Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 11-12 - 22 giugno 1905

A GIUSEPPE MAZZINI 335 Le aspirazioni sociali (1852) (( Il g, ande pensiero sociale che ferve oggi in Europa può così definirsi: abolitione del proletariato: emancipa{ione dei lavoratori dalla tirannide del capitale concentrato in un piccolo numero d'individui: riparto dei prodotti e del valore che n' esce, a seconda del lavoro compito: educa 1 ione morale e intellettuale degli operai: associa,rione volontaria tra gli operai, sostituita pacificamente, progressivamente e quanto è possibile, al lavoro individuale salariato ad arbitrio del capitalista. E' questo il riassunto di tutte le aspira,rioni raragionevoli. » « Non si tratta di distruggere, d'abolire, di trasferire violentemente la ricche,r,ra da una classe ad un'altra: si tratta di allargare il cerchio del consumo, d' aumenta,·e per conseguen 1 a i prodotti, di fare più ampia par te nel riparto a quei che producono, di schiudere una vasta via al lavoratore perch'egli possa acquistare ricchena e proprietà, di far si che ogni uomo, il qual!!_dia sicureHa di volontà, di capacità, di moralità trovi capitale e modo di libero lavoro. Idee siffatte son giuste e a poco a poco trionferanno. » (t Storicamente i tempi sono maturi pel loro trionfo. • Il progresso della mente umana rovesciava per me{{O del patri 1 iato il privilegio dispotico della monarchia; per me{{O della borghesia, del!' aristocra 1 ia finan,riaria, il privilegio della nobiltà del sangue; e rovescerà per meno del Popolo, della gente del lavoro, il privilegio della borghesia proprietaria e capitalista fino al giorno in cui la società, fondata sul lavoro, non riconosca privil~gio se non quello d'intelletto virtuoso-dirigente, per scelta di popolo illuminato dall'educa 1 ione, lo sviluppo della facoltà e delle for 1 e sociali. n (MAzz1N1, VIII. 192). .... Giovanetto imberbe anch'io beffeggiava Mazzini prete; lo criticavo senza averlo mai letto e compreso. Lessi accuratamente i suoi dieci volumi ed ora lo chiamo il più grande socialista il più grande riformatore del secolo decimonono. Cinquant'anni sono - mentre tutta Europa dormiva- egli scriveva sulla questione sociale tali pagine eloquenti che nessun dilettante di proletariato oggi sa scrivere. Nessuno ha scritto seriamente come Lui in prò del salariato. Socialisti di tutto il mondo leggete, studiate Mazzini! ( I 882) V ICTOR KERN Io non sono cristiano .... Perchi dite che voi non credete le vostre opinioni ancor più lontane che le mie dal cattolicesimo ? Voi non siete evidentementematerialista,e io non sono cristiano. Io credo ad una trasformazione religiosa abbracciantedogma e culto; t di più credo,non sorridete, che la· manifestazionepartirà, tosto o tardi da 'R_oma, da Roma repubblicana. MAZZINI,(Lettera a Daniele Stern - 17 settembre 1864). Nè apostati, nè ribelli ( 1860) Noi serbando fede al nostro ideale, ci serberemo il diritto di non apporre il nome nostro in calce di inni monarchici ; di non dire oggi ai nostri concittadini : vogliamo che siate Regi e non altro; di esprimere pacificamente, conquistata l' Unita della Patria, davanti al Paese, le nostre credenze; di astenerci dagli uffici che altri ci contenderanno; di 1·ipigliare taluni fra noi la via dell'esilio. (MAzz1Nr,Opere complete, Voi. XI pag. 237). Gli effetti del • • • n1azz1n1an1smo 11 fascino che un alto spirito esercita è misura oltrechè della sincerità del sentimento, del valore effettuale dei principii di cui si fa assertore. I falsi eroi possono brillare, ma per poco. come quei fuochi fatui che dopo un effimero fumigante sfavillio sono inghiottiti dall'ombra; solo dall.'eroe vero emana una luce che ha virtù radiante e riscaldante. La pro- --paganda Mazziniana non si restringeva al microcosmo intellettuale ma si inviscerava nei cuori e sprigionava dall'intima essenza emotiva umana energie latenti; plasma re cervelli è certo opera di pochi; ma non bast::i;il mondo intellettuale è fiore le cui r:1.dicis'incubano nell'intima essenza emotiva. I pescatori d'anime da Gesù a Mazzini hanno il secreto di riplasmare tutta la vita dello spirito come a loro piace: di qui la perenne attualità dei loro insegnamenti. Quanti credono in un miglior:1.mento umano possono fiduciosi rivolgersi a Mazzini; egli ha il verbo che li scuote , li incuora , li conforta ; egli trova parole che sono guizzi di fiamma per rin focolare la pctenza incoercibile che vi fa insorgere contro ogni iniquità, contro ogni forma di ingiustizia. La parte migliore della gioventù italiana benchè non si assimilasse tutti gli elementi onde si componeva il sistema, perchè sistema e ~on setta è la Giovine Italia, sentì la forza suggestiva di quella sublime coscienza. Le indeprecabili forze etniche, le tracce non buone di tanti anni di schiavitù , contrastarono a molti germi di essere fecondi. 11nostro popolo incurante di problemi di ordine religioso neglesse il contenuto mistico benchè ribelle al cristianesimo della Giovane Italia, ma si esaltò alla propaganda unitaria.L'imperativo categorico nuovo: «L'Italia deve essere libera e restituita ai suoi figli! ,, penetrò nelle moltitudini. Il passato glorioso ridiventò forza viva eccitatrice; i dolori e gli avvilimenti di ogni giorno commentati e fatti risentire mercè una evocazione lirica , potenza inarrivabile agitarono a ribellione anche i più flemmatici. Il lievito della riscossa popolare è opera della sua azione eccitatrice. Men tre gli apostoli d' una fede che Mazzini credeva prossima al tramonto avevano detto all'umanità travagliata: « Non maledire al dolore non imprecare. La pazienza è la via che c0nduce al cielo. Peregrinante d'un giorno consolati col pensiero del premio che t'attende lassù! >> l' apostolo vero del migliorismo ammoniva: « Combatti il male ! L'istinto alla ribellione contro ogni potenza iniqua è santo, insorgi: qui il solco , qui il seme. Prepara a te e ai tuoi fratelli il regno della giustizia ! ,, L'unità della patria diventava dogma religioso. Il grido d' Italia Italia che echeggiava in ogni pagina di lui fece sussultare la fatale penisola; come scrisse lo Swinburne, egli trovò la madre sua spenta col suggello della morte nel cuore, le ordinò di risorgere e di vivere novellamente ed essa risorse. Sarebbe non dico iperbolico ma addirittura contrario al vero l'affermare che gli attori gr,rndi o piccoli del 48 incarnarono le idealità Mazziniane; ma badate! nel giorno delle prove tutti i volontari sarann~ stati tuoi neofiti; quando la rivoluzione metterà alla luce del sole le tendenze contradditorie che rivelano i turbamenti fatali dell' anima collettiva , i

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