RIVISTA POPOLARE 455 den , i violinisti e le pianiste di fama mondiale , le dive e le divettes parigine. Indescrivibile è l'eleganza di questi ritrovi, gli ori delle lampade e la magnificenza dei fiori , fatti arrivare espressamente dalla Riviera ; ma sopratutto lo sfoggio di toi!ettes delle signore che, inarrivabilmente, prima di una soirèe passano in Bond Street a farsi fotografare per aver poi la compiacenza di vedersi riprodotte nc::i giornali illustrati settiman~li con una descrizione minuta dei loro abbigliamenti, della pettinatura, delle scarpette, dei monili e dei gioielli. Dalle case di Londra que.;;fu vita gaudente e sfarzosa passa a seconda delle stagioni - mutando di figurino, ma non di intensità - nelle graziosissime ville de_lla campagna , nelle casette di legno galleggianti sul Tamigi; passa sui campi ondulati di Epsom per le corse ippiche, sulle spiagge bianche e ghiaiose di Cowes per le gare nautiche, sulle brughiere dello Yorkshire per le caccie al gallo di montagna, sulle lagune malinconiche del Norfolk, sparse di canotti, lungo i laghi cupi della Scozia e per le montagne del Paese di Galles. D'estate, con tutti i comodi e le ricercatezze del turismo elegante, noi la ritroviamo questa vita beata nei fjord della Norvegia, suìle rive del Baltico e del Maelar, negli hòtels del continente, a Lucerna, a Interlaken, a St. Moritz, sulle alpi e sui laghi itali:ini; e d'inverno, mentre la neve pesa fredda ed uggiosa su Londra, essa corre in cerca dei tepori della Riviera, di Firenze, di Roma, di Napoli, del Cairo e d'Alessandria. · Cambia la scena e cambiano i divertimenti, ma la ricca bor• ghesia di Park Lane è sempre immersa tutto l' anno in una radiosa atmosfora, in un grande alone dorato ! Chiusa gelosamente in sè, non è facile scrutarne l' intimo congegno, la sua psicologia, la sua morale, i suoi st:ntimenti; ma ogni tanto la cronaca scandalora della Corte di Divorzio solleva indiscretamente i veli che l'avvolgono e la proteggono. E aHora anche il gran pubblico è introdotto nei recessi più reconditi del West End e messo a parte dei segreti di questa vita signorile e brillante. Allora specialmente le belle dame della smart set, della high life, compaiono in una lui.:e meno adulatrice di quella delle loro drawing rooms. Leggiere, frivole, ambiziose orgogliosissime, preoccupate solo di abiti, di sport, di diporti, di teatri, di parties, di caccie e di corteggiamenti , queste belle dame non sono certo l'anima e la poesia della home. Non hanno molta sollecitudine nè per la casa nè per i bambini, che crescono segregati nella nurse• rie ; affettano anzi un certo disprezzo per le virtù e le cure domestiche e non poca compassione per quelle povere bambole, quelle homely creatures, che sono le buone e brave massaie della borghesia tedesca. Fini e slandate, con una massa splendida di capelli e con un colorito delicatissimo, vanno molto orgogliose della loro bellezza e ne hanno la cura più scrupolosa. Godendo fino da giovanette di una libertà sconfinata ne usano e ne abusano in tutti i sensi. Sono sempre fuori e in giro colle amiche e gli amici , nè soffrono rimostranze da parte dei pover; mariti, le cui fortune esse dilapidano per appagarsi i capricci dei gioielli e della toilette. Nè occorre dire dello scialo che fanno nei vestiti ! Rei.:entemente una sarta ha intentato causa ad una signora per ottenere il saldo del suo conto che n due anni era salito a 2 50.000 lire ! Quando le dame inglesi della sm.irt set non sono in viaggio o in visita o a teatro, quando non hanno in mano la r.lcchetta del tennis o il bastone ferrato del golf, sono invariabilmente al tavolino da giuoco, pel quale hanno una passione mostruosa. Il grande pittore G. F. Watts scriveva poco t~mpo prima di morire, un articolo nel Pall Mall Maga 1 ine per dimostrare che tutti i mali dell'Inghilterra provengono dal bere e dal giuocare. « Le signore dell'alta borghesia -notava egli a un certo punto - sono diventate addirittura matte per il bridge » (un giuoco di carte recente). Qui:::sta tendenza a godere la vita , materialmente e grossolanamente si è propagata anche alle classi medie ai professio - nisti, agli impiegati, ai bottegai ed agli stessi operai. Nei primi tempi che io ero a Londra, sono passato come pensionante per diverse famiglie della piccola borghesia e ricorJo che mi davano tutte quante una curiosa impressione di ineffabile beatitudine. Non erano famiglie molto agiate , p~rt: uomini e donne non pensavano ad altro che a divertirsi; andare al teatro, ai caffè, sul Tamigi, ai bagni; a fare del lusso e delle visite, a suonare 1l piano, a leggere dei romanzi comodamt:nte sdraiati in poltrona. Del denaro ne avevano, ma non per buttar via : pure nessuno mi sembrava preoccupato dei domani: tutti sentivano inconsciamente una specie di sicurezza ncll' atmosfera che li avvolgeva, nelle condizioni generali e nella grande abbondanza del paese. In una casa c' era questo intercalare che io mi sentivo ripetere ogni momento dalla mattina alla sera: Are you happy? We ali are happy ! Ed erano tutti ft:lici davvero. La domenica facevano delle grandi tavolate. Venivano le amiche e gli amici, i cugini e le cugine, a mangiare, a bere, a giuocare. In Italia la borghesia dà lo spettacolo di una vita di preoc. cupazioni ed anche di stenti. Qui invece tutti erano e sono felici ! Qui una famiglia a corto di mezzi; ha sempre la più serena confidenza nei suoi destini. Questa piccola borghesia inglese vive anch' essa alla giornata, ma la sua sola paura non è quella che le manchi il lavoro , sibbene che le manchi il modo di divertirsi. Se si impone delle privazioni, lo fa per darsi buon tempo: lesina sul conto del macellaio, per andare alla commedia o all'operetta. LI! fanciulle , anche quando non hanno i mezzi di studiare o o di imparare un mestiere, anche quando hanno nulla da fare, si disinteressano completamente della casa. Esse arrivano per lo più all'età di 20 anni_ che non sanno cucinare un pollo o accomodarsi un vestito. Crescono nella confidente speranza dt:l matrimonio, e quando questa tramonta vanno a fart: le dame di compagnia, a condurre a passeggio i bambini , a leggere i romanzi alle signore inferme, a viaggiare 111 ItaHa colle famiglie signorili. Dalla piccola borghesia la tendenza si è propagata giù giù fino agli operai. Chi ha visto le baraonde chiassose dei bank holidays, le orgie di Hamstead Heath, del Palazzo di Cristallo e del Palazzo Alessandra, che si è trovato in campagna fra le carovane dei gitanti sulle giardiniere imbandierate e infiorate ed è passato vicino alla folla degli uomini e delle donne dal volto acceso per la birra e per il whisky, sa cosa sia l'allegria del popolino inglese ! Nelle sue casette manca spesso il necessario ma difficilmente manca ii piano. Se voi passate per i quartieri più umili voi udrete spesso un' aria dell'ultima operetta suonata al piano da qualche lavandaia colle maniche rimboccate. Tutd si diletta110 di musica in [nghilterra. lt is so nice ! Una volta andai a un penny eveaing, cioè a uno di quei trattenimenti serali e popolari organizzati dal reverendo del quartiere nella hall aanessa alla Chiesa e nella quale per enentrare si paga uri penny. Il pubblico è composto per lo più di ragazzi poveri e chi dà trattenimento sono i bottegai della strada. Il droghiere recita delle poesie, l'erbivendola canta, il pizzicagnolo fa dei giuochi di prestigio : poi c' è il coro o la pantomima o il quadro vivente, il mio occhio s1 fissò entrando sull'uomo che accompagnava al piano l'erbivendola: no, non era possibile! Mi avvicinai: era proprio lui, il mio dustman, uno degli spazzatori municipali del mio quartiere, che correva su e giù delicatamente sulla tastiera colle sue belle manacce nere, più nere della marsina che aveva indossato per l' occasione! ( Vita Interna 1 ionale, 20 luglio).
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