Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 15 - 15 agosto 1905

.. RIVISTA POPOLARE 4!S7 economico d~lla disoccupazione non dipendente dalla Yolontà di chi ne è colpito, debbono esser ripartiti fra tutti i cittadini. L'attuazione pratica di questa previdenza sociale presenta gravi difficoltà per superare lt: quali si sono cercate varie forme di assicurazione. a) Assicura{ione obbligatoria con sussidi del Comune. - Ne dà un· esempio la Cassa istituita a St. Gall in Svizzera nel .1902. Tutti gli operai residenti a St. Gall (45706 abitanti) dove-- vano pagare quote settimanali da 10 a 30 centesimi e la Cassa, sovvenzionata dal Comune I pagava in caso di disoccupazione da lire 1,80 a lire 2,40 al giorno. La Cassa fn sciolta nell'inverno del 1896 principalmente per il malcontento sorto negli operai meno colpiti da disoccupazione che doveano pagare per quelli che rimangono intere stagioni senza lavoro. A Zurigo si fecero studi per l'assicurazione obbligatoria, ma il progetto non fu accettato e la città soccorre direttamente i disoccupati. b) Assicura{ione volontaria sussidia[.;, del Comunè. - Se ne hanno esempi a Berna, a Colonia, a Lipsia , ma , non . ostante qualche buon risultato, queste Casse hanno quasi sempre il carattere più di opere di beneficenza che di previdenza. A Lipsia anzi fu negato negli ultimi anni il concorso Jel Comune, sia perchè si temeva di favorire gli operai di fronte agli artigiani indipendenti, sia perchè si credette che solo una assicurar.ione nazionale obbligatoria potesse conseguire lo scooo. Anche i consiglieri socialisti di Lipsia ritennero dar,noso un simile esperimento e consigliarono piuttosto la provvista di lavoro per parte della città. In Italia sono notevoli: la Cassa di previden{a per la man - can{a di lczvoro involontaria e incolpevole istituita nel 1896 dalla Cassa di Risparmio di Bologna e la Società di pre1,iden{a in Vene{ia sorta alcuni anni or sono per opera di benemeriti cittadini e con largo concorso del Comune. Nessuna delle due [stituzioni, nonostante la abnegazione dei promotori e le lodevoli riforme man mano introdotte negli ordinamenti, ha dato risultati soddisfacenti. Le frodi di vario genere costituiscono lo incoveniente più grave contro il quale quelle casse di pre~- denza hanno da lottare. c) Assicura{ione professionale sussidiata direttamente da enti pubblici. - L'idea di questo sistema partì dal Helgio e a Gand ( 187589 abitanti coi sobborghi) esso ha dato i migliori risultati. Il Fondo istituito provvisoriamente nel I 90 1, diventò definitivo il 2 2 febbraio 1904·. I criteri fondamentali di questo sistema sono : 10 Le sovvenzioni sono date non solo agli operai che facciano parte di Casse di Assicurazione contro ia disoccupazione, ma a tutti coloro i quali col risparmio o altrimenti , associati o isolati, cerchino premunirsi coatro i danni di..:lladisoccupazione : in mancanza di associazioni o di sindacati, ogni operaio isolato che faccia dei risparmi, può fare iscrivere al fondo il proprio libretto di risparmio e ottenere sussidi al pari degli altri ; 20 Ogni Cassa di Risparmio o di assicurazione diretta a lenire i danni della disoccupazione può ottenere gli stessi favori, qualunque sia il suo carattere politico ; 3° Le sovvenzioni non vengono date ai sindacati e alle associazioni, ma direttamente ai disoccupati. La creazione del fondo fu accolta con grande soddisfazione dagli operai dl ogni partito : nel 1903 vi si erano ascritti 7714 appartenenti a sindacati socialistì, 3475 operai cattolici, 1426 liberali e 3532 neutrali: questa varietà di partiti, colla rivalità delle corporazioni fra loro, agevola appunto il controllo sulle denunzie di disoccupazione. Fra il 1901 e il 1903 a Gand 4910 operai ebbero un sussidio di franchi 36964 dal fondo comunale cui si aggiunsero fr. 83882 delle corporazioni: il 73 °/0 di questi sussidi era formato da contributi degli operai interessati. La differenza colle altre forme di assicurazione è subito evidente se si confrontano i contributi degli operai in altre [stituzioni aventi simite scopo : a Berna essi rappresentarono in princidio il 1 3 °/0 , poi colla maggior severità nella esazione delle quote, il 37 °lo, a Digione il 25 °lo, a Liegi il 21 °/ 0 , a Bologna il 30 °fo. Non c'è dubbio quindi che il sistema di Gand, basato sul sacrificio pecuniario degli interessati previdenti, raggruppati in nuclei professionali e col concorso degli enti pubblici, è il solo che abbia fatto buona prova. Alcune città del Belgio, e della Francia lo hanno già adottato, in altre esso è stato già proposto. In Norvegia e Danimarca furono presentati in Parlamento progetti di legge per aiutare col concorso dello Stato i sindacati che pagano i sussidi di disoccupazione, ma la proposta è stata respinta, colla motivazione che tali sindacati sono organizzazioni di lotta che lo Stato non deve sussidiare. Nella bella pubblicazione dell'Umanitaria, già citata, è riportato il regolamento del fondo di Gand ( 1 ). (Rivista dei comuni, delle Provincie e delle opere pie, 15 luglio). ♦ Massimo Kowalewski: P~rchè-i consigli geuer li soue divenuti ti f,•colat·e del liberalismo tn Russia (2)- ll movimento costituzionale russo ha avuto per punto di partenza, in questi ultimi dieci anni, i Consigli Generali, o 1 emstvos, delle nostre provincie, È naturale il chiedersi pere hè queste assemblee siano state condotte a ciò. Si sarebbe potuto credere che le rivendicazioni liberali uscissero dal seno delle università e della stampa periodica: infatti non aveva il governo stesso preparato, sotto il regno di Aiessandro II, la propaganda costituzionale creando, per ordine dell'imperatore una cattedra di diritto pubblico straniero 't Dopo la liberazione degli schiavi nel 1861 e prima della riforma generale delle università , cattedre di diritto costituzionrile , furono create dai nostri Consigli universitari , conformandosi al desiderio espresso da Alessandro Il; e nessuno pt:nsò d'imporre ai professori limiti di programma; più tardi soltanto si diede loro l'idea di trattare le instituzioni europee ((dal punto di vista del popolo russo ,i. Questa mistificazione si fece solamente sotto il regno di Alessandro II[ e quelli che non vollero piegarsi ai nuovi ordini e osarono fare la critica furono cavallerescamente messi alla porta. Vent'anni d'insegnamento bastava per formare generazioni imbevute di spiriti liberali. D'altro lato la stampa che godeva in quell'epoca di una relativa libertà nonostante il sistema dei tre avvertimenti propagava le ' stesse idee con tale copia ed efficacia che persone rimaste fuori di ogni influenza universitaria . potevano facilmente formarsi un' educazione politica leggendo i nostri grandi giornali e le voluminose riviste. Tutto questo movimento fu inceppato sotto Alessandro III. La nuova riforma universitaria , pur proclamando la_ libertà d' insegnamé"nto ., fu inaugurata coli' allontanamento d'un certo numero di professori di animo indipendente: gli altri furono così atterriti da sottomettersi passivamente a tutti i consigli che il ministro della pubblica istruzione dava paternamente nei suoi giri universitari. Si raccontano a proposito aneddoti divertenti. Il ministro Bogoliepoff insist !Va sul dovere dei professori di diritto pubblico di preparare gli animi a ben intendere i vantaggi del regime autocratico russo e i danni delle dottrine contrarie. Si formò allora la teoria delle { 1) L2 Rivista dalla quale riproduciamo quasi integralmente questo articolo lo riporta per intero. N. d. R. (2) Richiamiamo l'attenzione dei nostri lettori su questo i~~ teressantissimo articolo dell' illustre Massimo Kowalewsky, gta professore di diritto pubblico alla Università di Mosca. Da_questo articolo lucidissimo e di attualità palpitante , i letton non iolo comprenderanno esattamente tutto il valore del recente congresso dei {emst1,os tenutosi a Mosca, ma avranno pure un'idea sintetica.:: chiara delle condizioni politiche in cui versa la Russia.

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