430 RIVISTA POPOLARE mezzo alla società capitalistica e non può sottrarsi alle leggi economiche del resto del mondo. Anche i proprietari di fab b riche che fornirebbero merci fuori della città godrebbero di uno speciale profitto rispetto ai loro concorrenti per la minore rendita fondiaria da· pagare, e così via. Il possesso comune del suolo da solo non salvaguarderebbe dunque i singoli dal1' aumento della rendita fondiaria. E un intervento della comunità a stabilire i prezzi per modo che, in ogni caso, i membri della città godano ugualmente del salire della rendita urterebbe contro difficoltà che appaiono insormontabili. Anche gli accenni sul modo di determinare l'altezza dell'affitto da pagare alla comunità in base alla rendita, las..:iano concludere che la formazione della rendita fondiaria avverrà nella città-:-giardino come nelle nostre città colla stessa ripercussione delle alte quote d'affiitto sulla parte più numerosa ed economicamente più debole della popolazione. I rimedi proposti da questo movimento di (( riforma del suolo >> sono insufficienti a risolvere il problema della rendita fondiaria. (So 1 ialistische Monats-Hefte, Luglio). ♦ .luan Garriga Massò: Le mh-e della Francia ~nlla Spagna. - Chi tenga presente una carta geografica , specie dell'Europa e dell' Aftica, vedr;l gli enormi progressi , che va facendo la politica coloniale franèese soprat~tto nell' Afrka, dove son sottoposti alla sua influenza l' Algeria, la Tunisia, • il Marocco, il Sud:rn, il Senegal e il Congo francl!se. La Spagna è il solo paese che impedisca l' unio:1e materia le della Francia, che sta a nord, con la sua gfande colonia africana, che trovasi a ~ud. Di qui il pericolo che incombe alla Spagna di cadere, violentemente o diplomaticamente, sotto il dominio effettivo della Franda ; fortuna che l' influt:nrn francese sul nord dell'Africa non è completa , in caso divt:rso correrebbe il pericolo il nostro avvenire etnico , che non potrebbe resistere alla doppia stretta dell'influenza francese, al nord ed al sud. Ma se il pericolo dnico è lontano , non può dirsi lo stesso del pericolo politico ; se pure nnn è cominciato , la politica francese ripiglierà subito il tradizionale intento di dominare nella penisola iberica. Nella diplomazia francese esiste quello che chiamano esprit de suite, e vi sono due criteri che Sj disputano la supn:mazia in tutto ciò che riguarda la Spagna. Da una parte abbiamo la tendenza Napoleonica , che consiste nell'impadronirsi di porzione del territorio spagnuolo; dall'altra la tendenza moderna, che ha per ideale di governar la Spagna da Madrid. cioè senza annessione o conquista, ma con la pressione diplomatica. E' questo già un fatto compiuto? Lo ignoriamo ; però non sapremm0 dire quale delle due soluzioni sia la peggiore. La prima rappresenta la ·morte come Stato, però, in cambio, porta con sè i vantaggi di ogni annessione a un paese di maggior coltura , ciò che può ridondare di vantaggio del paese conquistato : esempio , l'Alsazia-Lorena , la Savoia. La seconda, che si traduce in alleanze amichevoli, avvertenze diplomatiche, ha tutti gl'inconvenienti della conquista e nessuno dei vantaggi ; solo soddisfa i governanti che possono continuare ostentando una sovranità fittizia alimentando ln chauvinisme del paese con la soddisfazione apparente nazionale. Non molto tempo fa, Mr. Hanotaux (?) dicen che la Francia aveva bisogno di avere a sua disposizione i porti di Mahon e Cartagena, che con Biserta formano un triangolo necessario al dominio effettivo del Mediterraneo, e aggi ungeva e he solo nel caso d' inopinate resistenze si ricorrerebb.:: a procedimenti , violenti, poichè credeva che la Francia aveva forza sufficienté per imporre un'allean 1a che avrebbe permesso il conseguimento di questi propositi : infatti un alleato può liberamente far uso di ciò che appartiene a un altro e così risulta che un 'alleanza con un debole è sempre una conquista dissimulata e pacifica. [o credo che la Francia, firmando il tra_ttato Anglo-FrancoSpagn'uolo, abbia tenuto ~!imira questi propositi e che da oggi in poi debba tendere a consolidarli. Ciò sp;ega l'interesse alla apertura di tre gallerie attraverso i Pirenei e l'insolita pompa con cui ricevette a Parigi il re di Spagna. Quale avvenire ci si pn::para ? Non so, ma guai se la Francia vorrà mettere in esecuzione i suoi propositi (La Tribuna, di Barcellona) ( 1 ). ( 1) Abbiamo riprodotto questo :inicolo non recente a prov:t dei timori sp.i. s gouoli; i qu,\li, non sappiamo se si saranno calmati coll'intervento tedesco ne\ .Marocco N. à. R. RECENSIONl D.R JosÈ INGF.GNIERos-Los accidentes histéricos y las sugestiones terapéuticas -- Buenos Aires, 1904. L'attività scientifica del dott. Ingegnieros è veramente prodigiosa: corre appena un anno dalla pubblicazione di una sua ampia, sistematica opera sulla simulazione della pazzia, e già egli si fa innanzi con un eccellente lavoro nel quale i fenomeni isterici sono interpretati alla stregua dei risultati più re - centi e più sicuri della psicologia e della psichiatria. Sufficiente titolo ad una piena lode è soprattutto, l' averlo scritto senza preoccupazione di sorta per questa o quella scuola; l'autore anzi aborre esplicitamente da ogni apriorismo, e perdò non è da meravigliare se egli non ci offre un vero e proprio trattato sull '1sterismo, mà. futta una ricca serie di casi interessantissimi sui quali ebbe l'agio di studiare direttamente al lume del!' esperien1a la grande proteiforme neurosi , .di controllare e correggere opinioni , talvolta anche di innovare addirittura e di procedere felicemente a classificazioni di forme cliniche, finora - a quanto ci consta - intentate. La casistica è preceduta da due capitoli densi e sintetici. Nel primo di essi si riassumono lucidamente le prihcipali dottrine sull' isterismo e si dà, com'è naturale , la massima importanza alla teoria psicologica e a quella fisiologica; ma non per porle in antitesi o per abbattere l'una coi fatti addotti dall' altra , ma per dedurne che la teoria psicologica e quella fisiologica hanno alcuni principii fondamentali comuni , e che se la prima è una esplicazione clinica, essenzialmente descrittiva , la seconda è un' interpretazione fisiopatologica dell' isterismo. Nel!'altro capitolo si compendiano le attuali conoscenze sull'ipnotismo e sulla suggestione. E appunto il fine lodevolissimo di valutare l' efficacia terapeutica della suggestione nei disturbi isterici è degno complemento ali' obiettivo clinico e sperimentale di questo libro. L. P. LE CASE POPOLARI - Studio Economico Legislativo del!' avv. Giuseppe Faraggiano - Torino, Renzo Streglio, 1905. Giuseppe Faraggiano , un giovine patrizio del nome e del censo, che dà largo contributo dell'opera sua agli studii sociali ed economici ( sono noti i suoi volumetti sugli infortuni del lavoro e sul lavoro delle donne e dei fanciulli) pubblicò coi tipi dello Streglio una monografia sulle case popolari, e con lucidus ordo discute il quesito scientifico-- il fatto della istituzione delle case in Italia ed all'estero-e aggiunge un commento alla legge del 3 1 maggio 1903, attingendo ai suoi principi informatori, in sintetico modo. Il problema è alto e degno di studii , sia che venga considerato col sistema di Octavio Hill (risanamento delle case) sia col sistema di Giorgio Peabody (costruzione di muro ecc.) già in opera, questo, dal I g 50, nelle Cristailleries de 13accaret. E questo problema si allarga quando si pensi che esso tende a favorire non solo ·a classe operaia, ma- l' intiera classe popolare , rendendo accessibile a tutti la proprietà , secondo la formula politica ed economica di Mazzini, che ancora attende il suo viluppo, nel largo arco dell'avvenire. Segnaliamo q_uesto importante lavoro, di governo e di erudizioni, dell' autore, che ora prepara uno studio sul 'occupa :rione. E notiamo , tra le altre cose , la forma geniale per la quale anche va dato all' autore una parola letteraria, di elogio. A. B. N. G. PIERSON - Trattato di Economia politica- 2 volumi, Fratelli Bocca, editori, - Torino. Alla cultura di un paese giova forse più l' ardita iniziativa degli editori che la pertinace volontà degli autori. Così, in Italia, se fosse mancato l'illuminato coraggio dei Fratelli Bocca, molti studiosi sarebbero rimasti a lungo sco-
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