Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - annno XI - n. 13 - 15 luglio 1905

388 RIVISTA POPOLARE per le ribassate tariffe andrebbero computati nel reddito lordo delle linee. Giacchè nel caso negativo si ritarderebbe per le Meridionali l'obbligo che hanno di costruire il doppio binario sulla linea Otranto-Bologna, quando 1 'introito , lordo annuo raggiunga le 35 mila lire a chilometro. » Si aggiunga infine che nelle Convenzioni non essendo stata fatta speciale menzione della durata degli accordi stabiliti, s'intende che essi cesseranno collo scadere della concessione, cioè tra 60 anni! L'on. Pantano osserva in ultimo, che, dato che r;i.on si voglia procedere ora al riscatto, come egli propone, cc noi non siamo, come molti credono, nella imprescindibile necessità dell'alternativa di scegliere fra un riscatto oneroso e un compromesso più oneroso ancora. >> cc Lo Stato può benissimo provvedere altrimenti nell'interesse dell'economia nazionale. Garentendo per ora - salvo a determinare più tardi a chi spetta il carico - le condizioni del personale, esso è in condizione di lasciare che le Meridionali procédano per la loro via, facendo valere i suoi diritti sui raccordamenti delle linee e offrendo alle Puglie il beneficio della concorrenza per via di terra e per via di mare. >> « Facendo altrimend si attenterebbe, prima ancora di funzionare, all'avvenire dell'esercizio ferroviario di Stato, mettendolo in una inferiorità assoluta · di fronte alle Meridionali, preparando gli elementi futuri della sua bancarotta nel giorno stesso in cui, dopo tanti •stenti, -;e ne proclama il trionfo. >> L'amico carissimo ha ben 1. ,ritato del paese, dando il grido di allarme e noi dediamo di fare il nostro dovere raccogliendolo. Lo intenderanno i deputati; saprà farlo loro intendere la nazione? Ne dubitiamo. Il nostro dubbio diventa più persistente quando pensiamo che lo Stato si trova di fronte a quella Società delle Ferrovie Meridionali, che nacque criminosamente e che dette celebrità triste con una Inchiesta famosa ai signori Bastogi e Susani. IL SOCIALISTOIDE lllh •lllt 1UU ttlU llllr- t,ftt;t~ •• fl.Ut•1tf•., ,,i. IL GIAPPONE ( Dati statistici sulle condizioni demografi.che, polit,iche, finanziarie , economiche, intellettuali, religiose e morali). Gli avvenimenti che si sono svolti nell'Estremo Oriente dal febbraio del 1904 in poi e che pel Giappone specialmente si riconnettono alla rivoluzione del 1868, alla guerra collél Cina del 1894-95 al successivo trattato di Simonosaki ed alla spedizione internazionale in Cina del 1900, hanno fatto convergere l'attenzione della diplomazia, degli studiosi, delle masse tutte che si pascono della lettura febbrile dei giornali politici e delle riviste, sullo sviluppo rapido, prodigioso della potenza dell'Impero del Sole Levante. Si è .detto e ripetuto giustamente, che le vicende della guerra tra la Russia e il Giappone iniziano una nuova fase nella storia del mondo, che pello avvenire prossimo avrà sicuramente da contare con un fa_ttore etnico sinora c<,n soverchia leggerezza trascurato e disprezzato: la razza gialla, che conta nella Cina e nel Giappone circa 450 milioni di abitanti. Dal punto di vista delle teorie scientifiche un episodio di questa guerra dell'Estremo Oriente, la caduta della fortezza di Port-Arthur, riassume e sintetizza la caduta miserevole di una . tèoria : quella delle razze (l). È naturale, perciò, che dapertutto, ed anche nella lenta ed apatÌCél Italia, la curiosità pubblica, e l' interesse scientifico, politico ed economico siano stati vivamente stuzzkati da tali avvenimenti; d' onde una valanga di pubblicazioni di og:1i formato e di ogni specie intesa a fard C<>noscere la storia, le condizioni attuali e le previsioni sull'avvenire Jel cosi detto mondo giallo cd a preferenza del Giappione, che si è messo alla testa del medesimo e che di un colpo ha acquistato tale importanza ed ha rivelato tali qualid da farlo considerare di un colpo come se fosse abitato da un pJpolo di vera razza superiore ed anche più superiore, se fosse lecito adoperare questa dicitura antigrammaticale. Tr:1 le opere numerose consacrate al Giappone ha avuto un rapido, grande e meritato successo quel!a pubblicata da Alfredo Stead, un appassionato nippofilo, eh' è formata da una seria di monografie scritte da Giapponesi eminenti nella politica, nella scienza, nell'amministrazione, nell'economia e· nella letteratura (2). Queste monografie da sole costituiscono un indice abbJstanza esatto, quantun<4ue non completo delle ei..:cellcnti qualità psico-morali, dell.t mentalità dei Giapponesi e ci danno una idea sufficiente della storia e delle condizioni presenti dell' Impero del Sole Levante; quindi ha ben meritato dell'Italia la Casa Editrke Pallestrini di Milano, pubblicando una traduzioue dell' opera dello Stead. L' Editore milanese, però, conoscendo le infelici condizioni del mercato librario italiano e sapendo che un'opera voluminosa, costosa ed irta di cifre avrebbe avuto tra noi scarsissima fortuna, con danno economico ptoprio e della coltura del nostro paese, pensò di ridurre la mole dell'edizione inglese sopprimendone in tutto o in parte i dati statistici. Non vi è chi non veda quanto possa nuocere alla esatta conoscenza del Giappone siffatta riduzione o soppressione; ho pensato, perciò, che de_bba riuscire utilissima una pubblicazione, che sia come il complemento della edizione italiana del, l~bro dello Stead è che dia le più interessanti notizie statistiche su questo paese.dell'Estremo Oriente, che suscita tra i popoli a civiltà occidentale deil' Europa, dell'America, dell'Africa e dell'Australia, tanto interesse, tante simpatie ed anche tante apprensioni. Nel presentare tali notizie al pubblico colto d' Italia, però, ho creduto opportuno, anzi doveroso, di non valermi , che raramente di quelle intercalate ne[e singole monogr,dìe, che fanno parte della pubblicazione dello Stead, ma di attingerle alle pubblicazioni ufficiali e più recenti , per darle più esatte e più complete (3). (r) Veggasi: N. Colajanni: La caduta di una fortena e di una teoria nella Rivista popolare ( 15 gennaio r 905). (2) A. Stead: Japan ,by the Japanese. London, William Heinemann, 1904. Un vol. di pag. 697. A Stead: 1/ Giappone descritto dai Giapponesi. Pallestrini, Milano, 1905. Un vol. di 475 pag. L. 4· (3) Nè a Parigi, nè a Londra potei procurarmi queste pubblicazioni. Devo alla cortesia del Conte Ohiama ambasciatore del Giappone presso il Regno d'Italia l' Annuaire financier et economique du Japon (Ministere des Finances r902-r904,) e il Resumé statistique de l' Empire du Japon) r8.e année, ,Tokio r904,). Queste due pubblicaziom statistiche, corredate da molti diagr~mmi e da carte geograriche, hanno singolari pregi-tecnici t: talora, benchè piccole di mole, contengono dati,

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