Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 11-12 - 22 giugno 1905

A GIUSEPPE MAZZINI 345 ·Mazzeini il movimento riv luzionario DEL MEZZOGIORNO 19 Maggio 1856 Fratello Vi scrivo dall'Italia ove sono. L' urgenza dellf' circostanze mi v' ha chiamato. Aspetto con animo :rnsioso lettere vostre che giungeranno t,1rdi perch' io possa rispondervi. Se diranno il si che chiediamo, abbiate per nulla questa mia ; la risposta da parte vostr:1 sarà l' azione che promettemmo. Se chiederanno protrazione di poco, voi giù s:1pete d:111a' mico comune che non può essere se non di quindici giorni. Se per mala ventura la chiedesse prolungata o indefinita, sentite: L'Italia intera ha doveri tremendi ; ma più speci:tlmente il Sud. Il Sud ha sul collo una di quelle tirannidi che degradano chi le sopporta. Il Sud, daf!li assoldati infuori che o;ono un:1 cifr:1 non considerevole e determinata, non ha truppe straniere nè vicinanza di nemico straniero. Il Sud è, strategicamente parlando, il punto d'onde l'iniziativa Italiana dovrebbe muovere. Il Sud è certo, per l' importanza d'ogni suo moto, <l'esser seguito da tu':ta quanta l'Italia. Il Sud ha empiuto l'Europa di suoi lamenti e della sua minaccia, e sino a quel punto che non e consentito se non a chi vuole :inzi tratto giustificare il suo sorgere. L' Europ:1 era ed è tl~ttavia pront:1 a salutare plaudente e in parte ad aiutare il sorgere dei Sud ; ma incomincia a richiedersi, se la terra dei vulcani vive ancora o è spenta - incomincia a mormorare la fatale p:1rola : essi h:rnno alla fin fine quello che si meritano. Il Sud non ha da temere intervento straniero. Non parlo dell' Au-;tria che tratterremo noi ; parlo• di Francia. L'unica terra sulla quale il Francese non possa inoltrare senza romper lite coll'Inghilterra, è la vostra. Vedo dalle vostre che i Muratisti ciarlano d'accordo favorevole :id essi tra i due Gabinetti. La nuova è falsa. Il Gabinetto inglese ha già segretamente protestato contro ogni intervento di Francia in caso di azione interna. Quando v'aspettavate lo invio delle flotte alleate , Lord Palmerston interp!:!llò il Bonaparte s'egli avrebbe insieme all' Inghilt~rra represso un moto Muratista, quando avesse avuto luogo; perche il Bonaparte rispose non potersi to_rre l'assunto, il Governo Inglese disdisse la dimostrazione. Il moto capitanato nazionalmente tra voi avrebb~, siatene certi, per primo risultat0, la rottura d'una alleanza già mir,ata dalla pace in poi. 111 quanto all'interno , voi versate in condizioni che non concedono, senza scoperte, lavoro sistematico, esteso, prolungato; il vostro s'è già prolungato troppo. Ma d' altro lato, le vostre condizioni son tali da potere ragionevolmente aspettarsi che una iniziativa ardita svegli un incendio. Il malcontento più o meno patente è in ogni classe tra voiL'esercito non n'è illeso; e non vi parlo dei comparativamente pochi che vi fanno noto il loro sentire; accenno alla generalità, e dico che devuno esistere in seno all'esercito sensi considerevoli di scontento; che non v' è ragione plausibile di credere in resister1Za ostinata; che lo staccarsi di un primo nucleo, comunque piccolo, deve trascinare l'universale dissolvi mento. Voi avete un partito moderato potente; dove non e? ma il partito moderato , che un lavoro qualunque non conquisterà mai, <lacchè ciò che lo costituisce è una mancanza di fede che gli vieta l'iniziativa, seguirà inevitabilmente il moto, quando altri lo inizii. Lo seguirà in parte perchè il fatto provanJogli la possibilità dell'iniziativa lo tramuterà; in parte a cercare d'impossessarsi del moto e dirigerlo a posta su:1. Cosi fu sempre ; così sarà sempre. Il giorno prima dell'insurrezione lombarda del 4~, gli uomini della stessa tempra deprecavano tutti l'idea di movere; un ora dopo il moto, v'erano misti. Tre giorni prima che una ardita minoranza prochniasse la repubblica in Roma doversi bat~ere collo straniero , le titubanze erano pit'1 che gravi , minacciose: l'intera gerarchia della Guardia Nazionale dava aperto rifiuto a un che vi scdvo; decretata la guerra ognuno vi si gittò coli' impeto che fu il segreto della nostra difesa. Finchè chiederete, otterrete dubbi e difficold.; troncate il nodo col fare; e l'unico modo di averli. Quand'io v'invitava ad avere il Genio della rivoluzione, io intendeva questo: non il Genio potenz:i intellettuale che dirige, costituito il fatto, gli elementi d'un popolo a disciplina insieme e guerra e vittoria. Questo sorgerà dalle viscere della Nazione suscitata , nei giorni che seguono il primo irrompere. Io v'invitava ad avere il Genio che sente venuto il momento d'osare: che afferra la condizione morale degli elementi : che intende il paese essere coperto d'uno str:1to di materie combustibili, e non aver bisogno a incendersi che d'una prima scintilla; e v'invitava ad avere il coraggio di chi, a rischio di morire, appicca prima quella scintilla. E il genio ddl' alcallle che prima alzò il grido di muoiana i Francesi nella Spagna del 1808; il genio del militare che insorse prima tra voi ìn provincia nel 1820; il genio di quanti iniziarono le insurrezioni Nazionali: non erano intelletti eccezionali, erano uomini di forte ani mo e di senso diritto che sentirono giunta l'ora èd os:1rono e furono seguiti. Io v'invito ad osare per l'onore e per l'avvenire del paese. V'invito aLi osare per voi: le condizioni non consentono lunghe cospirazioni ; voi vi perderete , indugiando, sterilmente. V' invito ad osare per noi : abbiamo preparato elementi a seguirvi ; elementi veglianti e impazienti. Gl' indugi li perderanno; oppure saremo costretti a far noi, con danno forse della Causa, <lacchè, mentre seguendo immedi:1tamente la vostra chiamata deciderebbero b questione, iniziandola verrebbero sospetti di_localismo e non produrrebbero lo entusiasmo necessario. Io vi chied, assenso alla operazione che primo voi proponeste; azione nel vostro punto, quando vi giunga nuova del nostro successo. E vi prometto in ricambio azione immediata dopo le nuove del primo fatto su punti vitali, diretta da me e tale da assicurarvi incremento d'entusiasmo generale e indipendenza assoluta di moti. In nome d'Italia, accettate. O adesso o più mai per forse dieci anni. Per molti anni io non ho insistito con voi. Se oggi lo fo, è frutto di çonvin ..

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