398 RIVISTA POPOLARE << Ha esso - cioè il socialismo - qualche probatività scientifica e quale giudizio deve farsi dei suoi prin. ipali postulati teorici-critici : a) il profitto è lavoro non pagato; b) materialismo storico; e) evoluzione socializzatrice del capitalismo (concentramento); d) lotta di classe ». Le pt oposizioni che Ella accenna con i brevi richiami trascritti dalla sua del 28 febbraio, sono tesi (non postulati come Ella dice) che ritenevo fossero già state abbandonute dagli stessi socialisti. Mi pareva, e mi pare ancora, che i socialisti, qudli cioè che hanno fatto studi e..:onomici, non sostt:nessero p1u: << che il profitto è lavoro non pagato >> , essendosi resi conto che la determinazione di tutti i prezzi, cioè i prezzi di tutte le merci, di tutti i servizi personali, di tutti i servizi dei capitali, dipendesse da quelle che si dicono condizioni ddl'equilibrio economico, e che perciò la proposizione << che il profitto è lavoro non pagato n è un nonsenso scit-ntifico di cui gente colta e onesta spregia di fare un'arma politica: arma politica di cui tutta la forza risiedè soltanto nelle implicazioni e suggestioni che la formula genera nella mente del volgo. Così pure mi pareva , e mi pare ancora , che i socialisti colti abbiano abbandonata la tesi « della evoluzione socializzatrice del capitalismo >>. In quanto al << materialismo storico >> è bensì ancora òot - trina socialista, ma non soltanto dottrina socialista. È però, anch'essa, dottrina che ha già ricevuto una d11zzina di formulazioni, sempre più esatte, e ignoro in quale misura le succe'>- sive formulazioni siano state accettate dai socialisti, o da un certo numero di socialisti. La formulazione che a me sembra più esatta è quella del Pareto e potrebbe anche darsi che i più colti tra i socialisti la accettino. Finalmente, la tesi che siavi una « lotta di classe n è una tesi vera, cioè è un buon modello verbale di una realtà tangibile. Ma è tesi che è , per lo più , formulata in modo così grossolano, a scopo di agitazione politica, spesso dai socialisti, ma non soltanto dai socialisti, da riuscire falsa. Quante sono le classi in lotta? I componenti una classt', appartengono soltanto ed esclusivamente a una sola classe '? Quantt: volte cambia di classe un individuo nel corso della sua vita ? I criteri per la divi~ione in classi non mutano con il mutare dei fattorj economici e sociali? Etc. In Italia , poi , attualmente ; il concetto di << classe >) e di « lotta di classe i> è dt:generato in burletta elettorale: sono una << classe n i postelegrafi, un 'altra i doganieri, un 'altra i maestri eleme,ntari, un'altra i professori di scuole secondarie, un'altra gli alunni dei licei e ginnasi, un'altra i bambini a balia, purchè sappiano bene insudiciare i loro pannolini e gridare che è colpa del capitalismo quando fanno la cacca verde. Gli scrittori socialisti hanno un bilancio assai più favorevole come critici. La epuraziont: da dottrine non esatte che è opera loro, si sarebbe certo ottenuta l' istess(,, perchè la scienza non è altro che una continua e acerrima concorrenza tra modelli ideologici ddla realtà. Ma sta in fatto che la concorrenza di modelli socialisti e la critica fatta a ogni altro modello dai socialisti, è stato un potentissimo fermento. Vengo al suo primo quesito, al quale è per me più difficile rispondere. Ella domanda: « Ha il socialismo , come partito e come dottrina, esercitato una influenza dannosa o utile alla vita italiana, in ispecie, e mondiale in genere 't ». Mi permetta di non rispondere al quesito relativo all' << influenza mondiale n. Conosco meglio l'Italia di quello che io conosca il mondo, è meglio i socialisti italiani, di quello che io conosca i socialisti in altri paesi. 1 socialisti italiani hanno tutti i caratteri degli altri italiani e il socialismo italiano porta le stimmate o ha i pregi, Lii tutti i movimenti etici e intellettuali italiani. È un orrore credere i socialisti italiani migliori o peggiori degli altri aggruppamenti che in Jtalia si formano. tra italiani in .i:agione di interessi economici, o di affinità etiche, o per suggestioni intellettali. Qualche t:sempio. L'ambiente in Inghilterra e in America è favorevole al self-help e i socialisti in entrambi questi paesi , sono pure per il se!J-help. li nostro ambiente è statòlatro, e i nostri socialisti sono statòlatri ! - i tedeschi sono disciplinati e capaçi di organizzazione sociali. Gli italiani sono indisciplinati e temperamenti anarcoidi. Ebbene, i socialisti di entrambi i paesi rifletto110 esattamente i caratteri dell'ambiente! Gli italiani sono bizantini, curialeschi. Tale è diventata presso di loro pure la chiesa, e tale è diventato il socialismo ! La lettera uccide lo spirito. 11 breviario prende il posto della religione. La formula, il rito, diventano la sostanza. Il dispotismo è l'unico argine all'anarchia. Sono incapaci di autarchia, di moderazione, di libertà. - Ebbero i socialisti italiani un bellissimo periodo, come l'ebbe la sinistra storica, come l'hanno ancora i preti. Era il periodo i_ncui erano perseguitati e perciò poco numerosi, una ilite di uomini di altissimi sentimenti. Cessata la persecuzione, pi'incipiato il trionfo, tutta la feccia d' Italia s'è fatta socialista. La canaglia ha tolto il comando e la parola alla ilite e ha portato nel partito il suo linguaggio, il suo modo di sentire, i suoi appetiti, la sua ignoranza. Successe l'istesso al partito moderato, all'antica destra; l'istesso alla sinistra storica. I preti ora sono forti, perchè rispettabili. E sono rispettabili perchè non c'è tornaconto a farsi prete. Ma:, c'è ora tornaconto a farsi socialista, e questo rovina il partito. L'influenza che i socialisti esercitarono sulla vita privata e pubblica in Italia è stata estremamente benefica, tìnchè entravano nd partito socialista soltanto coloro che una rivolta moraie agitava e faceva agire. Essi hanno contribuito, con la attivissima loro propaganda, a rendere l'operaio più cosciente della propria dignità d'uomo, cioè meno vile e servile; gli hanno dato elementi di cultura, che non aveva, e il desiderio di aumentarli;. hann.o sovratutto elevata la condizione della donna ndlc famiglie operaie ; henno distolta l' opinione pubblica , in quel ceto, dalla considerazione di sterili quistioni di diritto co stituzionale, rivolgendola a questioni sociali. 1 socialisti erano, un tempo, i più assennati critici dei difetti dell'amministrazione pubblica e ogni causa giusta li aveva difensori. Dippoi, •sono molto deteriorati. Da un lato, la loro propaganda ha perduto una parte del carattere educativo che aveva e ha invece enormemente aumentato il proprio carattere vet:noso, cioè, è diventata una propaganda di odio, di invidia, di livore, e ricorre, come ricorrono gli avversari, alla bugia, al sofisma, quando non è propaganda per vie di fatto. Anche sotto l'aspetto di critica e controllo delle Amministra-_ zioni pubbliche è parecchio deteriorata, diventando spesso camorra, o consorteria, ad imagine degli avversari e in conformità dell' ambiente. In questa nuova forma il socialismo non è più utile quanto lo era prima. Non dirò che sia nocivo, perchè la concorrenza tra birbanti è sempre ancora un minor male pt:r i ga!antuomini, e perchè la degenerazione non è così avanzata nel partito da essere irrimediabile. E vengo al terzo suo quesito: « Se cioè il partito socialista ~ in Itali.a è in progresso o regresso e quali presagi può fare dd suo avvenire lo studiosq imparziale della vita sociale n. Ciò che sovratutto mi ha colpito è la rapidità con la quale ·è avvenuta la degenerazione di cui parlavo. Per lo più un partito ci mette 25 anni, più o meno per esaurirsi. Ma, nel caso dei socialisti italiani, il périodo bello ha durato quanto la fioritura delle rose ! Una delle grandi delusioni del paese è stata questa dt:cadenza, così pronta e così profonda. Il socialista è stato vinto dall' italiano moderno. Si è scopercchiato come il
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