Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 11-12 - 22 giugno 1905

356 LA lUVlSTA POPOLARE afferrare un battello, tutto l'esercito del Borbone fu in moto, prima che il comitato avesse potuto avvertire Albini, Pisani, Mattina, di trovarsi all'arrivo coi loro bene organizzati militi. Invece furono accolti dalle forze urbane, che avevano detto al popolo, trattarsi di briganti fuggi ti dalla galera. Vista la s tragc e l' inutilità della resistenza, Pisacane cd i suoi presero la strada di Padula, ove furono assaliti da 3000 guardie urbane e più tardi dai cacciatori e dai gendarmi che ne massacrarono 65. Ancora un tentativo fu fatto per attraversare le montagne; ma uccisi Pisacane e Falcone e lasciato Nicotera ferito e creduto morto, gli sbanditi furono presi alla spicciolata e o uccisi o fatti prigionieri. Nicotera, raccolto per morto, riavutosi e trovatosi per miracolo in mano di un pietoso, ottenne che questo, ritornato sul campo della strage, raccogliesse tutte le carte che si poterono trovare sui cadaveri, e così egli, prima e durante il processo, potè salvare, alterando nomi e cifre, tutti i compromessi in Napoli e nelle varie provincie. Man mano che i particolari giungevano a Genova, il Governo raddoppiava gli sforzi per arrivare a fondo del complotto e, triste a dirsi, fece perquisire la casa di Carlo Pisacane, e negli interrogatori agli arrestati cercò di strappare informazioni che solo sarebbero riuscite utili al governo di Napoli, aggravando eosì la sorte dei superstiti dell'eroica spedizione. Più di uno degli accusati aveva risposto che « credendo nel sacrosanto diritto degli italiani liberi di aiutare i fratelli opp1·essiad, insorgere contro i loro oppressori non intendeva illuminare le autorità intorno ai meni adoperati a questo scopo, onde non aggravare la condi{ione degli arrestati nel regno dei Borboni ». Ed io stessa dovetti domandare ai magistrati venuti ad interr0garmi nella prigione di Sant'Andrca se erano al servizio del Re costituzionale Vittorio Emanuele, oppure del Re di Napoli. Ma lo scopo principale degli inquisitori era di sapere se Mazzini era stato a Genova; da quanto tempo, dove alloggiava e se era partito! Coloro che sapevano negarono; i più risposero di nulla sapere; da cui la convinzione rinsald::i.ta nelle autorità che egli o non vi fosse stato mai, o che si fosse già messo in salvo. Ma l'imperatore dei francesi insisteva. Dava dell'imbecille o almeno dell'incapace a tutti, spedendo alle autorità delle lettere sequestra te alla posta di Parigi, e insistendo che Mazzini era stato da mesi negli Stati Sardi e che ivi dimorava tuttora. Una volta la polizia fu sulle sue traccie. Mazzini aveva accettato, dopo i fatti del 29, l'ospitalità offertagli da Ernesto Pareto e da sua moglie Costanza Beart. La polizia ne ebbe sentore. Fece una perquisizione e, non trovando Mazzini, arrestò il marchese Ernesto. Fece una seconda perquisizione, e Mazzini, che di fatto vi era, non volendo che Pareto sotfrisse la prigionia per causa sua, avvertì la Costanza che qualora essa avesse fatto opposizione al suo fare si sarebbe dato in mano alla Polizia. Indi, all'arrivo di una nuova brigata di soldati scese la scala, aprì la porta e, fatti entrare tutti, si fermò a farsi accendere un sigaro da un poliziotto, uscì tranquillamente e, dopo breve cammino, prese una carrozza e arrivò a Quarto. Riusci ti vani tutti i tentativi per scopri re Mazzini, Cav':)Ur, l' otto luglio, scriveva al Marchese Villamanna. « J'ai répondu sur-le-champ à votre dépechc télégrafique d' hier au soir, en vous chargeant d' engager ,e gouvernement fran~·ais de nous espédier, sans délai, l' agent qu' il croit capable d'arreter Ma{- {ini. S' il réussit, ii peut comter sur une belle récompense, car, croyoz le bien, nous désirons ardempient delìvrer le Piémont, r ltalie et l' Europe de cet infame conspirateur qui est devenu un véritable chef d'assassins. Si nous le prenons, il sera, je l'espére condanne a mort, et il sera pendu sur la piace de l' Acquasola... Ce que je crains maintenant, c'est que Mazzini ne se soit sauvè et n'ait regagné sa taniere à Londres. Dans ce cas n 'y aurai t pas le moyen de demander son extradition au gouvernement anglais? Si on parvenait à établir judiciairement qu'il a cherché à faire assassiner l' Empereur, on ne pourrait considèrer cet acte comme un délit politique ..... Ce qui m'étonne 1e plus c'est l'étendue des moyens pécuniaires dont il a pu disposer ... Il a reçu plusieurs sommes provenant de Lombardie. Un individu a traverse plusieurs fois la frontièrc avec des sacs de Swanz.iche. Nous croyons que la Police autrichienne en etait informée, et qu'elle a pu y contribuer » (1). E lo stesso giorno scriveva a Boncompagni Ministro di Sardegna a Firenze: « Non è da nascondersi che la setta conteneva più aderenti che non si sarebbe creduto. 11 numero degli affigliati ad essa eccede i calcoli fatti, e la loro fede , la loro devozione al profeta supera l' aspettativa. Se giungiamo a prenderlo, come un assassino lo .giudicheremo, e se viene condannato, subirà la sorte che spetta ad assassini>) (p. 540). 11 13 luglio non una, ma due spie francesi giunsero a Turino. Furono fatte partire subito per Genova, esortate a nulla negligere per riuscire nella loro missione, con la promessa di <e une récompense éclatante >). Intanto Cavour ricevette da un confidente l'assicurazione che Mazzini erasi imbarcato per Livorno sul Corinthion. Ma la notizia era falsa, e Cavour esclamò:« E' veramente cosa strana come questo demonio giunga a sottrarsi alle ricerche di tutte le polizie d. ,t<,;uropa >). 'Se Cavour avesse inteso l' Idea Unitaria - della quale Mazzini era l' inèarnazione, onde i popoli oppressi lo veneravano quale l'angelo della resurrezione - la sua meraviglia non sarebbe stata così grande ed avrebbe compreso le domande con cui LJal1'0ngaro canzonava gli sbirri affannati nella ricerca d1 lui. Chi dice che Mazzini è in Allt:magna Chi Jù:e eh' i..:i è tornato m 1nghilterra Chi lo pot1..: a Gini..:vra e chi in lspagna Chi lo vuol sugli altari, e chi sotterra. Ditem.i ùn po', grulloni in cappa magna, Quanti Mazzini c'C::sopra la terra ·e Se volete saper dov'è Mazzini OomanJatt:lo all' Alpi e agli Appennini Mazzini è in ogni loco ove si trema Che giunga a' tradnor l'ora suprema; Mazz111i i: in ogni lo-:o ove si spera Versar il sangue per l' ltalia intera. Nonostante la soddisfazione dell'Intendente di Genova, Ottavio Lamarmora, per l'arrivo delle spie .francesi <e specialmente del Corso ", queste 1101:1 fecero miglior pesca di quelle sarde. <e Les agents français travaillent toujours >) - scrive Cavour a Villamarina l' 8 agosto. - « Un d'eux, le Corse, venu à ·rurin, est à 1a pisic d'un des plus devoues ager:ts de Mazzini. Je l'ai aide de tous mes moyens. 1Yla1s, lui aussi doit réconnaitrc quc la tache qui lui est imposee 'present plus dc ditficicultes qu'il ne l'aurait imaginé >). E proprio quell' 8 agos~o (dat~ sacra pe~ la superba cacciata degli Aust1:iac~ dai Bo~ognes1) Mazzini avendo rannodate le hla 111Napoli e nelle provin~ie interrotte per l'assenza di Fanelli e Dragone che si erano salvati per miracolo , raggi_ung~ndo Fabrizi in Malta lasciò Genova, ove era nusc1to a riordinare le Asdociazioni liguri con Quadro inter- (1) Pagine 356-7. Raccolta Mayor lettere inedite di Cavour.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==