RIVISTA POPOLARE 401 Ma data una combinazione più felice resisteranno difficilmente alla tentazione di schiacciarci. La quistione del Maroc co è una cosa passeggera; ciò che rimane è il grave fatto che non solo la Francia ma anche l'Inghilterra s'è mostrata pron ta a cogliere ogni occasione per nuocerci. La Germania deve stare in guardia. (Die Gre11;_bote11, 6 Luglio). ♦ 1,. Y.: li movimento agrado tu Russla.-Finora si era creduto che qualunque movimento rivoluzionario in Russia cozzerebbe inevitabilmente nell' ostilit;l dei contadini ' nella loro devozione pel piccolo padre. Gli avvenimenti ai guaii assistiamo ci mostrano invece, il contrario. Ora il movimento agrario è quasi generale e si può distinguere in queste quattr o correnti: 1u Movimento costituzionalista che si manifesta quasi da per tutto con petizioni , ordini del giorno , ecc.; 2° Movimento agrario propriari1ente detto tendente all' accrescimento delle terre; 3° Movimento operaio agricolo che vuole il miglioramento degli operai dell'agricoltura; ~.o Movimento nettamente politico traducentesi in rivendicazioni d'autonomia re gionale (Caucaso e Polonia). Il primo movimento ci dimostra che non è poi esatto parlare della non maturiù del contadi110 russo. La gran massa è ancora analfabeta, però ha ricevuto una certa istruzione p o litica risultata dalla sua stessa organizzazione. In prova riassumiamo la conclusione di un ordine dt:l giorno votato da un congresso di 5000 contadini tenuto a Surn a (Karkoff): (( Il regime burocratico è incapace a portare rimedio alle disperate condizioni del popolo. ()_uindi chiediamo l'imme - diata convocazione d' una -Costituente a suffragio universa le che dovrà d'urgenza risolvere: 10 Se si deve o no continuare la guerra; 2° Soluzione del problema agrario: nazionalizzazione di tutta la terra; 3° Amnistia per tutti i reati politici e re ligiosi; 4° Libertà di p::irola, di stampa, di riunione; 5° Soppressione dei :r.emski natchalniki. fn un altro distretto lo 1 emski natchalniki propose un ordine del giorno lealista che fu respinto e approvato invece un altro in cui si esponevano le sotforenze dei contadini e indicava lt! riforme da realizzare di urgenza. I disordini agrarii tendenti all'appropriazione delle terre costituiscono la seconda forma d' agitazione. E malgrado un ukase che rende i contadini solidalmente responsabili, le depredazioni continuano e sono in aumento. Si procede così: i co ntadini s' impossessano colla forza delle terre dei grossi pr oprietari e della Corona, tagliano i boschi, distruggono maga zzini, incendiano fattorie. li movimento tendente al miglioramento della classe avvengono nelle province baltiche mercè scioperi agrari , che do po le provocazioni delle autorità non sono più pacifici. H movimento separatista avviene nel Caucaso, specialmente in Georgia e nel governo di Tiflis. l contadini di ogni villaggio si riuniscono deliberano sulle loro cose, chiudano gli 'Stabilimenti , scacciano i funzionar i, compresi o popi e presentano ai proprietari le loro rivendicazioni. Sotto ogni rapporto colle amministrazioni i litigi son sottomessi ad un tribunale provvisorio eletto dagli stessi co ntadini. ' Tutto procede pacificamente : anzi i contadini ribelli hanno fatto cessare il brigantaggio che era ali' ordine del giorno da ciò si vede che il movimento agrario e quasi generale: manc a solo di organizzazione e di coesione. Ma per colmare tale l acuna è stata recentemente creata la Lega dei contadini aderente all' Unione delle Unioni, che concreta le rivendicazioni in un programma che propugna libertà di stampa, di coscienza , di parola, di associazione, di riunione, e una costituzione pe rchè le leggi sieno fatte da rappresentanti del popolo , e pr opugna inoltre una più equa ripartizione delle terre. ( L' 1:;uropeen, 1° luglio). ♦ Discussioni intorno allo sciopero generale (1). Anzitutto mettiamo in disparte quegli scioperi generali di so lidarietà con categorie operaie in lotta economica coi loro p adroni. Tali scioperi, come quello di Torino per solidarietà c oi gazisti , di Roma per solidarietà coi tipografi, di Firenze e di altri siti ancora, se rappresentano un impulso generoso di fr aternità proletaria . sono, dal punto di ista del!' efficacia pr atica , armi di cartone , quando non servano qualche volta ad allargare il disastro. Ma non è a questi scioperi che vuole alludere l'amico no stro. Egli intende prov_ocare il nostro giudizio su quegli scioperi generali i quali si propongono di lottare contro le for ze organizzate dello Stato per uno scopo essenzialmente politic o. E~cmpio: lo sciopero generale del ~ettembre scorso · cont ro l'impunita uccisione degli operai da parte della forza pubblic a, e lo sciopero generale del Belgio per conquistare il suffrag io universale. Ma anche fra questi due esempi bisogna distinguere. Lo· sciopero dello scorso settembre fu, meno in qualche luogo, sciopero -dimostrazione e non sciopero-lotta. ln questi casi lo sciopero non presenta molti inconvenienti e può trascorrere tranquillamente. L' unica osservazione da fare è <li non ripetere troppo di frequente simili dimostrazion i se non si vuole che la dimostrazio 1e stessa perda ogni sole nnità e ogni efficacia morale sulla classe a cui deve servire di ammonimento. Ben diverso è invece il caso di uno sciopero generale polìtico con uno scop,1 ben determinato. Qui ·non è possibile f ar cessare lo sciopero prima <l'aver ottenuto l' intentò, e poich è lo scopo è di natura politica e ci schiera contro tutte le for ze armate dello Stato , bisogna esser pronti a rintuzzare con la violenza la violenza del potere governativo. In Belgio , per esempio , lo sciopero per il suffragio universale ebbe subito i suoi morti; e molti plOrti avrebbe avuto anche uno sdoper o generale che si fosse proposto di rovesciare il governo italia no per cancellare le deliberazioni parlamentari in odio ai ferrovier i. Ora noi siamo qui perfettamente d' accordo col Bernstein. oi reputiamo che non si debba aver paura della violenza quando questa è assolutamente necessaria. Ci sono ore, ne lla storia dei popoli , in cui anche l'insurrezione ( e Io sciopero generale, come arm.a di battaglia politica, mette capo ali' insurrezione ) è una dolorosa e doverosa necessità e noi , ad esempio, plaudiamo. ai nostri compagni di Russia che fan no <leilo sciopero generale un' arma insurrezionale di formidabi le efficacia. Ma - e anche qui siamo d'accordo col Bcrnstein - 1101 crediamo che lo sciopero generale sia un'arma da usarsi in certe condizioni e con certe cautele. In fondo che è uno sciopero generale'? È un movimento rivoluzionario di classe, è un'azione esclusivamente proletar ia che reca danno a tutti gli altri strati sociali. Perciò invece di raggruppare intorno al proletariato tutti i partiti di opposizione, tutta quella parte di borghesia che può a vere gli stes si nostri scopi politici, isola la classe lavoratrice e la schiera di fronte a tutte le altre. Spieghiamoci con un esempio. Nel Belgio le opposizioni riunite volevano il suffragio universale , cioè abbattere la monarchia clericale. In questo scopo convenivano socialisti , d e- ( 1) In risposta a<l un anonimo che chiedeva alla Direzione dell' A 1ione Socialista se era in tutto di accordo col Bomelburg deputato socialista che condannava in modo assoluto lo sciopero o col Bernstein, che lo preconizzava in sensò politi co e rivoluzionario. Nota della Rivista
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