480 RI V I STA P OP O.LA RE I liberali allermano che sarebbe facile metter fine a questo sistema di governo per la discordia. Pietro il Grande non avrrbbe esitato a punire questi satrapi provinciali. Certamente egli non avrebbe tollerato l'autocratico Primario dell'Ospedale di Kremcnckug il quale pochi giorni fa, dette improvvisamente ordine di cacciare tutti gli Ebrei dall' Ospedale. In un batter d'occhio i cortili furono pieni di pagliericci su quali giacevano i malati Ebrei. Non c'è ragione per credere la promessa d'una camera rap presentativa sarà mantenuta meglio delle altre. Secondo il progetto Boulighine i delegati saranno scelti da ogni classe separatamente ; non avranno diritto di discutere degli atfari della famiglia imperiale, della lista civile, dei domini imperiali dell'esercito, della marina, o della diplomnia. I ministrì sono responsabili dinanzi al solo Tsar il quale ha diritto di fare le leggi e promulgarle per Ukase, inappellabili e incriticabili. Si dice che i delegati delle Zemstwo abbiano intenzione di pregare lo Tsar di convocare una assemblea rappresentativa dentro le prossime cinque o sei settimane e se non saranno esauditi essi dichiarano che formeranno dei comitati di governo provvisorio per le proviocie. Questa darebbe ai liberali di tutta la Russia una serie di centri intorno ai quali potrebbero aggirarsi ed agire. Tutti sanno che l'autocrazia è ancora pronta a saaificare vite nella speranza d'una rivincita sul Giappone. Pochi giorni fa, il giornale ufficiale finanziario dimostrò, con sua grande sodisfazione che fra pochi mesi il Giappone sarà fallito, perchè non continuare la guerra fino a quel tempo'? Ma la nazione risponde coi tumulti della guerra civile. •· lo non esito ad affermare che il pericolo di espansione della Russia, sarà eliminato dal trattato che sarà conchiuso fra poco, fra il Giappone e la Gran Bretagna. Ogni velleità di cambiare lo St,1tu Quo nell'Asia, quale uscirà dal trattato di \Vashington e di Portsmouth sarà considerata dall'Inghilterra come un casus belli, e credo che questo darà tale un impeto alle forze rivoluzionarie della Russia, che l'auto~razia non potrà durare più a lungo. L' assolutismo in patria è inconcepibile senza una politica di l:Spansionc all'estero. Siccome l'una è condannato a sparire dentro l'anno, appena l'alleanza Anglo-Giapponese sarà stata allargata; l'altra dovrà indubiamente seguirla a breve distanza, se già non sarà sparito (American Northly, Agosto). + Joar111es Timm: Il ri~ta.gno della legislazione asslcuratt·lce. - Malgrado tutte le millanterie sulla politica sociale tedesca non v'è dubbio che da anni essa si muove su un binario morto. Da anni , in questa materia, il governo si limita a un lavoro di ricerche sopra ricerche congiunto eon qualche rappezzatura qua e là. Ciò va detto anche per le assicurazioni. Rattoppi furono le modificazioni apportate alla legge sugli infortunii, a quella sulla it~validità e a quella sui malati. A tutte queste misure manca il carattere unitario di una vera riforma, e ciò che in una può essere salutato come un progresso urta contro le disposizioni di un' altra, e così via. Ma non solo non si procede innanzi; nel presente momento vi è la tendenza ad applicare il meno possibile le leggi sociali esistenti. li Consiglio Federale è diventato reazionario in queste materie; esso non tien conto delle deliberazioni del Reichstag, come quelle per un regolamento sulle industrie casalinghe estendendo anche a queste l' obbligo della assic urazionc, E il ministro Posadowski , lo specialista dello Sor_ialpolitik, nella seduta del 13 dicembre 1904 parlò al Reic hstag dei pericoli degli (( eccessi del principio d'assicurazione ,i dicendo che e< la pensione diviene talvolta un' idea fissa, la fortuna massima che si cerca di raggiungere con mezzi leciti ed illeciti ,,. Oh l' impudenza di un mutilato o di un invalido che cerca di raggiungere la felicità della pensi9ne ! E altrove, nell'organo della lega dei medici , si parla dcli' iJea fissa della pensione come di una « minacciosa psicosi popolare n. Certo, questa reazione è sopravvenuta negli ultimi tempi. Tra il 1899 e 1903 le pensioni venivano accordate con una certa larghezza ed erano in aumento. Allora il governo inviò una commisi-ione riveditrice composta di rappresentanti dello ufficio d' assicurazione e del Ministero dell' interno. Questa commssione ha lavorato così bene che già nel 1904 si paga- .rono circa 13000 pensioni di ivalidità meno che nel 190:, ! Ma il Governo fa anche dcli' altro per impedire il diffondersi della e< mania della pensione ,i. I mate1hateci dell'ufficio imperiale di contabilità stanno elaborando prospetti con grandi previsioni di deficit per gli ut-I-ìc i di assicurazione nei prossimi anni; il Consiglio Federale si sta così premunendo contro gli attacchi che potranno venirgli dal Parlamento. Lo sfruttamento delle grandi masse produce naturalmente la invalidità ; e quale condanna per le nostre condizioni interne che il governo debba provvedere con artifici a limitare la cu - pidigia di una pensione mensile di I o o 15 marchi ! Noi sappiamo poi che ogni atto di politica sociale vien misurato dagli effetti che esso ha come antidoto contro il socialismo ; ora appunto perciò temiamo le assicurazioni non facciano troppo cammino, giacchè non distolsero gli operai dalla propaganda socialista. Così l'annunzio d'un' assicurazione per gli orfani e per le vedove e dell' astensione dell' assicurazione pei malati alle indu~trie casalinghe , va accettato con grandi riserve. Al gO\·erno sembra premere di più una lt:gge che restringa l' autonomia delle casse dei malati. Per tutto ciò è necessario che gli operai vigilino più che non abbiano fatto tìnora sull" andamento delle leggi assicuratrici. Ciò è tanto più necessario in quantochè nelle stesse liste socialiste regnano deplorevoli incertezze, specialmente sul terreno dell' assicurazione dei malati, ove il punto di vista della cassa prende già il' sopravvento sul puro punto di vista sociale. Così dovevamo vedere approvl\to, dalla riunione delle casse dei malati di Sassonia , un ordine del giorno del deputato socialista Frassdorf che accettava in principio I" ammissione dei lavoratori dcli' industria casalinga ai benefici dell' assicurazione de i malati, ma la negava sino a nuovo ordine l< dal punto di vista della cassa >> (Die Neue Gesellschaft, 9 agosto). + Georges Stiekojf: L'organtzzazloue lnteruazlouale della Piccola BÒrg·hesta. (1) - La piccola borghesia si è sempre mostrata poco incline ali' organizzazione: a collaborare cioè ad un 'azione di solidarietà nazionale o almeno professionale. Politicamente non· ha mai mostrato una fìsonomia propria : priva di alcuna potenza , si è volta di qua e di là, seguendo a caso il succedersi delle passioni politiche. Ed anzi, assai spesso, ha congiunto i suoi sforzi a quelli dei partiti di reazione. Alla conquista della P. B. - Vi fu tempo in cui la piccola borghesia sviluppò una certa facoltà progressiva nella sfora economica , mostrandosi propagatrice del progresso tecnico, agente attivo dello sviluppo industriale e commerciale. Politicamente ebbe un 'azione avanzata ed anzi quasi rivoluzionaria; ma quando la storia tirò le somme di questi sforzi coraggiosi per fissarne i meriti , ne rìsultò che l' azione della P. B. fu ( 1) L' importanw di Lluesto studio sulla piccola borghesia, eh 'è assolutamente nuovo per l 'ltalia, ci costringe a non dare altri sunti di riviste italiane e francesi, I nostri abbonati ed amici, siamo sicuri, ce ne saranno grati. Il riassunto fedele t:d elegante della Revue è stato fatto da A. de Rinaldis. N. d. R.
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