sapesse più dare altri frutti; poi, !-ul vecchio e glorioso tronco, vicino ad inaridirsi, era apparso in un impèto di nuova vita, qualche promettente germoglio ( è doveroso legare a questo periodo i nomi del Laferrière e d1 Hauriou); ma ciò che l' ha ora rinnovato è senza dubbio l' innesto della dottrina tede1-ca , che la naturale genialità francese ha saputo assimilare e vivificart! nel breve decorso di pochi anni. E così, pur conservando il suo carattere nazionalt: , pur non dimenticando di attingere alla fonte sempre fresca e viva della giurisprudenza del Consiglio di Stato ( cui tanto devt: il diritto amministrative in Francia) la scuola francese ha saputo rapidamente rinnovarsi ; ed ora per 1• opera assidua di una schiera di valorosi - dal Moreau al Berthélemy , dal Jacguelin al Jèze, per non citare che a caso- essa h'.i riconquistato un posto degno della nobile sua tradizione. In un momento così _propizio incomincia, con queslo primo volume, le sue pubblicazioni un annuario amministrativo, diretto dal Hauriou e dal Jèze, che si propone un duplice compito: riassumere pi:;riodicamente con apposite rubriche lo St~to della legislazione, della dottrina e della giurisprudenza ed 111sieme offrire in una « cronaca amministrativa 11 un riassunto Mganico dei fatti che riguardano la pubblica amministrazione. Quali sono questi fatti amministrativi? Ce lo d!ce Andr~ Mater in una garbata introduzione a questa rubrica da lm redatta : saran:10 compresi sotto questa denominazione tutti quei fenomeni soc;ali che dovrebbero interessare i pubblici amministratori (p. 340): il concetto è largo ed un po' vago ~ su qua le una delle considerazioni metodologiche , con cui 11 Mater ne accompagna l'enuncia;;:ione, si potrebbe forse dissen tire· ma è indiscutibile l'utilità di questi quadri periodici che co~prendono-dall'elettorato alla sanità pubblica, dagli istituti di coltura alle pompe funebri-un diligente riassunto di quanto si riferisce ali' attività della pubblica amministrazione ed in
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==