462 RIVISTA POPOLARE La rivincita della Russia sembra inverosimile del tutto perchè essa scarseggia di quflttrini : i hanrhieri francesi Ronoabhastanza pPntiti pPi tredici miliardi che le hanno prestato ; e quelli tedeschi non sono stati mai molto generosi. Le difficoltà poi non sono semplicemente finanziarie; la. Rnssia all'interno si dibatte tra le strette della fame e dell'anarchia. rhe Ri rivela in cento forme: l'attentato, lo sciopero, il conflitto armato, il massacro degli Ebrei o degli intellettnali, i primi segni delle Jacque1·ies, la resistenza multiforme ad ogni autorità, Ja lotta contro l'ordine. Meno male se invece dell'anarchia Jo Stato avesse da fare rolla rivoluzione : col suo trionfo potrebbe andarci di mezzo la dinastia dei Romanoff e sarebbe un bene; ma il sentimento nazionale potrebbe esserne ringagliardito e rivolto contro lo straniero con raddoppiata energia. Fu il caso della Francia nel 1789 93. In Francia perè, trionfò la rivoluzione; la Rnssia invece si dimena convulsamente tra i tentacoli della piovra anarchica: l'ami, p-erciò, vinse l'Europa coalizzata contro di essa; l'altr:::1 sembra destinata a soccombere di fronte al solo Giappone. L'ostioazicne in favore della guerra dei circoli militari russi e della Corte sembra un vero atto da demente. Il tentativo per la pace intanto non è servito che ad assicnrare la fama meritata di Roosevelt. Egli ha spiegato tutta la sua energia e tutta la sna rara abilità per 1·iuscire nel grande intento. Roosevelt cominciò superbamente, anche dal lato estetico, l'opera sua di mediazione col brindisi alto e nobile pronnnziato a bordo dol J.11.ay Flower; l'ha continnata con fede, con energia, con fatto ins11perabile. Riesca o non in questo santo tentativo di far ces8are gli orrori di una guerra immane, egli ba ben meritato del genere umano! ♦ Per la libertà religiosa. - Alcuni rep11bblicani di Cupramontana banno proposto di aggiungere al regolamento della sezione locale un articolo del seguente tenore: « Ogni iscritto è obbligato a rilasciare-sotto pena « d'espulsione-al Comitato direttivo sezionale una !etc tera (specie di dispoi:;izione testarmmtaria) nella quale "si dichiara di voler rifiutare in caso di morte q11a- « Junque dei cosiddetti conforti reli@:'iosie si esprime ~ la volontà di esser trasportato all'ul ,ima dimora senza « alcun accompagno di preti o di simboli religiosi•· Oliviero Znccarini combatte vigorosamente la proposta nella Libertà economica. Nel auo ottimo articolo cita corno esempio classico di repnbblicanismo accoppiato a vigoroso senti mento religioso quello di Giuseppe Mazzini, ed all'uopo avrebbe potuto ricordare esempi collettivi forse più significanti anche senza far pr0pria la tesi recentissima sostenn ta nel libro postumo di Giulio Pisa, di cui ci occnperemo tra non guari. (Il problema religioso del nostro tempo) che considera l'irreligiosità come una malattia morale del nostro tempo e come un segno ed una ca11sa di decadenza. Lo Zuccarini saviamente afferma: « La coscienza iPdividuale deve essere intanf!ibile come la cosa più sacra: ecco ciò che io wffenno. Ed a questa affermazione porto, conforto e giustificaz·one, le seguenti parole dette l' anno scorso da Arcangelo Ghisleri a Milano in una riunione di Ube1·i pensalo1·i lombardi; « noi, in nome della libertà di pensiero, non re- « spingiamo gli atei come non respingiamo i deisti ; « quando il deista rispetta del pari e difende nei suoi « simili la Ube1·tà di non crede1·ee di negm·e j q llando " ammette e difende negli altri, come in se stesso, « gli intangibili diritti della ragione e della coi:;cienza. • « Per potere ragionevolmente esclndere dalle nostre associazioni un cattolico, delle c11i opinioni pol' ti che è impossibile dubitare, bisognen·bbe amwettere che il solo fatto della 'religiosità 1·echi con sè, indi~sol nbi] mente congiunta, l'immoralità. Ciò però è aBsolutamente inammissibile. La storia e l'esperienza non possono che farci toccare con mano come l'immoralità e la moralità siano affatto indipendenti dalla religione: la moralità negli individui (come, del resto, anche nelle popolazioni) non è in ragione della religiosità come non è in ragione del razionalismo. Essa è invece in ragione dell' ambiente fo1·mativo e della educazione e co~ì si trovano fra le persone religiose di q11elleche sono eminentemente morali come se ne trovano anche fra quelli che professano di non a '1ere alcuna religione. 4: La moralità si distingue non secon fo la 1·eligiosità, ma secondo l'educazione e le altre circostanze cooperanti (indole p1·upria ambiente ecc.), più o meno favorevoli alla formazione psichica più perfetta e allo sviluppo delle idealità sociali impellenti > (R. Ardigò - M01·riledei positivisti). > La lotta politica che in Itali a si è combattuta contro il Papato spiega benissimo la genesi dell'anticlericalismo battagliero dei nostri repubblicani ; ma noi crediamo cbe queste nobili e generose passioni oggi debbano cedere il i:,osto alla ragione. Q11el che noi pensiamo s1tlla q uistione ai può dire che sta scritto in ogni numero dei diecr anni della nostra Rivista j ed il pensiero nostro perfottamente conforme a quello dello Znccarini con particolarità manifestammo da recente in occasione della lotta di Combes e della repubblica francese contro le Congregazioni. ♦ Uu industria che sarebbe ammazzata. daUa pace .... Il signor Bru netière, il letterato cbe dirige la Revue des Deux Mondes e che divenne celebre per il proclamato fallimento della scienza si è divertito a proclamare il fallimento del pncifismo. I militaristi e i gnerrafonrlai italiani si sono bizzarriti nello esaltare questo fallimento; ma non hanno avuto I' onestà di riprodurre le risposte che al lette rato-politico della reazione cattolica hanno dato NJvicow, Richet e Dumnr, i qmdi lo hanno ben conciato per le feste. Noi non intendiamo, per mancanza di spazio, riassumere gli argomenti delle due parti-e si capisce che noi stiamo pel pacifismo; - ma vogliamo fare gustare ai nostri lettori q11esta boutade del Richet. Il. signor Brunetière tra gli arl!;Omenti che add,1sse contro il pacifismo portava , nientemeno! che questo: la pace av1·ebbe rovinato tutte le inclusfrie, che vivono della preparazione della guerra ..... Il D.r Richet ha risposto a questo strano argomento osservando che prendendolo sul serio , se fosse possibile a.ll' uomo di sopprimere la morte bisoguerebbe aslenersene per non 1·ovùw1·e le imprese delle ...: pompe /unebri I ♦ Nella Scandinavia. Come intendeva i placidi tramonti Alberto Mario. - Il Rig.:-;dag svede~e in seguito alla proclamata separazione della N01:vegia dalla Svezia anzichè lasciarsi trascinare allb. v10lenza dal1' ira e dal risentimento patriottardo dichiarò che avrebbe riconosciuta qnella che si con:-:1iderava come una rivoluzione pacifica, J, urchè l'atto fosse sottoposto al plebiscito del popolo Norvegian~. T • • Il 13 ago8to, perGiò, il popolo d1 Norvegia ~u chia- 'rnato a rispondere per sì o per no se accon:::ient1va alla Beparazione. Il plebiscito si fet;e com~ u_na ~esta pa: triottica e col concor8o volenteroso dei nccln e deJ;rlt agiati, che misero a disposizione del pubbl~co vetture: battelli ed oo-ni sorta di mezzi di trasporti. I votanti furono molti ne il ri:rnltato, ben previsto, fu di 362,307 suffragi favorevoli alla separazione e di 182 contrari. La separar.ione, quindi, ò stata :,;,rnzionata dal porolo, Ed ora la domanda: in Norvegia avremo una nuova piccola monarchia o una repubblica'? Certamente i;e le idee che da anni propaga cogli seri tti e coi discorsi hanno attecchito Biornstiern Bjornestorn ci sarebbe da atten~ dersi la proclamazione della Repubblica; ma se ciò non_ ::;t avrà nel nome,per ragioni forsediconvenienzeinternaz10-
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