Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - annno XI - n. 13 - 15 luglio 1905

RIVISTA POPOLARE 395 necessario fu del Parlamento un' altra legge ed un regolamento .... e poi lo stesso emarginato vento. n Settimo poeta, Giulio Onsrn1 con le sue nuove liriche Jacovella ( Casa Editrice Nazionale di Roma): trascrivo l'ultima, l< La Scala >), che mi piace più di tutte : (( Scende l' eterna scala attorcigliata nell'umido crepuscolo; le mura gromman di muffa, e il piè non s' assecura sul lubricore della cordonata. E gira come un vortice, e mi tira e mi succhia giù giù nel suo profondo, dentro la sera languida d'un mondo mister'ioso che perpetuo gira. Quando mi soffia sulla faccia un' ala di vipistrello, il piè vacilla, un senso freddo le carni mi raggriccia, e penso, giù sdrucciolando per l' eterna scala, penso alla luce delle belle cose, penso del mare ai tremuli riflessi, penso a te, sole, padre de le messi , padre dei boschi , padre de le rose n. Bruno SPF.RANIcon le sue Signorine povere ( Milano, Libreria Editrice Lombarda) è al suo decimonono volume di romanzi e novelle; e già si annuncia il ventesimo, ll Gli Occhi della Coscienza », con cui potrà celebrare il giubileo dell~ sua opera infaticata , meravigliosa, in tanto mutare di scuole, di mode e d'indirizzi, per coerenza artistica e concettuale: qui, infatti, come in ognuno dei precedenti lavori, è tenuta indeviabile fede allo studio sincero e preciso del mondo com' è, ed al metodo positivo della ricerca dei caratteri e delle situazioni nella vita reale contl!mporanea, e particolarmente in quella società borghese eh' è la più nuova e speciale e caratteristica del tempo nost~o, e che già ha fornito così vasta e profonda materia di studio di grandiosi cicli narrativi del Balzac e dello Zola di là dall' Alpi, e, con la Sperani appunto, del Rovetta al di quà; ed è serbato precisamente, per ritrarre quel mondo , lo stile che più gli s'addice, non togato, non agghindato, non retorico, non .... stilizzato, ma semplice e piano e parlato proprio, come una- narrazione a voce. Si tratta, in questo eh'~ uno dei migliori romanzi della Sperani, e co;ne il titolo annunzia, di si gnorine, con tutta l'educazione, con tutta la coltur:i, con tutta la psicologia , con tutte le aspirazioni , con tutte le esigenze del loro ceto, così uniforme in questo, e così difforme per le condizioni economiche , ove eccessive in rapporto al livello psichico, e dove giuste , e dove , ahimè , umoristicamente o tragicamente disquilibrate. E povere sono, appunto, le meste protagoniste di questo romanzo-: meste non d'indolt: nè di fantasia, nè, tutte di per sè stesse, ma, all'occhio nostro di pensatori, di fronte al contrasto stridente che le accompagna dalla prima alt' ultima pagina, tra il fato dell'essere e la necessità del parere, tra le imposizioni astratte dell'ambiente e le concrete contingenze domestiche : contrasto dal quale germoglia , sboccia , fiorisce , sempre più vistosa nella coscienza del lettore moderno, quantunque noi? mai espressa apertamente nel libro , questa morale : che il tipo della s;gnorina povera, ibrido e falso nell'essere suo, deve sparire, cancellando l' aggettivo col lavoro , e il sostantivo con la libertà. Questa, al-- meno, è la conclusione mia. Ed eccoci, passando ad un'arte diversa, ad un piccolo libro di critica: piccolo di mole, infatti, ma denso di buona e nutriente sostanza, è il centoventesimo volumetto della u Biblioteca degli Studenti » del Giusti di Livorno: esso contiene gli ottimi Elementi di estetica musicale di Arnaldo BoNAva:NTURA, i quali Tengono molto opportunamente a completare la mia hoepliana « Psicologia musicale )), considerando l'arte dei suoni non più dal punto di vista soggettivo o dell'impressione eh' essi produ - cono su di- noi , ma da quello oggettivo , cioè della loro bellezza intrinseca , e delle ragioni tecniche della bellçzza mç<l~- sima: l'intensità, il ritmo, il tono, la melodia, l'armonia, lo stile, così negli strumenti come nella voce umana. L' autore, che in questa medesima bib:iotechina ha pure al suo attivo un eccellente manuale di storia della musica , scrive con tale chiarezza e semplicità, eftetto a sua volta di competenza sicura e di padronann perfetta della materia , che essa, per quanto ardua , riesce access:bile e assimilabile ad ogni lettore , per poco eh' eg~i non sia assolutamente stranie1 o e insensibile al fascino della materia trattata : sicchè il manualino va vivamente raccomandato non agli studenti soltanto, ma agli studiosi; nè ai soli musicisti , ma a quanti amano il bello, sotto qualsiasi forma. E di qui bisogna eh 'io affretti il passo, chè le cartelle, nurrerate, cominciano a scarseggiare. Ho letto, ancora : li Bastardo, tragedia moderna di Francesco PARESCE,incardinata sopra un altro conflitto , eterno , però , e connaturato all'umanità : quello del vecchio col nuovo, del passato con l' avvenire , della rivoluzione con la reazione , e sia pure soltanto ideale : e ideale t: qui troppo , veramentl.! , cioè troppo discussa I! ragionata verbalmente, in confronto all'azione, che pure ha s.:em: di molta efficacia e di forte drammaticità : dramma da tavolino , però , assai più e meglio che non da teatro. L'edizione è dei Pallcs1rini, di Milano. Sensazionid' Oriente , note di viaggio , con trenta fototipie, raccolte dal guardiamarina Vittorio MALTESE, (Roma, Roux e Viarengo), recentissimamente , al Giappone, fra le isole grigie della Penisola opposta, sullo Yang-Tze, il gran fiume azzurro, ed infine sul guerreggiato mar di Corea: e non sono paesaggi e figi.Ire soltanto ,_ si capisce , ma scene ( e che scene!) di quest'altra u più vera e maggiore » tragedia che Russi e Giapponesi hanno tl:!stè rappresl.!ntata laggiù, e di cui il Maltese ha veduto coi proprì occhi più d'un sanguinoso episodio. Dopo la ormai classica u Psychologie du militai,.e p1·0fessio11nel )1 del mio amico Hamon , ecco per la prima volta in Italia un libro simile nell' argomento, quantunque diversissimo nella natura: La PsicologiadollaCaserma, opera postuma del compianto capitano Ouvmar SANGIACO:-.to, (Roma, Casa Editrice Nazionale) : della quale basterà dire, che t: scritta con pieno candore di sincerità e d'onestà, quantunque con spirito, naturalrrente, per nulla contrario all'istituzione di cui analizza il sostrato morale; e che avrebbe quindi sicuramente procurato ali' autore altre brighe ed altre amareae, da aggiungere a quelle che gia altre volte, per la sua sospettata e mal v·sta tn alto ll irrequietl.!zza letteraria >), ostacolarono e conturbarono la sua carriera di soldato troppo intelligente e troppo personale. Dalle Indie al pianeta Marte, di T. FLouRNOY,grosso volume illustrato dei Pallestrini di Milano, è un magnifico studio che l'insigne professore di psicologia sperim<:ntale dell' Universit~l di Ginevra consacra ad un caso si1{golarissimo di sonnambulismo con glossolalìa: quello della signorina Elena Smith, che in istato ipnotico concepisce, crea ed espone, di seduta in seduta , e rivelando facoltà :neravigliose , un intero, complicato ed estremamente fantastico romanzo mterplanetario , qui largamente riferito, commentato, ed accompagnato di studì fisiologici e psicologici sulle circostanze in cui simile elucubrazione artistica ha luogo , e sulle possibili interpretazioni di tutti gli strani fenomeni d'ipermnesia anche atavica, di lucidezza, di suggestione, fors'anche di telepatia, certo d'evocazione di lingue arcaiche od improvvisate, che si notano nella medium durante le strane esperienze.

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