RIVISTA POPOLARE 417 a riconoscere i materiali etfettivamente esistenti nei detti magazzini. ♦ Interessante torna quindi un li~ro pub_blicato, C?rè un anno, sull'argomento, da uno di _questi ~elcgat1 (1~ e nel quale sono riporta_ti ben c1nquantano~e _atti ufficiali della specie. ~ss1 sono d~gn_1della m1gh?r~ considerazio~e, perche, ol!re a ~hianre con spe~iah circostanze di fatto alcum punti che_nella relaz1on~ d'inchiesta sono appena accennati o non tocca i atfatto mettono anche in piena evidenza molte raaioni per cui quello spirito rifonnatore, che le supreme finalità dello Stato c~:msiglia~o. di !ntrodurre nell'ordinamento delle aziende militari, non ha potuto finor9- p~netr~re in quella ~ell~ i:narina, sC?- praffatta come e da inveterate_ ab1tud1111,da tradizioni di dicasteriche autonomie, ed anche da combinazioni d'interessi poco o punto giustificabili. Ed si documenti si aggiunge una. critica serena ~d obbiettiva che si fa della maggior parte delle disposizioni emanate pel riscontro del patrimoni? nazionale a cominciare dalla stessa legge Luzzattl, che si ri~ela mal formulata, per finire ai regolamenti , aile istruzioni ed agli ordini speciali 1 c~~ si dimostrarono inadeguati allo scopo e detta:-1 pm per intral~iare ~he p~r age~olare il ris~on_tro. . . Nel capitolo, infatti, destinato alle d1chiaraz10~i della legge, si mette in evid~nza ~ome e~sa_n_on risponda nè agli intendimenti d_ell on. G10httl, c~e voleva <e un controllo indipendente dal Governo 111 modo assoluto )) e tale da cc rendere conto, coi bilanci consuntivi, degìi approvvigionam~nti dell'esercito, nello stesso preciso modo come s1 rende conto d~l denaro dello Stato>) nè alle promesse fatte dal ministro Luzzatti alla Camera, il quale, secondo l'ordine del giorno approvato ne~la seduta del 25 ma~- gio 1897, si era imp~fsnato_ d~ cc pr~sent~r~ s?llecitamente dei provvemment1 1done1 ad 1st1tmre un controllo permanente, mediante accerta!lle:ito p~- riodico delle consistenze reali sulle gest10111patrimoniali e segnatamente su quella dei magazzini militari')). Ed è pur dimostrato come questo mutamento di direttiva sia dovuto, in gran parte, alla opposizione della Corte _dei conti_, la qu~le rifiutò l'incarico del riscontro duetto, e s1 mostro soltanto disposta ad eseguire un ri_s~ontro sen:plicem_ente scritturale, e questo a cond1z~one c_he si ~ompilassero reaolari inventari. Ora 1esperienza insegnava che il p~rre questa condizione ~ra come dir~ di non voler nemmeno il così detto nscontro scritturale. In vero, neanche oggi essa possi~de u_n siste1;na. di scritture contabili a tale scopo; che anzi, per dichiarare regolari alcuni sconclusionati ed incomplet~ prospetti, che la Rsgio_neri~ g~i:erale. avev_a alhgati negli ultimi due rend~c~nt~, si_e s~rvita di formule reticenti non scevre d1 hm1taz10111,che contrastano con le deliberazioni di suo istituto. Per quanto riguarda i regolame~ti e le istruzioni il lavoro di critica ricorda, innanzi tutto, come fo~- sero messi da parte tutti g~i stud~osi d_ella materia quando si trattò di determmare 1m<;>d1e le form_e del riscontro, e come fin d'allora s1 preparasse 11 colossale insuccesso della legge. Non son_ trascurate le debolezze della Ragioneria generale d1 fronte all'indolenza, all'opposizione ~d alle pretese del!e autorità militari dea-li arsenali adottate verso 1 funzionari del tesorg_ Notevoli in ciò le riluttanze dei contabili ad esibire le scritture, le ripetute rotture dei suggelli alle porte dei local_i, i ten!ativi di _nascondere le eccedenze e le deficienze d1 magazzino. ( 1 ) D. Dattilo: (( Stravaganze ii di un funzionario de_ltesoro, pel Riscontro del patrimonio dello Stato. Lecce , Tipografia Cooperati va, 1 904. Riauardo alle quali, se la relazione d'inchiesta si lin~ita ad un fuggevole accenno, il libro del delegato rivela i modi come le une e le altre possano essere eliminate a tùtto danno dello Stato e senza che i contabili o gli amministratori incontrassero responsabilità di sorra. ♦ Allo studios,o del gravissimo argomento giova conoscere queste gravi questioni, che sulla base ~ei fatti l'autore formula intorno al riscontro della grandissima mole dei materiali militari di terra e di mare: 1. 0 NÒn è con la formazione dell'inventario generale che deve iniziarsi il riscontro effettivo del patrimonio nazionale ; 2. 0 Grave errore è quello di lasciare in balìa delle amministrazioni interessate la determinazione dei beni da sotioporsi al riscontro ; 3.0 Erronea ancora è la graduazi_one ,dell'inventa-- rio fatta col metodo formale, anzicche con quello oggettivo; giacchè l' inventa~i? si deve graduare 1 non per servizi o per magazzim, ma per oggetti, facendo per ognuno o gruppo di essi, dello ~tes~o o-enere od affini, la constatazione completa e s1mmtanea in tutti i magazzini e depositi, precisamente come si praticò nel 1893 e come si pratica tuttavia negli i_sttiut~ d' emis_sio~1e.. , . . . . Fra 1 tanti erronei criten d ordine amministrativo e contabile che il libro mette in rilievo è importante notare i seguenti : 1 . 0 Le operazioni di verifica, per formare 1:in_ventario dovevano essere compiute da una comm1ss10ne, dipe~dente dal comando militare de~ luo~o e composta del funzionario del tesoro e d1 altn due della marina· quindi in caso di dissenso, la maggioranza restava' sempre' da parte dall'amministrazione controllata; . . 2. 0 Tale commissione doveva operare <e 1n conformità aali ordini delle autorita da cui dipendevano i suoi iomponenti >); così tutte le operazioni erano reaolate dalle autorità marittime locali; 3. 0 Gl' inventari doveva~o avere t~na data anteriore_ a quella in cu5 effett1vamen_te si operav~no 1~ ricocrnizioni· per cm, nella magg10r parte dei casi, seaiavano ~na quantità diversa da quella riconosciuta. E la commissione nel riportare la consiste1~za alla data anteriore spesso era indotta dal contabile, riauardo alle eccedenze ed alle deficienze, a riconosc~re in dritto entrate ed uscite che non le costavano in fatto; , . . . . . 4 .0 L'ordinazione dell uscita dei ma~e~iali 1ovevasi considerare non come un atto ammimstrat1vo, essenziale per la vita ordinata dell'azienda, ma come una semplice formalità che si ~ompie dopo che l'ordinazione stessa è stata esegm ta-. Con questa speci~ di criteri_ - osserva ~'autore del libro - ciò che deve impress10nare non e che qua!- che cosa si sperda, ma che q~al~he co~a anco,ra rimanga del patrimoni~ pubblico i~ Italia._ Ed e quel che diciamo anche 1101, mentre nc_o11;osci 1 rn~o n~llo onesto lavoro una critica che torna di ~assi~o insegnamento per chiunque si occupa, o si vo~lia occupare, del g1:ande ~d annoso problema del riscontro del patrimomo naz10nale. ANGELO VALENTINI t>irrigette lettetre e ea.rrtoline~vaglia all' On. N. eolajanni = N1\Vt)LI.
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