Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 11-12 - 22 giugno 1905

A GIUSEPPE MAZZINI 375 toccando tutti j porti della penisola: una vera fortuna per la causa italiana! A Milano nel 1848, illuso firmò l'atto di fusione, ma visto l'esito della guerra regia confessò il suo errore e dette tutto sè stesso alla causa repubblicana. Da allora si può dire che datò per lui lo svolgimento continuo di guel programma di logica inflessibile per cui Alberto Mario lo definì: Un principio svolto in un sillogismo. E al suo programma di logica inflessibile mai venne meno, sia nella lotta all'ultimo sangue che sostenne nell'Italia del Popolo a Genova, e poi nell' Unità Italiana a Milano contro la Monarchia Sabauda, Napoleone III e l'Austria; s·ia nelle polemiche con Garibaldi e i garibaldini, e quando il Generale a Talamonc sollevò la bandiera Italia e Vittorio Emanuele per la spedizione dei Mille, e quando alla fine del 1874 pubblicò Il Libro dei Mille così ingiusto verso Mazzini e i mazziniani. I Comnienti al Libro dei Mille di Maurizio Quadrio non possono a meno di essere riconosciuti da tutti, ancbe dagli avversi, come mirabili per profondità di analisi, per argomentazioni schiaccianti, per precisione storica inconfutabile. Il cuoi·e di Quadrio sanguinò scriYendo quelle pagine così fiere verso Garibaldi, eh' egli amava di tanto pr0fondo amore, come l'Arcangelo àellc battaglie della Patria; ma il dovere, il culto della verità, la difesa della memoria di Mazzini lo imponevano, ed e~;li vi attese insrancabile compiendo lo serino si può dire alla vigilia della morte, che il 13 fcbbra io r 87ù lo spengeva in Roma, nella casa ospitale di Sara Nathan _in via Santa Chiara 49, mentre st::wa adagiato su di un seggiolone fumando e conYersando con gli amici, tra i quali Alberto Mario che lo amava affettuosamente come un figlio. Rosolino Pilo Rosolino Pilo, conte di Capaci , nato a Palermo nel 1820, partecipò giovanissimo alle cospirazioni contro i Borboni; e, nel 1848, combattè fra gli insorti della sua isola , dalla quale dovette emigrare· per sfugJire al capestro di re Ferdinando. Genova lo ebbe ospite alcuni anni, e vi fu amatissimo e riverito, tutto consacrato al partito d' azione che nella metropoli ligure preparava eroici ardimenti. Con Carlo Pisacane, Battista Falcone e Giovanni Nicotcra preparò la spedizione di Sapri; solcando pel Tirreno su di una barca carica d'armi; ma per un contrattempo non potè avvistare il Cagliari sul quale i consacrati alla morte si avviavano verso le spiagge napoletane. Perseguitato dal governo del re di Sardegna che non voleva tollerare i generosi conati per l'unità della patria Rosolino Pilo emigrò a Malta , quindi a Londra, dovunque operando per realizzare J'ideale che scaldava tante menti italiane; beneficando, fino a consumare il ricco pàtrimonio, gli esuli che incon tra va nella sua via. Nella capitale inglese egli · era assiduo compagno a Mazzini. Lasciata nel 1859 Londra trasse in Romagna per un lavoro di propaganda inteso alla sollevazione popolare per la liberazione delle Marche, dell'Umbria, e a coronamento della impresa, di Roma. Ma dalla brutalità sbirresca dei reggitori emiliani, il Ricasoli e il Cipriani, venne imprigionato, cd occorse tutto il prestigio di Garibal-.li e la nobile ostinazione del Brofferio per liberarlo. Ribattè la via dell' esilio riparando in !svizzera, da· clove · segretamente dopo qualche tempo ritorna a Genova ove, fra tanta accolta di generosi s'andava preparando una delle più belle manifestazioni del- .l'umano ardimento. Sul finire del marzo 1860, mentre stavasi 'oro-anizzando la spedizione garibaldina per la libe~azione del Mezzogiorno, Rosolino Pilo assieme ad un altro eroe siciliano, Giovanni Corrao , lasciava Genova e recavasi in Sicilia a fomentarvi r instir-'- rezione. Iniziatavi col Corrao, d'accordo coi comitati segreti locali e quelli di Malta e delle città _della penisola 1 la guerra per bande il Pilo realizzò con entusiasmo cd eroismo sublime l' antico disegno di Mazzini. Era con l'audace precursore il fiore degli insorti che già avevano combattuto alla Gancia, a Bagheria, a Partinico. Mentre Garibaldi coi Mille operava alle porte di .Palermo, le bande dei santi ribelli· operaYano sulle alture di San Martino nelle località dei Colli cooperando grandemente alla vittoria garibaldina. Il 21 maggio, scrive un fedele biografo, Rosolino Rosolino Pilo Pilo << dopo aver sosteàuto un accanito combattimento contro i soldati borbonici si era ritirato poco lungi da San Martino, a Vallccorto; e mentre si accingeva a scrivere un dispaccio a Garibaldi, una palla nemica lo col piva nell'immacolata fronte e lo rendev~ cadavere. Pilo spirava, legando a Corrao, accorso a lui, come creditù santa la s_ua spada, non già per vendicarlo, ma per continuare nella difesa della patria ... » Il 24 agosto quando l'isola era prcssochè purgata dalle orde borboniche, Palermo, nella chiesa di San Domenico, compieva l'apoteosi alla spoglia venerata del glorioso ~uo figlio che per la patria aveva sparto Suo gentil sangue che vantava Angiò. A. C. . Dott. NapoleoneColajanni, proprietario, direttore-responsabile. NAPOLI - R 'i IP. PA~SI><I. CHfOSTRO s. LORENZO. · ARTURO CAT.El.lA!'il L'idea sociale di G. Mazzini Prezzo: L. Una · · • .Dirigere cartoline· 1.1àgli"a · e~scl11sfran1~11te alt autore: Via Monte. Caprino n. 77 A. - - ROMA. AgU abbonati delta _Riv~sta·Popolare scqnt() del 300/o.

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