RIVISTA POPOLARE 443 presentativo e del ~ontrollo parlamentare, come fanno i giornali di vario colore - dalla Stampa, :ti Secolo, ~1 Giornaled'Italia - sino a tanto che il ministero Fortis rimarrà all'impiedi. E il ministero Fortis che nacque in condizioni anormali, pare che voglia vivere in condizioni più anormali ancora. ♦ La permanenza al potere del Gabinetto imperniato nell'on. Fortis non rappresenta soltanto una offesa all'essenza del regime rappresentativo e delle buone norme parlamentari ma viene a costituire un grave pe:-icolo finanziario pel paese. Il pericolo, cui andrà incontro il paese fu esposto dalla stessa · Tribuna, che forse preferirebbe la conversione e non la morte del peccatore. Di fronte alla volonta della Camera di ottenere patti più vantaggiosi dalle Società, il giornale romano che giustamente si domandò, - lo abbiamo visto - se i ministri attuali potevano avere autorità d'iniziate nuove trattative e di presentarsi, esautorati, indeboliti, a chiedere altri patti alle Società una volta che non avevano saputo o ·potuto far accettare quelli presentati, esplicitamente poscia dichiara : Non saranno adunque gli attuali ministri che potranno ripresentarsi alle Società e dir loro: abbiamo creduto di aver fatto un buon contratto con voi, e avevamo promesso di sostenerlo nd vantaggio comune, invece l' abbiamo abbandonato e. abbiamo mancato alla promessa, e veniamo oggi a voi colla sicurezza e colla fiducia che voi ci darete in premio un altro po' di milioni. Se oggi esse riaccettassero nuove trattative per fare nuove concessioni, perderebbero ogni serietà e farebbero la figura p:ù esosa e più farisaica che si possa immaginare. In cose d' interesse si può non esagerare e magari abbandonare anche un po' di amor proprio e di sentimento di dignità, ma non si può discendere al di là di un limite oltre il quale si diventa spregevoli e si dà prova di aver prima mentito e tentato d' ingannare. · In conclusione, ogni nuova trattativa a noi sembra a~solutamente impossibile, a meno che si tratti di pura omissione od errore materiale per cui commercialmente vige la formula S. E. O. O. (salvo errore od omissione). E il telegrafo già, a guisa di comento o di continuazione ai comcnti della Tribuna ha annunziato che il Consiglio di amministrazione delle Meridiona.li, presieduta dal Principe Corsini, ha dato mandato al suo D,irettore Borgnini di convenire il governo innanzi agli arbitri. .Se il ministero attuale non ha autorità alcuna per trattare di nuovo colle Società dopo avere esau• torato se stesso ed avere gettato il discredito sui funzionari tutti, che dovrebbere essere i suòi indispensabili coadiutori nelle tr,1ttative, ne ha una minore d'intraprendere delle liti. Non può intraprend~rle chi ha dichiarato che le transazioni erano vantaggiose per lo Stato: ogni sua parola di difesa delle convenzioni dinanzi alla Camera potrà essere in vocata dalle Società contro lo Stato dinanzi al magistrato. Quale zelo potrà poi mettere ·l'Avvocatura erariale generale nel condurre la lite contro le Società si può immaginare pensando che ogni piccolo successo ottenuto sarà sentenza di condanna contro il De Cupis che ne sta a capo, e che preventivamente lo aveva dichiarato impossibile ed ingiusro. Il Ministero, i funzionari, l'Avvocatura erariale quindi si trovano nelle massime inferiorità morali di fronte alle Società per intraprendere e condurre bene una lite. \ Sui pericoli delle liti, date le simpatie che la magistratura ha mostrato per le Società non abbiamo bisogno di pronunziarci noi dopo quanto ne hanno detto in Parlamento Ministri e deputati. In ogni modo a parte la scorrettezza parlamentare è indubitato che il Gabinetto Fortis rimanendo al potere crea un grave pericolo al paese: esso non è in condizione morali da intraprendere liti colle Società e molto meno di riprendere le trattative per liquidazioni più vantaggiose. Questo non ha compreso l' on. Fortis ; questo non gli ha fatto intendere la Camera che ne ha condannato le azioni ed ha accordato la fiducia a coloro che le hanno commesse. La Rivista SPERIMENTALISSMOOCIALE Notizie internazionali sul movimento operaio Le relazioni internazionali fra le associazioni operaie , che fino a qualche tempo fa si erano limitate agli appositi Congressi e in soccorsi ed appoggi in casi di scioperi , si sono venute sempre più aumentando e si son rese di tanto più intime. Per dare un avviamento pratico ed efficace a questa coope• razi<me internazionale pel miglioramento della classe operaia, era necessaria una comunicazione, una intesa permanente fra le singole nazioni , una sempre piiì profonda conoscenza dei concomitanti rapporti economici e di diritto , una conoscenza ancora degli accidenti che influenzano la vita operaia, ed infine un rapido accordo sulle quistioni che venivano sorgendo; per cui bisognava, accanto ad uno scambio degli scritti sulle Organizzazioni e della stampa tecnica , uno speciale ufficio di corrispondenza e d' informazioni, specialmente per le relazioni internazion,J, , oltre che un ottimo servizio di traduzioni. A questo scopo furono istituiti uffici centrali pei rapporti internazionali , con uffici di corrisponden?e , d' informazioni, ecc.; così tra i lavoratori del libro, i lavoratori del legno e gli operai addetti ai trasporti. Anche gli organi centrali delle organizzazioni operaie hanno dal r 89 r istituito una cooperazione internazionale per regolare in comune quelle tali quistioni le quali in egual modo interessavano tutte le Nazioni ; per regolare e dirigere il movimento operaio internazionale, per l'istituzione di una statistica unitaria e di un ufficio d' informazioni e per la più efficace protezione ed appoggio nel caso di scioperi. In Copenaghen nel r go 1 i Segretari di sette gruppi nazionali di associazioni operaie combinarono la forma delle Conferenze operaie. In Stuttgart nel 1902 fu, sull'intesa di dodici nazioni, jstituita una fondazione per l'azione comune degli operai (propriamente: soccorsi negli scioperi, unicità di statistica, servizio d'informazioni e corrispondenze, leggi sulla protezione operaia e sulle coalizioni, nei singoli paesi) e fu stabilita la Germania come sede centrale internazionale. In Dublino nel 1903 dai rappresentanti di o"tto nazioni fu decisa la istituzione di un Segretariato internazionale , la pubblicazione di Relazioni annuali intorno al movimento operaio nei singoli paesi, ed un resoconto settimanale sull'andamento internazionale degli scioperi. Al Segretariato internazionale hanno finora fatta adesione quattordici organizzazioni centrali: Inghilterra, Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Germania, Austria, Ungheria, Svizzera , Italia, Spagna e Vittoria in Australia. Dalle organizzazioni centrali Nordamericane sin dal principio del r 902 non è stato più risposto ad alcun invito , nè ad alcuna circon.re.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==