406 RIVISTA POPOLARE condizione di non corrispondere alle esigenze del commercio ogni giorno maggiori. · . . Queste osservazioni opportune del Cantalupi rrnc~lzano gli argomenti in favore della massima au~onom1a ferroviaria svolti qui stesso da Quirino Nofn, co~e gli attriti sorti tra la burocrazia rappre~enta~a dal ~inistro dei lavori pubblici e il Comm. _Bia~ch~ e le msidie , che per influenze parlamentari ~h si_ te_ndono dimostrano sperimentalmente la necessità di siffatta autonomia. ♦ Tra i due imperatori. - Guglie) mo II di Germania e Nicolti. II di Russia si sono incontrati sul mar Baltico, a Bjorko movendo l'uno incontro all'altro a bordo rispettivamente dell'Hoherizollern e della Stella Polare. La conversazione imperiale avvenne in un grande salone per evitare, si assicura, che orecchie indiscrete ascoltassero le loro parole. . . Nulla si sa ancora di preciso sul tenore dei loro discorsi· nè è ancora noto da chi sia partita l'iniziativa. P;·obabilmente dall' Imperatore-Tartarin, che colla visita di 'rangeri riuscì a dare uno scacco alla Francia ed ha voluto rincarare la dose staccando dalla repubblica la Russia. Lo Czar che in questo momento non si sente bene in sella nè in casa propria nè all'estero avrà accettato di gran cuore la proposta del convegno dal quale può sempre guadagnare qualche ctisa - almeno dal lato del prestigioi - senza nulla perdere, perchè nulla può più perdere dopo Port-Arthur, dopo Muckden, dopo Tsushima. . . . I giornali francesi , naturalmente sono imbronciati. Ma in sostanza la Francia neppur essa ha alcun che da perdere liberandosi dall'alleanza russa eh' era unit vera palla di piombo attaccata al suo piede. Se il convegno di Bjorko può -giovare al credito dell'Impero degli Czars, quelli cho dovrebbero rallegrarsene sareb: bero i creditori della Russia che le hanno prestato 1 famosi nove miliardi .., d'incerta restituzione. In quanto ad aiuti russi per la revanche in Francia non s' illudono più nemmeno i nazionalisti. Ma c' è un altra ipotel-:i: i due Imperatori avrebbero potuto prendere degli accordi pel caso in cui la rivoluzione divampasse seriamente in Russia. Nel 1849 la Rus~ia dette una mano di ainto ali' Austria per ispegnere la rivoluzione in Ungheria. Nel 1905 la Germania potrebbe rendere un uguale servizio ::l:la Russia. Se ciò fosse vedremmo alla prova che cosa rappresentano i famosi tre milioni di socialisti della Germania: se contano per tre milioni di uomini o valgono quanto un solo Pulcinella. In ogni modo l' attivitd di Gughelmo-Tartarin deve essere riconosciuta come un serio pericolo per la pace e per la libertà di tutti i popoli. Egli tanto si muoverà, tanto si agiterà, tanto provocherà che riuscirà a produrre qualche grosso guaio. ♦ C'è un Dio ... per i grandi assassini ! -- Chi oserebbe negare che in Turchia non si progredisca? L'attentato contro il Sultano Abdul-Amid n' è la prova. In Tur('hia prima i tiranni o gl' imbecilli che tardavano a tirare le cuoia venivano suicidati o spenti in malo modo con '1na qualsiasi cospirazione di eunuchi. Oggi anche a Costantinopoli si ricorre alla dinamite come a Pietroburgo o ~ Barcellona o a Chicago ... E il primo attentato alla dinamite contro il Sultano ha cagionato la morte di una trentina di persone e il ferimento di un altro centinaio. Ma Abdul-Amid è rimasto incolume ed ha potuto ricevere impassibile le congratulazioni di tutti i capi degli Stati, che in cuor loro si saranno vergognati di averle manda.te ... Andate a negare, oltre il progresso sullodato, che il Dio di Maometto non sia pit\ accorto del Dio dei cri stiani nel proteggere la vita di un ... grande assassino/ ♦ Verso la Rivoluzione in Russia. - Assistiamo ad un grandioso rnoviment'l al q nale prendono parte tutte le forze più energiche del la Nazione : sia nel tentare di arrestarlo; sia nell'operare attivamente per condurlo alle sue locriche conseguenze: la fine dell' autocrazia il trasferi~ento del potere dalle mani della b·1: rocrazia al popolo ; la fine del sistema di arbitri e di abuso che ha condotto la Russia alle dolorose vergo• gne di continue sconfitte, c?e ha f:tto ~el!a Russi~ un paese alla mercè di poch1 corrotti, ego1st1 e brutah granduchi, finanzieri ed :1fficiali ~i- Stato.. . Trascinato dalla fatale melut.tabd1tà degli eventi lo Tsar parlò, e le sue parole sono state 1:ito1:te contro di lui. Egli credette d'ingannare e parlo d, coopera: zione ai rappresentanti del suo popol~ - corr_ie oggi parla di pace al popolo viocitore-; ma 11 sno mganno è stato la trappola alla qnale egli stei3so è stato preso. Alla polizia che intendeva impedire il congresso delle Zemstwa i rappresentanti del popolo hann? det~o :- Noi siamo qui per la volontà dello Tsar, e c1 restiamo, anche se non volete; perchè la volontà dello Tsar deve essere più forte della _vost.ra.-Ma .qu~~t~ parole h~~no , allargato e approfondito ancora di pm il barat_ro. che dal 22 gennaio u. s., era stato aperto dalle fuctlate Cosacche fra lo Tsar e il popolo Russo. . Tuttavia lo Tsar aveva ancora un mezzo per rima~ nero egli l'Imperatore, l'uomo che c?manda ed ~. cn~ il popolo obbedisce-oggi di fatto egh n~n lo è pm-? ed era di raccogliere la parola de_llo Sc1~ov-1:no dei delegati - e dire : Io ordinai , voi obbediste : 1_0 so~o con voi.-Egli invece ha preferito tacere e nel s1lenz10, senza neppure un gesto eroi~o e senz!\. neppure un~ parola bella che lo raccomandassero al r.ispetto_ degli uomini e della posterità , il suo po~ere. e. s~:a1:1to, è crollato; è stato messo in pezzi dagh amici d ieri ~ da quelli dell'oggi, dagli amici che lo vogliono capo ti~annico d' un potere feroce ; e da quelli che lo vogliono legislatore e conduttore di popolo civile. . Oggi egli non può più parlare al popolo ; perchè 1~ popolo si serve contro di lui delle _sue stesse parolei e non può più parlare agli avversari del popolo_perchè essi da lui stesso esautorati, dalle parole d, lui med_~- simo messi nella impossibilità di agire non credono piu ju lui. Egli non ha avuto alt;o ripiego ?he abbando~are (momentaneamente, si dice) la reggia ed affidarsi al mare : in crociera. Questo è forse l'ultimo episodio d'un pniodo - del primo periodo della rivoluzione - e v_ale la pena esaminare i fatti tutti del periodo, ma risulter:tnno _delle conclusioni che saranno confermate da fatt1. Noi non profetiziamo calcoliamo soltanto certe pr_obabilità. Prima del 22 gennaio di quest'anno 11 potere d~l~o Tsar era ancora fortissimo. Il popolo Russo, con~adm~, operai, borghesi, aristocratici sperava~o m~lto m lui, tntti. C'era, è vero il partito rivoluz10nario che non sperava niente dallo Tsar e che intond~va a?battere in un con l'aristocrazia anche molte d1 q neb~ form~ di organizzazione sociale che vigono anche nei paeai occidentali. Ma il partito rivoluzionario era ~oco a::icoltato dalle massi popolari e punto dall~ classi alte. Era potente perchè era energico ed attivo; ma noi~ era numeroso; nè la sua vitalità gli era data dalla vita e dalla forza del popolo. . . . La popolazione in generale se~t1va. che 01 era arri· vati a tal punto che era nece~sano assolutamente correggere i difetti dell'autocrazia-correggere, non ~ambiare - e far si che cessassero gli abusi delle cricche granducali e finanziarie, e il mal govHno del l_a ?urocrazia. Il 22 gennaio la popolazione operaia d~P1~troburgo andò per esporre allo Tsar le sue miserie e
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